Dialogo tra Luigi Filippo e Guizot
DIALOGO TRA LUIGI FILIPPO E GUIZOT
SCHERZO
F. Oh mese di Febbraio ;
Oh mese maledetto !
Per te non ho più trono.;
Per te non ho più tetto ;
Per te perdei Neully
Per te perdei Paris .’
Per te perduto ho tutto ; : ;
G. Pippino a me credete ,
Non ha che far Febbraio
Se un Et ora voi siete :
Il vostro ruzzolone
Fu per altra ragione !
Quel Papa … ub ! Io direi.. ;
Quel liberal di Pio ,
È stato la cagione
Per cui sì voi che io
Siamo in un bruno imbroglio
Né sì può dir più: ? Voglio! ¦
t popoli dormivano ? . ;
F. Cioè fingean dormre!
G- Saràj ma ci obbedivano …-
F. Facevansi obbedire !
G- Si, ma senza il Mastai
Non Sarian tanti i guai !
Ei cotì la sua Amnistia ,?
Con e sue concessioni ,
Ha fatto barcollare
Fino i più Saldi troni.’
Per Lui, per quél gradasso*
Vanno i regnanti a spasso. ¦:
F. Dunque riori sono il solo’
Di quest’afta caterva ?
G. K che non lo sapete,
Dormite colla serva ?
F. Che vuoi, dal di finale
Non leggo più ‘1 giornale.
Ma tu che sai le cose
M’informa e dimmi il vero .’
Che cosa fi I’ Italia,
È tutta dell’Impero ?
E Melernich astuto …
G. Ex-Sire, egli è caduto i
F. Caduto da cavallo?
Eppure non vi andava !
G. Caduto dagli affari
Che tanto ben irattava ! ! !
Nando salvò il giubbone
Colla Costituzione !
F. Che sento ! giurabbrio ,
Vienna s’è desta anch’ella? . ?
G. Ex Sire, non è nulla:
Ora che ha il culo in sella
L’ indegna libertà
Chi sa fin dove andrà !
Sentite ini pò : l’Italia
É tutla in combustione !
Quel debof di Leopoldo
Die’ la Costituzione,
E come Padre, tratta
De’ sudditi la schiatta.
Ha fatto uno Statuto
Tanto e poi tanto lato,
Che quasi niun potere
Per sé s’è riserbato;
E invece del terrore
Governa- con Vamore !
Inoltre qual privato
Ha voluto supplire
Al presto volontario;
E centomila lire
De’propri argenti ha strutld
E dati senza fruito !
F. Ma con l’Imperatore
Che s’è forse guastato?
G. No ; ma la propria origine
F.i s é dimenticato ;
Si predica italiano
E il mostra a piena mano.
Di Modena il Duchiho
( Fido alla nostra scuola)
Si resse alquanto ; alfine
Dovè batler le suola,
Né sa , qual ebreo errante ,’
Ove voltar le piante ! ?
tfuel burattiti di Carlo
Successo alla Luisa,
Fece un po’ il rodomonte
Ma poi cambiò divisa;
Ora non sa che fare,
Né sa dove s’ andare !
Farebbe concessioni
Ma il popol non le vuole ;
Ed ei , come sapete ,
Che non ha terre al sole!
Paventa di restare
Senza aver da mangiare !
Però si raccomanda
Ai Prirìcipi Italiani
Che gli dieno un compenso
Se perde i Parmigiani,
E andrà in un altro stato
A viver da privalo !
Or trovasi a Bologna
E , dicesi arrestalo
Ed in arresto pure
Dicesi lo scapalo
Del suo figliuol ; chi sa
Se sia la verità ? ?
Di Pio non ve ne parlo,
È anch’ ei costituito ! . . .
Invece di cavire
A’ popoli il prurito
Con forche e con galera
Patern iniente impera !
F. Uh ! qual bassezza ; indegna
D’ un successoli di Piero !
Meglio se avesse fatto
Di Roma un cimitero ! .. .
G. Come faeeasi onore
Il suo Predecessore ! ?
F. E il prode Ferdinando ?
G. Per un bel pezzo ha retto ,
Ma quei Palermitani
Ch’anno di bronzo il petto ,
Han fatto tanto , che
Palli hanno imposto al’re.
F Cerne! ha dovtfto cedere?
G- Come fare altrimenti ?
F Ma i tedeschi son morii ?
G. No , ancor ; ma gì’ interventi
Proibiva I’ Inghilterra
Se no moTaagli guerra.
F. È vero si J bai ragione
Non me lo ricordavo .. .
Prosegui il Ino discorso;
Dunque quel pnpol pravo
Ha avuto il sommo ardire
D’ impor leggi al suo sire ?
G. DaVvet1! . . . Ma come Nando
Somiglia il nonno e il babbo j
Il Popoì Siciliano
Volea prendere a gabbo !
Ala quei 1′ ha indovinato
E se n’è Vendicato !
F. E che cosa gli ha fatto ?
G. Una cosa da niente :
L’ Isola s’è slaccata
Dal regno intieramente!
F. Ed ora, chi è padrone?
G. Quel Popolo briccone !
F Io son rimpinconilo ;
Non so dove mi sia !
Almeno Carlo Alberto
È sulla buona via ? . . .
G. Protegge e con prudenza
L’Itala Indipendenza!
F- Cioè : spiegali meglio . . ¦
G. Mi spiego in due parole :
Die’ la Costituzione,
Ed or con la sua Prole
Ed Una forte armata
Benissimo addestrata ,
E nella Lombardia
A cacciare i tedeschi ;. i
F. E cosa fa quei grullo
Del general iìadeizki
Che non gli dà due botte
A coleste marmotte ?
G. Marmotte ? e non canzono 4
Son pieni di valore !
Si piechian come cani
E colmatisi d’ onore ;
Mentre que’ Mammaluchi
Ne toccan come ciuchi !
E temo presto presto
Che saran ricacciati
Come tanti ladroni
Olire l’Itali Stati,
E ( pel maggior de’ guai )
Per non tornarci mai ! ! !
F. Ma là Russia , la Prussia ,
La Spagna , l’Inghilterra . . .
G. Son tulle sotto-sopra ;
Egb è un vulcan la terra …
E questa volta , veggio
Che i Regnanti han la peggio !
F. Oh Dio che fallimento !
Oh Dio eh’ ruzzolone! ,..
Finor credetti falso
Quel che Napoleone
Vaticinò ; ma adesso
A crederlo son presso ! . . .
G- Risogna aver pazienza !
F. Sfi lo ; che cosa fare ? .,..
G- 0 questi Re ambulanti
Dove s’hanuo a impiegare?
F Che vuoi che sappia , amico ,
Son nel medesmo intrico ! ! !
G. Sentite un mio progetta !
F. Di’ su mio segretario,
Di che cosa si tratta ?. ..
G. Createvi impresario
E scritturate voi
Questi sublimi eroi ! ! !
F E cosà me ne faccio ?
G. Si fa una compagnia :
? La Compagnia Modelli !
Quindi, tutti iti Turchia
Andiamo a recitare …
F. Si, per farci impalare !
G. Voi della compagnia
Sarde il Direttore !
10 poi sarò … che Cosa V. ..
Sarò suggeritore !
E Melernich j che ha lena ,
11 direttor di scena
L ex Duchino di Modena
Lo faremmo tiranno !
(Tiranno in diciottesimo
Ma pur lo soffriranno );
Sua moglie prima attrice,
Se avrà voce felice !
L’ expreneé Lodovico ,
Le parli d’ amoroso
Farà per eccellenza !
11 brillatile, il lezioso,
11 servo sciocco , il grullo,
Lo farà il suo fanciullo !
F. Che parie accorderemo
AH’ ottima sua sposa ?
G. Ad essa? … 1′ ho trovalaì
La parie d’amorosa!
Del figlio alla donnetta 4
La parte dì servetta !
Gli tu fratelli eccetera
Di questa brava gente
Suppliranno per ora y
Per qualch’ altro polente
Che possa prima o poi,
Venirsene fra noi !
11 gehtame , di crii
Le Corti son cosparse j
Faran da cor.fei ,
Faranno da comparse . ..
F. Radelzcbi che farà . ..
G. Trovarobe sarà !
F Benissimo , benone ;
Mi piace il tuo progetto i
Non metter tempo in mezze*
Mandiamolo ad effetto,
Scrivi subitamente
A tutta questa gente !
Se mài per il viaggio
Gli occorron dei quattrini
Mandali qualche cosa . . .
Un cento di zecchini
Che me li renderanno
Quando deuu’.teranno
(r. Son pronao ; ma bisogna
Fissar la produzione
Che si darà per prima.
F- È vero sì, hai ragione . . ¦
Ma per la novità
In Rebus si darà !