Coro di codini dopo la rivoluzione di Vienna

CORO DI CODINI
DOPO LA RIVOLUZIONE DI VIENNA
A,
Un codino
Ahi colleghi ! le nuove di Vienna
M’hanno posto l’inferno nel core:
De’ Croati l’ amato Signore
Come reo da capestro fuggì.
Ah che tutti i superbi Italiani
Già riprendon 1′ antica baldanza !
E la nostra più bella speranza
Come lupo fugace sparì.
TUTTI I CODINI
Non temer: l’insurrezione
Di quell’alma Capitale,
Alla nostra Associazione
Non fa male , non fa male:
Tornerà lo Imperatore
Al comando dell’ Iroper,
Tornerà soffocatore
D’ ogni libero pensier.
ALTRO CODINO
Vegli il Cielo pietoso e clemente
Sovra il capo de* nostri scettrati,
E di tanti perversi esaltati
Li sottragga all’ insano furor.
Sperda il Cielo la razza nefanda
Che destò la sacrilega guerra,
£ ritorni nelP Itala terra
Dell’ antico sistema 1′ onor.
UN CODINO TITOLATO
Non temere: i Progressisti
Piegheranno il capo altero:
Presto presto i Realisti,
Sotto 1′ ombra dell’ Impero,
Canteranno la canzone
Della morta libertà,
Ed il suono del cannone
Vinta Italia annunzierà.
TUTTI A PIENO CORO
Anatema ai tristi ribelli Italiani,
Evviva i Croati, evviva gli Ulani,
Evviva di Napoli il provvido re.
Obbrobrio ai perenni nemici de’ Regi
Sia carco d’ onori, sia carco di fregi
Colui che de’ preci nemico non è.
Sia degno di gloria, sia degno d’incenso
Colui che soffoca ogni libero senso
Nel volgo insolente che nome non ha.
Colui che coli’atto consiglio del forte
Straniero agli atroci singulti di morte
Combatte e comprime le altre città.
CODINI NOBILI
Benedica il ciel clemente
Ogni eroe bombardatore
Che ci salva dalla gente
Che congiura al disonore
Al fatai decadimento
Della nostra nobiltà,
Predicando ogni momento
Eguaglianza e libertà.
TUTTI
Su, colleghi! La orribile setta
Si travolga nel fango avvilita^
Si condanni a menare la vita
Sotto il peso del duro servir.
Si ricinga d’insidie, d’inganni
Questo ignobile volgo codardo,
E trionfi più forte e gagliardo,
Il poter d’ ogni italico Sir.
UN CODINO D’ ALTO RANGO
Su colleghi ! air opera, all’ opera ,
Si divida i Liberali: ?
Vadan tutte sottosopra
Le lor macchine infernali : ?
I Balilla, i Masanielli
Non son più di questa età $
Si riposi ornai con quelli
La sognata libertà.
UN LIBERALE
Oh sfolto! che incontro d’ un forte sentire
Saette anatemi d’ ignobile ardire,
Non odi fischiarti nel folle pensier
Lo sdegno possente d’ un popolo inter?
E tu, che di Giuda più iniquo, più tristo
Calpesti le leggi divine di Cristo,
Noti temi che scenda a colpirti 1′ orror
Che sopra a Caino scagliava il Signor?
LIBERALI A PIENO CORO
Tramate, o perversi!- gli strazi, la morte
Sofferse il Signore magnanimo e forte,
Per torre, strappare di fronte al mortai
Di rea schiavitele l’impronta fatai!
Tremate, o perversi ! La gente si desta,
Si scuote gigante, solleva la testa
Di Cristo seguace, di Cristo fedel,
Reclama i diritti che diedele il ciel !
( dal Calambronc )
Enrico Stefanelli.
Bologna 1848. Tip. Bortolottì dai Celestini.

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Estremi cronologici: 1848
Segnatura definitiva: MRI0595
Descrizione fisica: c. 1
Dimensioni: 29X20,5 cm
Colore: bianco e nero
Autore: Stefanelli Enrico
Tipografo (ente): Bortolotti dai Celestini, tipografia. Bologna
Lingua della documentazione: italiano
Note: Alla fine del testo è riportatato: (dal Calambrone)
Descrizione del contenuto: Incipit: Un codino Ahi colleghi ! le nuove di Vienna M'hanno posto l'inferno nel core...
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