Bollettino officiale Gallizia, Polonia, Milano e Savoja…

BOLLETTINO OFFICIALE
IL FORTE DI FERRARA, CIRCONDATO DAI CIVICI
E VOLONTARI

Varsavia ? è un mucchio di rovine! Giovedì la città si è sollevata, e la popolazione ha massacrato tutti i Russi che ha incontrato; questi si sono rifugiati nella
fortezza, ed hanno ridotto in cenere la città. ? Il ge-
nerale Sobieski ha preso il comando dell’ insurrezione.
I Prussiani marciano in massa verso la Polonia.
GALLIZIA -? Nuove importanti arrivano da L( m-
herga capitele della Gallizia dei 22 marzo, e dicono che
il 19 v’era gran fermento in tutto il paese, lu Lem-
berga stessa una moltitudine immensa si recò al palaz-
zo del governatore per presentargli la seguente petizione.
1. Per una costituzione.
2. Che l’imperatore d’Austin assumesse il titolo di
re di Polonia.
3. Libertà dilla stami a.
4. Piena ed intera amnistia per tutti i prigionieri
politici.
5. La formazione di una guardia nazionale e l’ar-
mamento di tutti i cittadini per resistere ai cittadini in-
sorti e difendersi contro i nemici èsteri»
6. L’ esclusiva ammissione dei Polacchi a tutti gli
impieghi pubblici.
7. La lingua esclusiva polacca impiegata in tutti gli
editti del governo.
Il Governatore Conte Stadion promise di trasmetter
la petizione a Vienna e di tosto far conoscere la risolu-
zione di S- M. Imperiale al popolo. In questo frattem-
pe -f 50 prigionieri poi!t ci furono posti in libertà; la cen-
sura sospesa e tutta la popolazione , compresi i giudei
Alemanni ricevette armi. Nella sera tutta la città fu il-
luminata con iscrizioni: evviva la Polonia, e il Re Co-
stituzionale* Il 22 un corrieri: riportò la risposta dell’
Imperatore.
1. Concede armi ai Cittadini a condizione che non le
impiegheranno mai altrimenti che in difesa della patria.
2. L’Impera tor d’Austria sarà ai damato Re di Polo-
nia.
– 3. Eguaglianza perfetta e di giudei e gli alemanni
saranno considerati come nativi.
4 APRILE
Sappiamo oggi solo da lettera privata che, verso la
sera del Due, la legione Lombarda Manara rispinse sul-
la riviera di Salò 1500 Croati che volevano aprirsi una
via per la Valsabbia, benché non vi fosse forte fatto di
aiync , la legione vi si fece molto onore.
Gli austriaci sgombrarono ieri mattina Monte Chia-
ro , Calcinati e Lonato , ponendosi in camino per Man-
tova, e Verona coli’ intendimento di stringere d’ assedio
Verona , le truppe piemontesi 1′ inseguono. Un rappor-
to ufficiale annuucia che a Monte Chiaro sarà questa
mattina anosmpafft il Gtmorul Bacco colla maggior -partir
della sua colonna un messo forriere spedito oltre Caste-
nedolo per mettersi in relazione col corpo del General
Trotti. Si è così dileguata la probabilità d’ una battaglia
in quelle parti. Centro de’ fatti Militari sarà quindi in-
nanzi Mantova e Verona.
CR AMBE RI’ ? La popolazione della Città sfidu-
ciata dall’ abbandono in cui venne lasciata dalla autori-
tà , non appare alcun ostacolò alla entrata degli operai
fuorosciti. Questi giunti in Città proclamarono la repub-
blica e istituirono un governo provvisorio. Abbruciaro-
no e distrussero ogni stemma Reale e si fecero padroni
dei pubblici stabilimenti. Il loro numero non somma
a 2000 ; hanno alloggio in caserma ove loro vengono
aonimtuist.-aii in abbondanza viveri’ d’ ogni genere.
Milano il 3 aprile
Si narra da un corriere giunto questa mattina da
Brescia che un corpo di truppe piemontesi innollratoai
verso il ponte S. Marco sul Chiese pose in fuga i sol-
dati di cavalleria nemica Ulani ed Ussari, che vi stavano
a guardia. Il ponte, minato, saltò ed interuppe ai vin-
citori la via d’inseguirli.
A Mantova la rabbia austriaca infierisce. Il Coman-
dante della piazza sotto specie di chiamare ad abbocca-
mento alcuni cittadini li tratenne proditoriamente in
ostaggio, ed intimò che voltssero uscirne, di abbandonar
la città entro ventiquatt’ ore
L’intimazione spirava questa mattina alle 10.
S. M. il Re Carlo Alberto eri jer sera a Cremona
tra 1′ esultanze cittadine. Le milizie s’incamminavano
quest’ oggi a Bozzolo.
Le guarnigioni austriache di Padova e Vicenza si
concentrarono nell’esercito, che ridotto a soli 40,000
uomini, anche coi sussidj venutagli dal Tirolo, sembra
voler dar battaglia a Lonato.
II quarter generale piemontese ha oggi pernottato
a Cremona.
Arrivò qui jer sera da Mantova un corriere che
afferma non avere incontrati un gregario austriaco
lungo la via. Grande era il risentimento 1′ occupazione
fatta dai nemici della chiesa di S. Andrea, mentre sgom-
bre lasciano le caserme. Tutti i posti della città come ì
baluardi furon pure occupali. Accertasi che gran numero
di soldati è negli ospizi ammalali.
A Venezia era in questi giorni gran giubilo per la
cattura di un legno a vapora appartenente al Llojd au-
striaco.
Movendo verso Robecco, e Pontevico, ove giunse
alle 4 pomorid. di jeri, la brigata Trotti abbandonò gli
alloggi di Soncino. Si tien per certo che lascierà quei
luoghi per rtearsi a Canneto. Carlo Alberto si diresse a
Pizzighettone, Soresina e Cremona, tutta la colonna pie-
montese si v.olge dunqne su Mantova.
Giunta jer sera da Brescia , una staffetta annunciò
alle prese col nemico, nelle vicinanze di Gavardo, il cor-
po avanzato de’ volontari Lombardi. Un corpo Svizzero
di 500 uomini e le compagnie Negri e Camperlo , in
tutto 700 uomini, furon quivi tosto spediti a proteggere
i volontarj. U General Be’s si spinse jer mattina con tre
colonne sulle vie di Lonato, Bagnolo e Montechiaro, in-
tenzionato di tornare a Brescia non trovando il nemico.
Rovigo era in piena sommossa fin dal giorno 18 mar-
zo. Sei compagnie di cacciatori del 8° italiano vi entra-
rono la sera del 24; i cittadini fecero prigioni il Colon-
nello e tutti gli ufficiali , che il dì seguente, scortali
dalla guardia Civica , furono di la trasferiti in vetture
restando le compagnie in mezzo a^li evviva dei cittadini.
Due delle compagnie mossero verso il Po a guardia di
que’ passi ; parte mosse a Lendinara , parte a Vicenza
fter la via di Padova, in unione al corpo franco del co-
onnello Sanfermo vecchio militare. Accompagnano que-
ste milizie due Cappuccini, 1′ uno portante bandiera Na-
zionale, l’altro una Croce inalberata. Avviato a Casta-
gnaio, cinque miglia lungi da Legnano, partì da Rovigo
altro corpo guidato dal veterano Giro, avente pure, alla
testa due cappuccini ed un sacerdote. Ferrara che per
anche non ha ceduto il forte è circuito da 4000 volon-
tari e dalla guardia civica.

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Estremi cronologici: [1848] aprile
Segnatura definitiva: MRI1281
Descrizione fisica: c. 1
Dimensioni: 38X26 cm
Colore: bianco e nero
Lingua della documentazione: italiano
Descrizione del contenuto: Incipit: Varsavia ? è un mucchio di rovine! Giovedì la città si è sollevata, e la popolazione ha massacrato tutti i Russi che ha incontrato...
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