Battaglione universitario
BATTAGLIONE UNIVERSITARIO.
ORDINE DEL GIORNO.
Gioventù generosa! Ecco finalmente la vostra reiterata
istanza esaudita, mercè la benevolenza dell’ ottimo Preside della
Provincia, il quale non solo riconobbe giusta, ma lodevole e-
ziandio V inchiesta vostra di ordinarvi in Guardia Universita-
ria, onde conciliare l’adempimento dei due vostri più sacri
doveri, e cioè l’intendere agli studi, e il servire ali indipen-
denza de’la Patria.
Volle il Generale Durando destinarmi all’onore di dare
pronto eseguimento a questa sì bella ed importante istituzione.
Per questo pregai il vostro Monsignor Rettóre ad invitarvi alla
presente adunanza ; per questo io mi trovo ora fra Voi, e
posso noverare questa giornata fra le più belle e le più care
della mia vita.
lo nondimeno potrò soltanto ordinarvi mercè un’organiz-
zazione provvisoria , sia perche il renderla definitiva dee com-
petere al poter Superiore, sia perchè l’esperienza può sugge-
rire miglioramenti assai importanti, sia inline perche molti di
Voi non pouno essere e non sono per altri motivi presenti a
questo primo appello.
. Il Battaglione Universitario, ch’io proclamo da questo
momento d’ordine dell’ Fminentissimo Amat, degnissimo Rap-
presentante del nostro sublime e magnanimo Pontefice, e di-
chiaro istituito, si compone (lì 4 a 8 Compagnie, secondo il
numero degli Studenti di questa celebre Università.
2 Ogni Compagnia sarà di 0 individui: ad ogni decuria
vi sarà un caporale, ad ogni due decurie un sergente, ad ogni
centuria un sergente maggiore, un sergente foriere, un sotto-
tenente, un tenente e un capitano.
5. Le nomine dei capitani e degli altri ufficiali superiori,
compreso il Comandante del Battaglione, sono fatte dal Go-
verno, che fornisce l’armamento.
4. Tutte le nomine, dal caporale sino ed inclusive al te-
nente, saranno fatte mediante schede firmate dagli Studenti.
Per questo primo anno li gradi di lutti i bassi ufficiali saranno
nominati fra gli Studenti, quelli degli ufficiali saranno nomi-
nati fra i signori Professori, salvo quanto segue.
5. Le prime Compagnie del Battaglione saranno quelle da;
chiamarsi mobili, o più veramente Nazionali, perchè composte
di valorosi pronti al servigio della Nazione. Per queste il ca-
pitano rimane di nomina del Governo, il tenente sarà un uffi-
ciale sperimentato da destinarsi dal Comando Superiore, il sotto-
tenente sarà eletto dagli Scolari.
6. Quando le Compagnie Nazionali saranno in servizio ef-
fettivo, a disposizione del Comando Superiore, il tempo di as-
senza vena loro contalo come tempo di presenza, ben inleso
che mediante particolari studi sapranno rimettersi al livello dei
loro compagni, non potendo i sigg. Professori esaminatori avere
unicamente riguardo che al merito d’istruzione di ciascuno.
7. Ogni Studente appartiene d’obbligo al Battaglione Uni-
versitario: vi sono tenuti anche quelli di Pratica, siano Medi-
ci, che la compiono d’obbligo nella Clinica, siano quanti nel-
la Legge o nelle Matematiche la seguono in Bologna presso i
sigg. Avvocati od Ingegneri.
8. Gli Scolari di Filosofia dovendo di regola considerarsi
come appartenenti all’Università, potranno essere organizzali
in compagnia allorché vi apparterranno.
9. L’uniforme del Battaglione Universitario sarà noli’in-
sieme simile a quello delle Guardie Civiche, con alcune distin-
zioni da prescriversi, ed anche con qualche modificazione per
renderlo meno dispendioso. Nel berretto, o altro, che si adotti,
vi sarà la coccarda del grande PIO; la croce italiana per le
Guardie mobili, una coccarda tricolore per le altre, e questi
segnali Italiani si porteranno sopra il cuore.
-IO. L’Università presterà i locali necessari pel comando di
questo Battaglione, il quale assumerà ogni servigio militare oc-
corrente all’Università, olire quelli cui possa essere chiamato
dal Comando generale della Guardia Civica,
41. L’Università provvede a tutte le spese di fuoco, lumi,
cancelleria, ponendo a disposizione del Comandante il Batta-
glione uno de’suoi impiegati per 1′ amministrazione, uno o due
zappatori, nonché un aiutante maggiore.
4 2. Il Comando della Civica assegna i tamburi, e un. aiu-
tante soli’ufficiale, non che gl’istruttori, a seconda del bisogno.
Non è certamente complèto questo piano d’organizzazione.
Ma intanto voi vorrete, o Giovani generosi, accettarlo siccome
provvisorio ordinamento del vostro Battaglione. La nostra Pa-
tria c’impone oggi altamente di agire. Il tempo delle discus-
sioni è finito. Abbiamo per lei combattuto come per noi si
poteva colla slampa e colla parola : oggi dobbiamo combattere
col fucile e colla spada.
Milita per la Patria chi ne veglia l’interna sicurezza, e chi
si porta coraggioso a sottrarla dagli esterni nemici; Il Batta-
gline Universitario concorre con lulti g!i altri della Guardia
Civica alla conservazione dell’ordine, e alla perpetua e salda
guarentigia delle istituzioni, e delle libertà nazionali.
Ma siccome il grande PIO IX. neirordinare la milizia Cit-
tadina le commise anche la difesa dello Stato, perciò voi Gio-
vani figliuoli d’Italia, die nell’aurora della vila godete lo spet-
tacolo dell’aurora Italiana, voi non mancherete di emulare i
portentosi esempli di amore di patria dati in questi giorni di
sacro entusiasmo da tutti gli Studenti d’Europa. A rovesciare
il dispotico dominio dello spergiuro Be Cittadino furono primi
eroi e conduttori gli allievi deila Scuola Politecnica di Parigi.
In Baviera, in Berlino, e sino nella capitale dell’assolutismo,
nella stessa Vienna, ditelo pur francamente con orgoglio vir-
tuoso, tutto si è mosso, si;è cimentalo, si è vinto col fervente
impulso della scolaresca. Forse nel mentre ch’io vi parlo gli
Studenti di Varsavia s’immolano per la redenzione della Polo-
nia. Se poi date uno sguardo ai sanguinosi trionfi dal popolo
ottenuti nell’immortale Palermo, in Pavia, in Padova, e nella
eroica Milano, trovale studenti che lanciarono i primi il sasso
di, Balilla, che offersero i primi i loro petti incontro alle ba-
ionette e al cannone dell’immondo e brutale straniero.
Voi dunque vorrete oggi emulare que’vostri gloriosi com-
pagni: voi ardenti e valorosi muoverete sotlo gli ordini del
Generale, a compiere la liberazione totale dell’Italia. Seguendo
il cammiii d.’lla vita, nell’ebbrezza della patria == una = li-
bera = indipendente, rammentando un giorno d’aver concorso
voi pure a far nostra la nostra contrada, colla mano sul cuo-
re, e con fronte gius’amente orgogliosa potrete dire: Questa li-
bertà, questa salvezza dell’Italia, noi pure l’abbiamo conquistata,
VIVANO L’ITALIA E PIO IX.
Dall’Università di Bologna, 8 Aprile 4848.
IX Maggiore – CARLO BERTI PICHAT.
Bologna. Tipografia Camerale alla Volpe.