Avvenimenti in Ferrara nel giorno 13 agosto 1847

AVVENIMENTI IN FERRARA
NEL GIORNO 13 AGOSTO 1847
AGLI ITALIANI
La visiera oramai e alzata, e dal Tedesco si agisce senza mistero. Questa mattina
un Colonnello Austriaco recavasi dall’ Eminentissimo Legato , e gli comunicava come
nell’istesso giorno le truppe dell’ Imperatore prenderebbero i posti della città; Dippiù
venivasi accertando il Cardinale elio molle migliaia di Tedeschi erano calati in Italia, e
che veuivansi aggruppando sulla linea di confine nello stato Pontificio ; ciò dicevasi per
togliere i dubbi d’ alcuni giornali che questi fatti smentivano. Alla prepotente guerra de’
caunoni nuli’ altra poteva opporsi che una legale protesta , e già venne eseguila.
Nel mezzo giorno schieravansi sulla spianata da ben ISOO soldati d’infanteria colla
scorta di due cannoni a miccic accese, seguili da 50 Ussari di Cavalleria : staccavasi
quindi un centinaio di questi e venivano a passo di carica a prendere il posto del reale
che senza resistenza venne loro consegnato. Nel momento stesso che succedeva questa occupazione
arrivava a Ferrara cou un legno di posta il Generale Saxis : le quattro porte
della ciltà vennero prese nell’ istesso modo. Il Castello però viene tuttora guardato dai
Volontari pontifici ; diecsi però aver Eglino affacciati diritti per 1′ occupazione di questo
ancora. Ai due quartieri delle Carceri montano tuttora i militi della Civica : Questo è
precisamente lo stato delle cose di Ferrara : ora conosca il mondo come da costoro venga
rispettato il diritto pubblico: e qual fede meritano le assicurazioni, e proteste di non ostilità :
la politica austriaca e sempre eguale; la battaglia d’Austerlitz avenne nel punto che il
Gabinetto Austriaco assicurava la Francia cou proteste d’ amicizia.
Che s’ aspetta oramai ? non ‘e tempo ancora che la parola moderazione sia cassata da
tutti i nostri periodici ? o se non la vogliamo del tutto tolta , non sarà tempo forse che
le si dia un significalo più stretto , e quale lo esigono , non solo le circostanze , ma la
dignità ornai troppo avilita degli Italiani ? Già questa parola fin qui predicata senza un
principio , ci rendeva assonnili al segno che ci desiavamo già quasi colpiti dal coltello
dell’ assassino , che 1′ armi apprestava mentre noi fra le grida di giubilo moderato ci
abbracciavano fratelli? ne questo esempio ci renderà cauti? Seguiranno sempre gì’Italiani a
guerreggiare a parole ? Quei giuramenti già lanlc volte proferiti di versare per la patria
nostra fin 1′ ultima stilla del sangue saranno effetto soltanto d’ immaginazione poetica , e
di menzognero romanzo ?
Sono sensi puri dell’ anima questi eh’ io dello , sono sensi di un odio che ogni figlio
d’ Italia deve avere pel proprio antico oppressore ; sono sensi che mi trasser le lagrime
quando guatai occupare questa città col riso beffardo, colla prepotenza di un despota!!
Deh! se I’ ora della fatale nostra servitù e suonata, affrettiamola, ma sia ora di morte ,
ed ogni goccia del nostro sangue ne costi un lago del sangue nemico.
Italiani ! noi festeggiammo Balilla. . . . questo nome è oggetlo di gloria , fi’ invidia
per noi…. su, per lo nome di Dio che guarda 1′ Italia , se ne immiti 1′ esempio ; ogni
Italiano si sforzi d’ essere primo a ferire , primo a gittare quel colpo che farà doma
1′ Italia lavando 1′ insulto nemico col sangue dell’ oppressore.
UN ITALIANO

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Estremi cronologici: [1847 agosto 13]
Segnatura definitiva: MRI0148
Descrizione fisica: c. 1
Dimensioni: 19X13,5 cm
Colore: bianco e nero
Lingua della documentazione: italiano
Note: Sul verso del manifesto timbro di possesso Patrizio Antolini.
Descrizione del contenuto: Incipit: La visiera oramai e alzata, e dal Tedesco si agisce senza mistero. Questa mattina un Colonnello Austriaco...
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