APOSTROFE ALL’ ITALIA
É giunta alfine la sospiratissima epoca della nostra rigenerazione. Non più i sacrosanti destini d’Italia,
Di questa eterna sede
Delle scienze e del Valore,
non più in mano del dispotismo e della tirannìa, ma del
Popolo, e di sapienti e filantropici Magistrati rappresentanti
di esso. Italiani mostratevi degni figli degli immortali vostri
Antenati, brandite le formidabili loro armi a salvamento
della Patria comune, imitate l’eterno esempio di Bologna,
di Modena, e Romagna. Destatevi da quel profondo e lu-
singhiero letargo , in cui siete vilmente giacciuti per tanti
anni: rammentate che i vostri Avi erano liberi, perchè va-
lorosi; che i loro diritti, il loro eroismo, son vostri» quan-
do il vogliate. ì .
E non aspirerete ad esser liberi e signori Voi, nati in
un Cielo, cui Natura fu liberale di sue dovizie, Voi, che
un tempo dettaste leggi di libertà a tutto il Mondo?
Non v è pagina dei vostri annali, che non sia segnata di
un fatto glorioso. E non vorrete tutti far rivivere le grandi
gesta, proprie del Popolo Italiano?
c Se non vi invita l’illustre e generoso esempio dei Padri
vostri, vi muova il vostro avvilimento, la vostra miseria.
E soffrirete ancora che le vostre sostanze, i stentati frutti
delle vostre fatiche, dei vostri sudori, siano divorati dagli
antropofagi ?
E dovranno ancora i vostri figli vivere nella schiavitù;
le vostre tenere spose dar della prole ai Tiranni?
Ah non sia di Voi tanto abbominevole onta! No, lo stra-
niero non conti di Noi tanta viltà. Una bellicosa tromba
risuoni per tutta Italia, gridando all’armi all’armi, Vivala
Libertà .
Bologna li ia Febbraro t83r,
Tipografia Marsigli .