Al signore rappresentante il Governo pontificio in Ancona
AL SIGNORE RAPPRESENTANTE
IL
IN ANCONA
ih
ùsirissimò Signóre
I Cittadini di Ancona, in mancanza di ogni Magistrato che li rappresenti, adunati con atto preordinato è solenne espongono rispettosamente a Voi, come Rap*
presentante del loro Sovrano, che la civiltà de tempi ed i bisogni attuali de
popoli richieggono una vera e compieta riforma di leggi sotto ogni rapporto. E
lungo tempo che gravissimi ed innumerevoli mali ne opprimono; e lungo tempo
che forti querele s innalzano per essi da cgni parie dèlio statole da ogni clas-
se di persone; potremo noi temere che il nostro benigno Sovrano, allorché vede
l3universale consentimento, voglia resistere al voto de suoi figli? All’ometto
pertanto di dichiarare la sua fermissima Brama, la popolazione di Ancona sup-
plica col vostro mezzo il Governo a concedere cib che oggi dalle più colte Na-
zioni si conviene essere necessario a costituire un retto e felice Governo, cioè V
esatta distribuzione de tre poteri, buoni codici finanzi ero, civile, criminale, mi-
litare, e garanzie per l3 osservanza delle Legni stèsse.
Èdppresentate di grazia, o Signore, al Governo che non certamente desio di turbo-
lenze, o qualunque altro meno onesto, ma solo amore’ verso il Governo stesso,
ed amore del pubblico vantaggiò muove gli Oratori a richiedere cose cotanto,
éonfbrmi all’ordine; ed a richiederle con tanta unanimità e tranquillità di animo.
ncona adi 3. Giugno i83a.
GOVERNO
PONTIFICIO