Al Governo provvisorio di Bologna

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DIBOLOGNrA
Sono pienamente convinto, che sì il Governo Provvisorio, che i miei Concittadini, siano al maggior grado persuasi del mio attacamento alla Patria ed alla pubblica pace. I membri del Governo stesso possono esser-
mene sicuri garanti, poiché ne furono testimonj . Ciò nondimeno sono
altrettanto convinto di non esser io in grado d’ispirare nell’ esercizio del-
le politiche funzioni, queir estesa fiducia che pur è necessaria. Io fi-*
nisco adesso di aver servito il Governo Pontificio, e protesto di averlo
servito fedelmente, come fedelmente servii gli altri Governi che il prece- N
dettero, dal i8o3 a questa parte . Io meriterei la disistima del Governo
attuale, se tale costantemente non fosse stata la mia condotta in si lun-
ga carriera, poiché ritengo che un impiegato civile che ha un appunta-
mento ., debba servire con quella stessa fedeltà che è propria di un mi-
litare onorato . Posti questi principj, che mi sembrano inconcussi, certo è
che avendo dovuto eseguire gli ordini del Governo cessato, (e non avrei
potuto esimermene senza rinunziare all’ impiego ) non è da credersi che
tutti quelli di cui furono a carico , possano non solo aver fiducia nella
mia persona, ma non nutrire un qualche risentimento, sebbene sia cosa
di fatto che qui non si sono perseguitate le politiche opinioni, e prova
ne sia che al punto del seguito cambiamento di cose, niun detenuto per
simili titoli esisteva nelle nostre carceri.
In questo stato di cose, e colla vista principale di non pregiudicare
lo stesso interesse del Governo, che nelle attuali circostanze ha d’uopo di
essere servito da chi non possa ingerire neppur una larva di dubbietà ,
oso supplicarlo ad accordarmi un onorato ritiro, coli’ assegnarmi quanto
occorre al congruo mantenimento della mia numerosa e virtuosa fami-
glia , non essendomi avanzato dopo il lungo mio servigio, che una di-
screta suppelletile di libri.
Che se il Governo Provvisorio non credesse di accordarmi 1′ implo-
rata grazia, e pur volesse che io continuassi a servire 3 mi rassegnerò, e
darò voloutieri questa testimonianza della mia devozione al Governo me-
desimo ; ma mi è forza di supplicarlo ardentemente a destinarmi a fun-
zioni addattate alla scarsa mia capacità e del tutto estranee alla Polizia;
e mi stimerei 1′ uomo più fortunato del mondo se un nicchio trovar po-
tessi in qualche biblioteca . Io sono un uomo logorato già dalla fatica e
dalla vita sedentaria, a cui sono da tanti anni condannato; il riposo è
il mio primo bisogno, e senza di questo veggo ornai compromessa la mia
esistenza, a cui è attaccata quella di una famiglia di otto persone*
Dall’ equità che tanto distingue il Governo presente io nutro fonda-
ta lusinga di essere esaudito ; ed ho 1′ onore di essere con profondo os-
sequio
7 Febbraro i83i .
Umilissimo Devotissimo ed Qbbligatissitno Servo
P. ARZE.
Tip.Sassi.

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Estremi cronologici: 1831 febbraio 07
Segnatura definitiva: MRI0622
Descrizione fisica: c. 1
Dimensioni: 29X20 cm
Colore: bianco e nero
Autore: Arze P.
Tipografo (ente): Sassi, tipografia. Bologna
Lingua della documentazione: italiano
Note: Data di emanazione. Si possiede una seconda copia con collocazione 0623.
Descrizione del contenuto: Incipit: Sono pienamente convinto, che sì il Governo Provvisorio, che i miei Concittadini, siano al maggior grado persuasi del mio attacamento alla Patria...
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