AI CITTADINI
La Romana Assemblea persuasa che gl’interessi delle diverse monarchie furono sempre un ostacolo fatale alla rigenerazione d’Italia ha proclamato in Campidoglio il
grande principio che solo può a vera Nazionalità, a vera indipendenza condurre l’itali-
che genti. E quando ci perveniva la novella che il discendente della Casa di Lorena,
violando colla fuga lo statuto Costituzionale, aveva come il Pontefice abbandonato il Po-
polo a se stesso, noi ritenemmo per fermo che gli eletti del Popolo Toscano i quali
inaugurarono pei primi la Sovranità Popolare avrebbero seguito il magnanimo esempio
di Roma e con la pronta unione dei due Stati ne avrebbero immedesimate le sorti. Ma
ciò non si è per anche avverato, e perchè? Forse attendete la convocazione della Co-
stituente Italiana, mentre mille diplomatiche mene si frappongono per ritardarla? Non
udiste la dichiarazione del Ministro Subalpino? ìon conoscete la ferocia del tiranno
Borbone ? Dovrassi dar tempo ai nostri nemici perchè innalzino la face della discordia
a illuminare luttuose scene di cittadino sangue? Uomini del Popolo; nei grandi sconvol-
gimenti sociali fa mestieri mostrarsi sicuri ed arditi. A voi siccome a noi bisogna una
forma stabile di Governo che torni regolatrice della pubblica opinione. Unitevi pertanto
e unitevi prontamente con Roma. I discendenti di Dante, di Michele, di Landò, di Fer-
ruccio rispondano al grido dei figli di Camillo, di Regolo, dei Scipioni. Le tradizioni e
le memorie degli Avi, le recenti comuni sventure ci leghino in un patto solenne. Se pro-
cederemo concordi nella via che ci ha segnato Iddio, sarà pieno il nostro trionfo, l’I-
talia risorgerà fra breve libera, gloriosa, potentissima.
VIVA LA REPUBBLICA ROMANA,
Bologna il 19 febbraio 1849 – I. della Repubblica Romana,
PER IL CIRCOLO POPOLARE BOLOGNESE
li Vice Presidente – Dott. FEDERICO VENTURINI.
©olt. ADRIANO TOSO – Dott. GIUSEPPE RELLENTANI – GAETANO LENZE
Giovanni Ergovaz Segr.
SOCIETÀ TIPOGRAFICA BOLOGNESE.

IL GOVERNO PROVVISORIO
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