Agroecologia Sovranità alimentare e resilienza dei sistemi produttivi
Lo scritto riporta una riflessione degli autori sulla necessità di diffondere, consolidare e valorizzare un modello alternativo rispetto a quello proposto nel corso del ventesimo secolo dalla Rivoluzione Verde, partendo da un'analisi dei limiti che questa ha mostrato a distanza di alcuni decenni dal suo avvio. L'allarmante riduzione di risorse chiave per la produzione di cibo, quali acqua, suolo e biodiversità, ad oggi in atto che si aggraverà nei prossimi decenni a fronte di una popolazione crescente e degli effetti del cambiamento climatico, pone davanti all'urgenza di ricorre a modalità di produzione efficienti ed eque che correggano dinamiche produttive ad alto impatto ambientale e sbilanciati meccanismi di distribuzione delle risorse. In questo quadro l'agroecologia, alla base dei sistemi agricoli di tipo familiare ad oggi ampiamente diffusi in tutto il mondo, si pone come una risposta valida alla luce degli effetti benefici che ha innescato laddove si sono applicati i principi che la definiscono. La riduzione degli input esterni e la valorizzazione dei processi naturali ha consentito a milioni di contadini in tutto il mondo di produrre cibo di qualità sufficiente a sostenere le proprie famiglie e le proprie comunità, ma anche gran parte della popolazione mondiale. Proprio nell'agroecologia, quindi, secondo gli autori, si identifica il nuovo paradigma di produzione agricola sostenibile di cui il mondo ha bisogno.