Agli abitanti delle Legazioni

Agli Abitanti delle Legazioni.
Per la seconda volta passo il Po con le mie truppe a disperdere
le bande che non cessano di turbare la pace e l’ordine
pubblico. Il Santo Padre vostro Signore ispirato dal sacrosanto
uffizio di cui è investito, più volte protestò di non volere la
guerra. Ciò nulladimeno le truppe Pontificie e gli Svizzeri da
Lui assoldati pugnarono contro l’Austria a Treviso ed a Vicenza
e vinti capitolarono obbligandosi per tre mesi di non riprendere
le Armi contro l’Impero. Guai a loro se violassero i patti.
Tengo registrati i loro nomi e lo sleale che cadesse nelle
mie mani non avrebbe da attendere che il meritato supplizio.
Le mie mosse dirette contro le bande che si chiamano Crociati
contro i Faziosi che in onta al proprio Governo si affaticano
d’ingannare il buon popolo con menzogne e sofismi, e d’infondergli
un odio ingiusto ed assurdo contro una potenza sempre stata Amica.
Trenta e più anni or sono 1′ Austria conquistò le Legazioni
considerate il gioiello degli Stati Pontificii e le restituì con
nobile disinteresse al Sovrano. Le continuate amichevoli relazioni ,
ed i reciproci riguardi di buon vicinato doveano sempre
più raffermare la pace fra i due popoli sennonché un’ abbominevole
fanatismo ; la smania di arricchirsi e d’ ingrandire le
spese del popolo, e le mire ambiziose per arrogarsi il Governo
medesimo crearono un partito sempre irrequieto che cuopre il
vostro pacifico e fertile paese di miseria, di guerra e delle
distruzioni che ne sono le inseparabili conseguenze.
E ormai tempo di porre un argine a tanto disordine. Dove
la voce della ragione non potrà penetrare , mi farò ascoltare
coi miei Cannoni.
Lungi da ogni idea di conquista mai coltivata dall’ Austria
in riguardo al vostro Paese , giacché diversamente ne
avrebbe con tutto il diritto conservato il possesso trent’ anni
fa , io intendo solo di proteggervi pacifici abitanti a conservare
il vostro Governo, il dominio che gli viene contrastato da
una fazione. Guai a coloro che si mostrassero sordi alla mia
voce ed osassero di far resistenza. Volgete lo sguardo sugli
avanzi fumanti di Sermide. Il paese distrutto restò perchè gli
abitanti fecero fuoco sui miei soldati.
Dal mio Quartier Generale
Bondeno 3 Agosto 1848.
Il Ten. Mares.Comand. l’Armata dì riserva
WELDEN.
Bol. Tip. S. Tomm. d’Aquino da S. Domenico.

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Estremi cronologici: 1848 agosto 03
Segnatura definitiva: MRI0174
Descrizione fisica: c. 1
Dimensioni: 28,5X22 cm
Colore: bianco e nero
Autore: Welden
Tipografo (ente): San Tommaso d'Aquino da San Domenico, tipografia. Bologna
Lingua della documentazione: italiano
Note: Data di emanazione. Luogo di emanazione Bondeno.
Descrizione del contenuto: Incipit: Per la seconda volta passo il Po con le mie truppe a disperdere le bande...
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