Nel maggio 1970, al culmine di una stagione di mobilitazioni sindacali e di riforme politiche, e dopo una serrata discussione parlamentare, viene approvato lo Statuto dei lavoratori, che da allora rappresenta la base dei diritti e il limite ai poteri datoriali e che, come taluni dissero all’epoca, ha consentito alla Costituzione di “entrare in fabbrica”. Come illustrato nella relazione Brodolini di accompagnamento alla legge, infatti, lo Statuto “vuole assicurare ai lavoratori l’effettivo godimento di taluni diritti e libertà fondamentali che, pur trovando nella Costituzione una disciplina e una garanzia complete sul piano dei principi, si prestano tuttavia, in carenza di disposizioni precise di attuazione, ad essere compressi nel loro libero esercizio”.
La Call for Papers, promossa da Fondazione Giangiacomo Feltrinelli e dall’Università degli Studi Milano-Bicocca, si pone l’obiettivo di verificare se la centralità del modello statutario nell’ordinamento lavoristico e sindacale sia ancora oggi condivisa o percepita dalle nuove generazioni di studiosi del lavoro.
La call è pertanto rivolta a studiose e studiosi del diritto del lavoro (e non solo) del “nuovo millennio” (sono invitati a parteciparvi anche studiose e studiosi di economia del lavoro, sociologia del lavoro, relazioni industriali, scienza dell’organizzazione, storia del lavoro).
Gli studiosi interessati sono invitati a proporre contributi e relazioni, inviando un abstract (della lunghezza massima di 3000 caratteri) entro le 23.59 del 30 ottobre 2019. Le proposte dovranno essere inviate all’indirizzo mail dirlavbicocca@gmail.com.
I paper selezionati verranno illustrati dai partecipanti nel corso del seminario che si terrà il giorno lunedì 23 marzo 2020 articolato in due sessioni di lavoro, mattutina e pomeridiana, secondo il programma scientifico che sarà definito all’esito della selezione dei paper. Il seminario si terrà presso la sede della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli in via Pasubio n.5, a Milano.