Osservatorio sul futuro del lavoro
Terza giornata di confronto pubblico di Fare Milano, dedicata al tema Smart & Working, coordinato da Fondazione Giangiacomo Feltrinelli. L’incontro si è aperto con l’introduzione e la presentazione del tema da parte di Cristina Tajani, Assessora alle Politiche del lavoro, Attività produttive, Commercio e Risorse Umane del Comune di Milano, e di Massimiliano Tarantino, Direttore della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli.
Riguarda la video-sintesi dell’incontro del 22 ottobre:
Lo smart working, una volta superata la sua fase emergenziale di telelavoro, avrà un ruolo sempre più importante per le città e andrà governato negli spazi e nell’accessibilità territoriale ed economica. All’interno delle aziende bisognerà superare il binomio comando–controllo e far spazio a responsabilità–libertà, abilitando effettivamente i dipendenti, fornendogli gli strumenti e le modalità per poter avere qualità e bilanciamento nel rapporto vita-lavoro. In questo le politiche pubbliche dovranno sostenere e incentivare a livello familiare l’equa distribuzione del carico di lavoro di cura, per evitare che i nuovi modelli flessibili di organizzazione del lavoro non diventino lesivi della partecipazione femminile al mondo del lavoro. I servizi territoriali non si dovranno limitare ad un ampliamento dei servizi di smart working ma a tutti quei servizi di prossimità che sostengano la conciliazione, come ad esempio i luoghi per l’infanzia.
Il telelavoro e le restrizioni sanitarie hanno fortemente compromesso il tessuto imprenditoriale locale, in particolare quegli esercizi commerciali che basavano la propria economia sull’indotto e sulla vitalità di aree che sono oggi orfane dei grandi uffici o dei flussi turistici. Inoltre, in aggiunta alle problematiche che lo svuotamento degli uffici ha creato e creerà sul territorio nel breve periodo, è importante che le imprese e la città nel suo insieme tengano presente il fenomeno della delocalizzazione dei lavoratori, che nel medio periodo potrebbe variare l’equilibrio, la disponibilità, ma anche la necessità di capitale umano sul territorio. Davanti a questo scenario Milano dovrà fare delle scelte e stabilire delle priorità.
All’interno di questo processo di ridentificazione delle risorse e delle vocazioni di Milano e nelle more delle linee guida che a livello europeo e nazionale sono state diffuse in relazione agli investimenti del recovery fund, Next Generation EU, il futuro del lavoro a Milano dovrà sicuramente passare per digitalizzazione e green economy. In questo senso, le politiche del lavoro dovranno essere combinate a politiche per la mobilità che rendano la città accessibile da tutta l’area urbana di Milano, anche tramite l’espansione e il consolidamento delle politiche di desincronizzazione.
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