Stagione Capitale 2018/2019 | Ripensare Territori e Convivenza
In collaborazione con Teatro alla Scala di Milano
Ingresso libero fino a esaurimento posti
Ciclo di incontri Note di storia
La natura della violenza umana, la profondità degli stati d’animo, il coraggio dell’azione. Dopo la prima edizione, torna Note di Storia, un ciclo di quattro incontri per raccontare i temi e i personaggi delle opere liriche in scena al Teatro alla Scala, durante la stagione 2018/2019. I registi Davide Livermore, Mario Martone e Graham Vick dialogano con alcuni dei più importanti protagonisti del dibattito contemporaneo per individuare il carattere universale e la contemporaneità delle opere del calendario scaligero.
Un percorso che pone lo spettatore di fronte alla necessità di interrogare se stesso rispetto alle vicende che si svolgono sul palcoscenico. Un’occasione per misurarsi e conoscere una forma d’arte senza tempo, per comprendere il nostro presente attraverso il linguaggio universale del teatro.
Si inizia il 23 novembre alle 20.00 in Fondazione Giangiacomo Feltrinelli con Attila che il 7 dicembre aprirà la nuova stagione del teatro scaligero. L’opera di Giuseppe Verdi sarà oggetto di riflessione fra il regista Davide Livermore e il filosofo Giorgio Vittadini, affrontando il tema della diversità nelle sue molteplici declinazioni.
Attila, 2015
Inoltre, il 7 dicembre, alle 17:45 (ingresso pubblico alle ore 17:30) in viale Pasubio 5 a Milano, sarà possibile assistere alla Prima Diffusa di Attila, la proiezione gratuita in città dell’opera che inaugura la nuova stagione del Teatro alla Scala. La visione sarà accompagnata dal commento live di Alessandra Tedesco, giornalista di Radio 24.
Tutti gli incontri di Note di Storia, saranno accompagnati da letture di testi selezionati dal patrimonio di Fondazione, recitati dall’attore Igor Loddo.
Il brano scelto per il primo appuntamento è un estratto dal documento I compagni responsabili al commissario politico della V zona cuneense, del 24 dicembre 1944, contenuto nel volume Le Brigate Garibaldi nella Resistenza, vol. III, pp. 152-153.
Attila: scopri l’opera
Dramma lirico in tre atti con libretto di Temistocle Solera, Attila viene considerata una delle prime “opere patriottiche” di Verdi. La lirica affronta il tema dello straniero invasore, che viene a turbare la pace della città di Aquileia radendola al suolo e sterminando la popolazione. A scontrarsi con questa figura sono invece degli eroi: Odabella, unica sopravvissuta all’assedio; Foresto, suo promesso sposo e Ezio, generale romano che spera di stringere un accordo con Attila per risparmiare il resto dell’Impero.
Locandina dell’opera, 17 marzo 1846
Nel corso della vicenda, gli “eroi” riescono a sconfiggere Attila, ricordando poi tutti i crimini che ha commesso contro l’Italia e i suoi abitanti. In questo caso lo straniero è visto come una minaccia, un attacco alla vita quotidiana e proprio da qui si apre la riflessione su come al giorno d’oggi le parti si dividono nel considerare “i nuovi barbari”: una risorsa o un rischio? Quali problemi sollevano a livello politico e sociale? Una questione fondamentale del dibattito contemporaneo che vede diverse prese di posizione, dalle più estreme alle più moderate. Il confronto con la diversità come risorsa, come rischio, come problema politico.
Biografia dei partecipanti
Davide Livermore (regista): torinese di nascita, dal 2015 è Sovrintendente e Direttore artistico del Palau de les Arts Reina Sofía di Valencia e si occupa di regia fin dal 1998.
Giorgio Vittadini (filosofo): fondatore e presidente della Fondazione per la Sussidiarietà che dal 2002 realizza attività di ricerca, formative ed editoriali su temi socio-economici. È Professore ordinario di Statistica presso il Dipartimento di Statistica e metodi quantitativi dell’Università degli Studi di Milano Bicocca.
Prossimi appuntamenti
FEBBRAIO
Chovanščina di Modest Petrovič Musorgskij
CON: Mario Martone
MAGGIO
Die tote Stadt di Erich Wolfgang Korngold
CON: Graham Vick