Trincee è il titolo scelto per l’edizione 2014 di èStoria – Festival internazionale della storia, in programma a Gorizia dal 22 al 25 maggio 2014. Giunto quest’anno alla decima edizione, il Festival sarà dedicato al centenario della Grande Guerra, e vedrà riuniti a Gorizia i maggiori studiosi del settore provenienti da tutto il mondo.
Per l’occasione, èStoria ha riunito un Comitato storico internazionale, composto da undici specialisti di fama internazionale. Il Comitato sarà protagonista il 22 maggio di un Convegno Internazionale dal titolo La Grande guerra: le origini e il mito.
èStoria 2014, Festival internazionale della Storia toccherà dunque le tematiche legate alle origini e alla nascita del mito della Grande Guerra: diversi eventi in programma esploreranno il legame tra storia e letteratura, tra storia e cinema e teatro, per finire con la musica e la storia dell’alimentazione; saranno organizzati spazi espositivi, spettacoli e reading, laboratori per bambini e ragazzi, oltre i consueti viaggi di carattere storico-turistico attraverso gli èStoriabus: un percorso guidato attraverso i luoghi-simbolo della Grande Guerra, corredato dai racconti degli storici che guideranno i visitatori dove la storia ha lasciato un segno indelebile.
Visita il sito internet per scoprire tutte le iniziative: www.estoria.it
Consulta e scarica qui il programma completo del Festival.
La Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, partner di èStoria per l’edizione del 2014, propone per la collana Cittadinanza Europea Thesaurus ‘900 una serie di 14 ebook e organizza un incontro venerdì 23 maggio dalle 9.30 alle 11.00 con il professor Alessandro Colombo Identità europea: intellettuali per la pace. L’incontro è ospitato presso l’edificio Trgovski Dom di Gorizia in via Verdi 52.
Abbiamo scelto alcuni fotogrammi capaci di catturare attese, presagi e inquietudini di chi ha vissuto l’approssimarsi burrascoso della Grande Guerra. Molti di questi testi sono stati scritti tra l’estate e l’autunno del 1914, nell’arco di quei pochi mesi destinati a cambiare il volto dell’Europa ottocentesca e a introdurci alla realtà globale del mondo novecentesco. Alcuni interventi, come quelli di Jean Jaurès o di Wilhelm Vliegen, precedono lo scoppio della guerra e ancora auspicano una risoluzione pacifica delle controversie. Altri, come quelli di Bertrand Russell o di Rosa Luxemburg, sono stati scritti dopo l’inizio delle ostilità: in essi traspare il senso di fallimento di chi ha difeso la causa antimilitarista, ma anche la lucidità di chi indaga le ragioni che hanno condotto gli eserciti nell’inferno delle trincee. Questa raccolta ospita anche alcuni testi posteriori, scritti nel 1915, come nel caso di Renato Serra, o nell’inverno del 1916, come nel caso della Socialist Propaganda League of America. La scelta è coerente con lo spirito del progetto: per l’Italia neutrale, infatti, “la guerra scoppia” nel maggio del 1915 e i fermenti legati all’evento bellico troveranno espressione con un anno di ritardo rispetto ad altre nazioni europee. Vale lo stesso per gli Stati Uniti, che entreranno in guerra nell’aprile del ‘17.
I testi qui riuniti accolgono inoltre la voce dei romanzieri che hanno raccontato la pazzia e l’orrore della vita al fronte, a partire dal Riso rosso che Andreieff scrisse durante il conflitto russo-giapponese del 1905 e che pare preannunciare la realtà della Grande Guerra: “la guerra scoppia” e “noi uccideremo! Distruggeremo tutto”.