In Fondazione Giangiacomo Feltrinelli la presentazione del libro di Giorgio Napolitano
La Presentazione
lunedì 23 maggio alle 17.30 Fondazione Giangiacomo Feltrinelli ospita la presentazione del libro di Giorgio Napolitano, Europa, politica e passione (Giangiacomo Feltrinelli Editore, 2016). Ne discutono con l’autore Emma Bonino, Maurizio Martina, Antonio Polito e Salvatore Veca.
Oggi il progetto europeo è duramente scosso nei suoi fondamenti ideali, nelle sue politiche, nelle sue istituzioni. Riconoscerne le difficoltà attuali non significa rinunciare, ma affrontare i problemi per rilanciare le “buone ragioni” dell’Europa.
Il Libro
Il progetto europeo è profondamente scosso nei suoi fondamenti ideali, nelle sue politiche, nelle sue istituzioni. Conati neo-nazionalistici, rozzi tentativi di ristabilire barriere ai confini, arroccamenti retorici nelle presunte vecchie identità – ecco quello che sotto le bandiere dell’euro-scetticismo e del populismo si diffonde nei paesi dell’Unione. In questo contesto, Giorgio Napolitano continua instancabilmente a riportare il dibattito alla radice delle ragioni di un europeismo convinto. Se è importante riconoscere le difficoltà attuali del progetto europeo, infatti, non si deve cadere nella tentazione di farne tabula rasa né di cedere al catastrofismo. “Se davvero la prova suprema di vocazione e visione politica la si dà, la si dà ritentando ogni volta l’impossibile. Ebbene, quello di un’Europa sempre più unita è precisamente l’impossibile che dobbiamo ritentare con tutte le nostre forze. E se si pensa al mondo che cambia e ribolle attorno a noi, viene spontaneo chiedersi: Europa, se non ora, quando?” Il presidente emerito raccoglie in questo volume quattro ampi interventi pubblici in diverse sedi in cui scandisce le tappe della costruzione europea, suggerendone le nuove motivazioni dettate dal cambiamento mondiale. Apre la raccolta un’introduzione in cui Napolitano ripercorre il suo cammino da posizioni distanti dall’adesione italiana al processo di integrazione a una graduale, piena identificazione con la prospettiva dell’unità dell’Europa.
Approfondimenti
“L’Europa che l’Italia auspica, per la cui attuazione essa deve lottare, non è un’Europa chiusa contro nessuno, è una Europa aperta a tutti”, sono le parole che Luigi Einaudi pronuncia nel luglio 1947 alla Costituente. L’Europa allora era un sogno, un progetto . Quanto quelle parole parlano oggi a noi? Com’è possibile farle ancora parlare a noi?
Leggi l’articolo di approfondimento, a cura di Fondazione Giangiacomo Feltrinelli.
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