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L’animazione culturale della Centrale dell’Acqua di Milano promossa da MM Spa e curata da Fondazione Giangiacomo Feltrinelli trova espressione in un ciclo di seminari dedicati ai temi dell’acqua e della sostenibilità, i Talk in Centrale. Il centro di ricerca di viale Pasubio a Milano, insieme ad MM Spa, si pone come obiettivo una riflessione sulla risorsa naturale “acqua” e sulle pratiche di buona gestione, in vista del meeting internazionale Water Watch Summit, che si terrà il 31 ottobre 2018 in viale Pasubio 5 a Milano.
Introduzione all’incontro
Quanto è fragile il territorio italiano? Il delicato equilibrio tra sviluppo, uso delle risorse e tutela del territorio fa da sfondo ai recenti fatti di cronaca che riportano l’attenzione sulla situazione idrogeologica italiana. Per avere un quadro oggettivo della situazione conviene sempre affidarsi ai dati: secondo il rapporto ISPRA 2018 “Dissesto idrogeologico in Italia: pericolosità e indicatori di rischio (Edizione 2018)”, gli eventi franosi principali in Italia (per essere chiari, quelli che causano morti, feriti, evacuati e/o danni a edifici, infrastrutture o patrimonio artistico) sono qualche centinaio l’anno, per la precisione 172 nel 2017, 146 nel 2016, 311 nel 2015, 211 nel 2014, 112 nel 2013 e 85 nel 2012. Altri eventi, come l’alluvione di Genova del gennaio 2011, non hanno invece bisogno di numeri per rimanere impressi nella memoria collettiva – e ci ricordano come degli accadimenti di norma “eccezionali” siano in realtà piuttosto ricorrenti in Italia.
In quest’ottica, la pubblicazione di Renzo Rosso Bombe d’acqua: Alluvioni d’Italia dall’unità al terzo millennio (2017) potrebbe essere ben descritta dall’aforisma dello scrittore George Santayana: “Coloro che non ricordano il passato sono condannati a ripeterlo”. La storia civile e politica della “questione idrogeologica” italiana, che si ripresenta con forza in periodi particolarmente sensibili ogni anno, è stata quasi sempre affrontata anteponendo l’urgente all’importante, senza cognizione del passato e visione del futuro. Per ribaltare questa visione perennemente emergenziale – resa ancora più complicata dalle sfide proposte dal cambiamento climatico – sarà fondamentale un approccio integrato, che unisca interventi e competenze diverse in un’ottica multidisciplinare e di lungo periodo.
Intervengono:
Renzo Rosso è ingegnere e professore ordinario di Costruzioni Idrauliche e Marittime e Idrologia nel Politecnico di Milano, dove ha contribuito a fondare l’Ingegneria Ambientale italiana. Autore di monografie e testi scientifici internazionali, ha scritto più di 400 lavori su temi di idrologia, climatologia, idraulica e statistica, ottenendo importanti riconoscimenti scientifici (Premio Legambiente, Borland Lecture Award, Henry Darcy Medal). Per il suo lavoro è stato incluso nella Lista dei Migliori Scienziati Italiani nel campo dell’ingegneria (Top Italian Scientists Engineering). È Editorialista («Il Secolo xix») e blogger («il Fatto Quotidiano»), è stato finalista del Premio Nazionale di Divulgazione Scientifica per Bisagno. Il fiume nascosto (Marsilio 2014) e ha pubblicato anche un romanzo (The Star Grabber, il melangolo 2015).
Andrea Goltara è ingegnere e Direttore del Cirf – Centro Italiano per la Riqualificazione Fluviale. Dopo aver lavorato come ricercatore nel settore delle tecnologie avanzate di trattamento delle acque, dal 2003 la sua attività si concentra sulla sostenibilità della gestione delle acque, la pianificazione territoriale e in particolare alla riqualificazione dei corsi d’acqua. Collaboratore e coordinatore di svariati progetti italiani e internazionali, per conto del CIRF ha coordinato le attività dei numerosi progetti europei dedicati all’acqua e alla gestione fluviale come LIFE+ RESTORE, FP7 WaterDiss2.0, CH2OICE e Interreg HyMoCARES. Nel 2009 è uno dei soci fondatori del Centro Ibérico de Restauración Fluvial (CIREF). È stato docente in diversi corsi di formazione, seminari e convegni in Italia e all’estero, sui temi della pianificazione e gestione di bacino e della riqualificazione dei corsi d’acqua.