15-11-2018 18:30
Luogo: Centrale dell'Acqua di Milano - Via Cenisio 39

L’animazione culturale della Centrale dell’Acqua di Milano promossa da MM Spa e curata da Fondazione Giangiacomo Feltrinelli trova espressione in un ciclo di seminari dedicati ai temi dell’acqua e della sostenibilità, i Talk in Centrale. Il centro di ricerca di viale Pasubio a Milano, insieme ad MM Spa, si pone come obiettivo una riflessione sulla risorsa naturale  “acqua” e sulle pratiche di buona gestione.

Modera: Tommaso Perrone, Lifegate


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Secondo l’ultimo Rapporto mondiale delle Nazioni Unite sullo sviluppo delle risorse idriche, entro il 2050 il fabbisogno mondiale di acqua aumenterà del 55%, un aumento che riguarderà in gran parte le città e i contesti urbani. Un dato su tutti per capire le proporzioni del fenomeno: nel 2014 vivevano nelle città 3,9 miliardi di persone – pari al 54% della popolazione globale – mentre nel 2050 la popolazione che risiederà in aree urbane sarà pari a 6,3 miliardi – più di due terzi del totale mondiale. Numeri che giustificano l’attenzione sulle città e sulla pianificazione urbana, un connubio fondamentale per la gestione delle acque potabili e delle acque reflue, oltre alle sfide della produzione alimentare e dello sviluppo industriale. Proprio in Africa, ci ricordano le Nazioni Unite, le città stanno crescendo rapidamente e il loro sistema di gestione dell’acqua spesso non riesce a far fronte alla domanda in aumento, con problemi legati al consumo idrico ma anche alle iniquità di accesso alla risorsa.



Dati ed elaborazioni provenienti dal rapporto TWAP (Transboundary Waters Assessment Programme) River Basins (gennaio 2016)


 

Il libro Re-interpreting the Relationship Between Water and Urban Planning (2018) è la testimonianza di una storia di problemi e opportunità: nel racconto della città Dar Salam, in Tanzania, Maria Chiara Pastore racconta di una città dal rapido sviluppo urbano dal punto di vista del cittadino e dell’architetto – guardando ai temi di governance e di accesso all’acqua. Al suo fianco Emanuele Fantini, IHE Delft – Institute for Water Education, che allargherà lo sguardo analitico a comprendere il bacino del Nilo e la gestione dei bacini idrici transfrontalieri, dove la gestione delle risorse diventa la chiave per la cooperazione internazionale, e la cooperazione una garanzia di prosperità a lungo termine.


Intervengono


Maria Chiara Pastore è ricercatrice e docente presso il Dipartimento di Architettura e Studi Urbani del Politecnico di Milano. La sua ricerca e i suoi interessi professionali riguardano la pianificazione urbana nelle aree a rapido sviluppo umano, la gestione delle reti idriche e dei servizi per la gestione delle acque reflue, la governance per l’accesso alle risorse idriche e le politiche riduzione del rischio di catastrofi. Dal 2014 è consulente per la World Bank con riferimento al Ministero del Territorio del Malawi.  È stata inoltre coinvolta nella stesura del “Dar Es Salaam Master plan 2010-2030”, progetto finanziato dalla Word Bank dove ha avuto modo di raccogliere testimonianze per il suo libro, ed è Project Manager del progetto europeo “Tempus Project: GIEP” (Green Innovation and Entrepreneurship Programme).

 

Emanuele Fantini é ricercatore a IHE Delft – Institute for Water Education (Paesi Bassi). dove lavora sui temi dell’ecologia politica, del diritto all’acqua e dello sviluppo. Ha fatto ricerca in Etiopia, sul processo di formazione dello stato, e in Italia, sul movimento per l’acqua pubblica. Emanuele é l’editor del water governance blog FLOWs, e coordina un progetto di ricerca-azione su media, scienza e conflitti per l’acqua che coinvolge ricercatori e giornalisti dei paesi del bacino del Nilo. Su questi temi cura anche il podcast “The sources of the Nile”. Ha lavorato come consultente per il Ministero degli Affari Esteri, UNHabitat, ONG ed enti locali in Etiopia, Sudan, Marocco, Serbia e Myanmar.

 

 


Consulta il calendario dei prossimi seminari


WATER GRABBING: QUANDO L’ACQUA DIVENTA CONFLITTO

Martedì 27 novembre ore 19.00

Valentina Cavanna, Water Grabbing Observatory ed Emauele Bompan, giornalista di Materia Rinnovabile

 

Gli autori di Water Grabbing, le guerre nascoste per l’acqua nel XXI secolo (2018) presentano la loro inchiesta giornalistica su come le guerre per l’acqua possono diventare una causa di conflitti, instabilità sociale e migrazioni. Attraverso ricerche e reportage sul campo, vengono analizzare tutte le sfaccettature del water grabbing. Il fenomeno globale dell’accaparramento idrico è visto nelle sue cause ed effetti in vari contesti geografici, ciascuno con le sue particolarità e criticità, come in Vietnam, Colombia, Palestina ed Etiopia.

 


L’ACQUA CHE MANGIAMO: cos’è l’acqua virtuale
e come la consumiamo
Giovedì 20 Dicembre ore 18.30

Francesca Greco, King’s College London e Cinzia Scaffidi, Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo

In un mondo di risorse limitate porsi degli interrogativi riguardo i nostri stili di vita e i nostri consumi è non solo auspicabile, ma anche necessario. L’Italia è il terzo paese importatore netto di “acqua virtuale” al mondo. Cosa significa? Perché è importante parlare di acqua e cibo? Con “acqua virtuale” si intende proprio questo: il quantitativo di acqua necessario a produrre cibi, beni e servizi che consumiamo quotidianamente. “L’acqua che mangiamo” – e la sua autrice Francesca Greco, in dialogo con Cinzia Scaffidi – spiega, con un approccio multidisciplinare, la problematica idrica e le sue implicazioni economiche, sociali e politiche.

 

 


LABORATORIO ACQUA

I risultati e le principali raccomandazioni sollevate dai relatori nel corso dei talk curati dalla Fondazione Giangiacomo Feltrinelli saranno capitalizzati, messi a sistema e resi fruibili alla cittadinanza attraverso un allestimento permanente di pannelli visivi che restituiranno il percorso di riflessione attivato. Il risultato sarà una mostra dal titolo LABORATORIO ACQUA che si configura come una legacy culturale permanente del percorso narrativo di cui l’acqua è il centro focale.

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