Da qualche anno, la Festa del lavoro è al centro di una trasformazione delle tradizionali forme di partecipazione e vede i lavoratori alla ricerca di nuove opportunità di aggregazione, di confronto e di riflessione che siano in linea con i tempi che cambiano. Fondazione Feltrinelli, da diversi anni, sta cercando di interpretare questi cambiamenti, ricercando, incoraggiando e documentando nuove esperienze colelttive attraverso eventi e attività di vario tipo.
Cammino popolare
Il 1° maggio 2017, Fondazione Feltrinelli, insieme alla Triennale Teatro dell’Arte di Milano, ha organizzato Cammino popolare, una performance direatta dal coreografo Virgilio Sieni che pone al centro il diritto al lavoro attraverso una riflessione sul corpo. Al Cammino hanno aderito cittadini di ogni età e cento lavoratori. (guada il video pubblico su Facebook)
Il progetto è un atto civile che rende i cittadini protagonisti di un’iniziativa che pone al centro il diritto al lavoro, un percorso che esplora la bellezza dei gesti attraverso una riflessione sul corpo e sul lavoro nello spazio pubblico della piazza. Una “camminata civile” che, attraverso il gesto, ha reso i cittadini protagonisti di un momento di condivisione sul tema del diritto al lavoro. Un’azione coreografica all’aperto con la partecipazione di persone di tutte le età, di ogni provenienza e di ogni competenza.
L’iniziativa si inscrive nel percorso di ricerca promosso da Fondazione Giangiacomo Feltrinelli sulle maggiori trasformazioni che interessano il mondo del lavoro, in un’epoca in cui il binomio tra crescita e occupazione sembra allentarsi. Se da un lato il mercato del lavoro risulta sempre più influenzato dalla tecnologia, dall’altro mostra la richiesta di competenze umane che non possono essere rimpiazzate: manualità, ingegno, creatività.
Lezioni sul gesto
Un anno dopo l’esperienza di Cammino Popolare, il coreografo è tornato a Milano, negli spazi della Fondazione, per realizzare un ciclo di lezioni sul gesto, sull’importanza e la bellezza del movimento che diviene danza, curate e condotte dal coreografo. Gli incontri, della durata di 40 minuti, e basati su un vocabolario minimo di azioni primarie (camminare, voltarsi, andare in terra, girare, chinarsi, piegarsi), sono stati strutturati con due lezioni al giorno la domenica mattina ed erano rivolti a tutti coloro che desiderassero avvicinarsi alle potenzialità espressive del proprio corpo in modo aperto e consapevole, sviluppando un percorso creativo condiviso.
Hanging in the Balance
Hanging in the balance è un racconto collettivo sull’identità del lavoro e dei lavoratori. Al centro del documentario vi sono le persone, le loro storie e il loro sguardo sul significato del lavoro e le sue trasformazioni nella società contemporanea. Il documentario prodotto da Fondazione Giangiacomo Feltrinelli di Milano, prende spunto da Cammino Popolare.
Mentre Luca modella il gesso delle sue sculture e Gaetano porta a casa l’ultimo bambino con lo scuolabus comunale, Paola cataloga i nuovi testi per la biblioteca. Gianni invece é ormai in pensione e si dedica ad aiutare gli altri, mentre Aurora gira per la strada in cerca disperata di un lavoro.
Tutti vivono a Milano, dove le storie corrono veloci tra le luci di quella che assomiglia sempre più ad una fabbrica moderna. E’ un cammino di vite, un flusso di connessioni costanti, interrotte, a tratti, dai rumori della metropoli e dalla luce dei telefonini sotto gli occhi. E’ un Cammino Popolare che unisce i cittadini, i lavoratori: Paola, Luca, Aurora, Gaetano, Gianni ma anche lavoratori più conosciuti come il premio Nobel per l’economia Joseph Stiglitz, il docente dell’Università Bocconi Giuseppe Berta, Massimo Bonini della CIGL, il regista e coreografo Virgilio Sieni, il curatore artistico di Triennale Teatro dell’Arte Umberto Angelini.
È un filo di braccia e mani che si cercano sotto la pioggia del Primo maggio, il giorno della festa dei lavoratori. È una danza che, attraverso i gesti, ripercorre il senso collettivo di una speranza e di una intramontabile utopia: la ricerca dell’equilibrio tra vita personale e percorso professionale dell’individuo.
Hanging in the balance è un labirinto di dubbi e speranze, di porte socchiuse che sono sempre sul punto di spalancarsi e di un mondo che richiede sempre più forza ed energia alle persone per restare in equilibrio.