L’inflazione galoppa e il valore del denaro finisce per diminuire: se i prezzi crescono, la stessa quantità di moneta comprerà una quantità inferiore di beni e servizi.
Negli Stati Uniti ha raggiunto il 7,5% su base annua, nell’Unione Europea il 5,6%, nel Regno Unito il 4,9%. Se è considerata il sintomo di un’economia sana quando è moderata e sotto controllo, oggi l’inflazione torna a rievocare vecchi fantasmi.
Spettri ancor più spaventosi se si considera il nesso inflazione-guerra che, a causa dei contraccolpi economici ed energetici, fa temere una fiammata di inflazione a due cifre.
Il dibattito sull’inflazione è tornato ad accendersi dopo decenni e diventa cruciale capire come l’impennata dei prezzi possa impattare la vita dei cittadini e dei lavoratori, le dinamiche salariali e di contrattazione collettiva, le risposte – nazionali e sovranazionali – per una politica economica che possa essere al servizio dei cittadini.
Abbiamo deciso di aprire uno spazio di dibattito e di confronto per guardare da vicino a un fenomeno che riguarda tutti noi.