Descrizione dell’eBook
Non c’è modo migliore per ricordare Victor Serge, a 130 anni dalla sua nascita avvenuta il 30 dicembre 1890, che fare nostro il suo motto “dire la verità”.
“Dire la verità” per non dimenticare e per non tacere dei molti oppressi e ingiustamente imprigionati. Serge lo scrive ad André Gide in una lettera aperta che pubblica sul mensile “Esprit”, fondato e diretto dal filosofo Emmanuel Mounier, all’indomani del viaggio che il grande letterato francese fece in Urss e da cui tornò entusiasta. Non è possibile oggi – è questo il monito che Serge rivolge a Gide – tacere questa repressione insensata: una rivoluzione non la si serve omettendo i suoi mali.
Marcello Flores apre il volume ricostruendo la scena di quei giorni, passando poi la parola a Serge e al suo bisogno di “vivere a occhi aperti”, costi quel che costi.
Il libro prosegue con quattro testimonianze: le voci di chi oggi sperimenta pratiche di parola ed esercizi di verità che complicano il rapporto con il reale, che bucano il silenzio, che hanno il coraggio di conservare una lucidità di sguardo. Così abbiamo chiesto a Ester Castano che cosa significhi oggi essere un giornalista che tutti i giorni ha la sfida di raccontare la verità; a Davide Olori di raccontare come la ricerca possa diventare inchiesta e militanza se il lavoro intellettuale è anche riparazione e trasformazione dell’esistente; a Francesca Antonacci e Monica Guerra che cosa sia oggi il mestiere dell’insegnante nel tempo della didattica, in un’epoca in cui serve denunciare ma anche mettersi in discussione e alla prova per cambiare; a Irene Serini di descriverci che cosa oggi sia per un attore di teatro mettere in scena il proprio corpo facendone incarnazione del vero degli altri. Dire la verità non è mai semplice. È una scelta. È un atto civile, la proposta audace di un patto, un’espressione – a volte sconsiderata – di responsabilità.
Conosci gli autori
Francesca Antonacci è professore ordinario e docente di Pedagogia del gioco e di Teorie e metodologie della formazione permanente presso il Dipartimento di Scienze Umane per la Formazione “Riccardo Massa” dell’Università di Milano-Bicocca. Si occupa di immaginazione, arti performative, gioco e di modelli di innovazione scolastica. Tra le ultime pubblicazioni per FrancoAngeli Il cerchio magico, 2019; Una scuola possibile (con Monica Guerra, 2018).
Ester Castano, giornalista professionista, lavora per l’agenzia di stampa LaPresse ed è direttrice di Stampoantimafioso.it. Si occupa prevalentemente di cronaca nazionale, con particolare riguardo al tema della criminalità organizzata al Nord. Inizia giovanissima, tra precariato e querele pretestuose, a scrivere di ‘ndrangheta su testate locali, realizzando inchieste nell’hinterland Milanese. Per il suo lavoro ha ricevuto diversi riconoscimenti, tra cui il premio dedicato al direttore de I Siciliani, Pippo Fava, nel trentennale della scomparsa.
Marcello Flores insegna Storia comparata e Storia dei diritti umani nell’Università di Siena, dove dirige anche il Master europeo in Human Rights and Genocide Studies. Ha compiuto soggiorni di studio e periodi d’insegnamento a Berkeley, Cambridge, Parigi, Mosca, Varsavia dove è stato per due anni addetto culturale presso l’Ambasciata d’Italia. Ha organizzato la prima mostra internazionale sul “GULag. Il sistema dei lager in Urss” organizzata dal Comune di Milano nel 2000. Fa parte del Comitato scientifico e del Comitato editoriale di “Storia della Shoah. La crisi dell’Europa, lo sterminio degli ebrei e la memoria del XX secolo” (Utet). Sempre per la Utet ha curato l’opera in sei volumi “Diritti umani. I diritti e la dignità della persona nell’epoca della globalizzazione”, uscita nel 2007. Dal 2006 al 2011 è stato Assessore alla Cultura del Comune di Siena.
Monica Guerra è professoressa associata in Pedagogia generale e sociale presso il Dipartimento di Scienze Umane per la Formazione “Riccardo Massa” dell’Università di Milano-Bicocca, dove insegna Pedagogia dell’infanzia e Coordinamento dei servizi educativi. Si occupa in particolare di modelli di innovazione scolastica e di esperienze educative in e outdoor. È direttore scientifico della rivista Bambini e presidente fondatrice dell’associazione culturale Bambini e Natura. Tra le ultime pubblicazioni Nel mondo (FrancoAngeli, 2020) e Le più piccole cose (FrancoAngeli, 2019).
Irene Serini, dopo il diploma al Piccolo Teatro di Milano, riceve il Premio Hystrio alla vocazione. A teatro viene diretta da Luca Ronconi, Serena Sinigaglia, Tonino Conte, Gioele Dix, Renato Sarti e molti altri. Autrice e interprete di spettacoli che indagano su identità di genere e sessualità. Attualmente sta portando in scena Abracadabra – incantesimi di Mario Mieli, un progetto composto da cinque studi teatrali e un docufilm, basato sul pensiero del più controverso tra i fondatori del movimento omosessuale italiano.
Davide Olori, sociologo del territorio, è attualmente assegnista di ricerca. Dottorato in Scienze Sociali presso l’Università del Cile e in Sociologia presso quella di Bologna, i suoi temi di ricerca principali riguardano le disuguaglianze e la loro dimensione spaziale. Insieme a molte altri ha dato vita al progetto Emidio di Treviri sul post-terremoto in Appennino Centrale. Sulle stesse montagne aveva già fondato l’Ecomuseo del Monteceresa ed animato altri progetti di comunità legati all’eredità della civiltà rurale. Ha curato documentari, ricerche, pubblicazioni, documentari e festival sui temi delle terre alte da una prospettiva demo-etno antropologica.