Pochi giorni prima che a New York iniziasse la settimana del clima, davanti a scienziati e politici allarmati dagli incendi che divampano nello Stato della California, il Presidente Trump si mostrava scettico sui cambiamenti climatici: “I don’t think science knows”. Il giorno seguente, la Presidente della Commissione Europea annunciava l’aumento dal 40% al 55% dell’obiettivo europeo di riduzione delle emissioni entro il 2030[1].
A differenza degli Stati Uniti, l’Unione Europea ha già annunciato l’intenzione di raggiungere la neutralità climatica. Per neutralità climatica si intende il raggiungimento di un equilibrio tra le emissioni di carbonio e il loro assorbimento. In un contesto di sempre maggiore stress dei fattori di assorbimento, come oceani e foreste, è indispensabile ridurre le emissioni. All’ambizioso obiettivo della neutralità climatica, oltre all’UE e a dispetto degli Stati Uniti, si è aggiunta la Cina[2] con una dichiarazione del Presidente Xi durante la scorsa settimana. L’eccezione americana potrebbe, tuttavia, venir meno a seguito delle elezioni presidenziali di novembre, facendo così convergere i maggiori blocchi economici del pianeta sull’obiettivo della transizione ecologica e circolare dell’economia.
La convergenza dei maggiori attori economici del pianeta è indispensabile anche a livello di imprese, specialmente di imprese pubbliche. Le imprese pubbliche sono proprietarie del 90% delle riserve di petrolio, producono il 75% di gas e petrolio, e si prevede che l’80% dell’aumento futuro nella produzione di combustibili fossili dipenderà dalle imprese pubbliche[3]. I governi sono quindi chiamati ad agire non solo come regolatori ma anche come azionisti ed imprenditori.
Le imprese pubbliche non sono soltanto tra i più grandi inquinatori, sono anche tra i più importanti datori di lavoro, spesso proprio nelle attività a più alto impatto ambientale. Solo in Italia danno lavoro direttamente a più di 880 mila addetti[4]. È proprio il tema dell’occupazione nella transizione ecologica e circolare dell’economia ad accendere le proteste di chi manifesta per una transizione giusta. Una transizione giusta si avrà solamente se i lavoratori che sono occupati nel settore dei combustibili fossili saranno coinvolti in progetti di investimento per la formazione e creazione di posti di lavoro nei settori a trazione ecologica. A questo scopo, la deputata democratica Alexandria Ocasio-Cortez ha presentato al Congresso americano il progetto di un “Green New Deal” fondato sul principio della transizione giusta[5].
La strategia economica per il raggiungimento della neutralità climatica farà necessariamente sempre più uso di investimenti diretti come quelli proposti dal “Green New Deal” anziché di politiche come il mercato delle emissioni che, pur essendo state centrali nel raggiungimento degli obiettivi per il 2020, non permettono l’azzeramento delle emissioni. È solo una transizione guidata da investimenti nell’innovazione che permetterà di coniugare la sostenibilità finanziaria delle imprese, soprattutto di quelle imprese pubbliche che ora operano nel settore dei combustibili fossili, con le esigenze ambientali.
In questa direzione si inserisce il recente accordo tra SAIPEM e SNAM. Entrambe imprese pubbliche partecipate italiane, SAIPEM è specializzata in ricerca e perforazione di giacimenti di idrocarburi oltre che nella costruzione di oleodotti e gasdotti, mentre SNAM (“Società Nazionale Metanodotti”) ha il suo “core business” nel metano. Le due società hanno unito le forze per un piano che prevede investimenti nell’economia dell’idrogeno e nello sviluppo di tecnologie legate alla cattura e stoccaggio della CO2.
Le imprese pubbliche si collocano precisamente nello snodo tra esigenze ambientali, sociali, ed economiche. Modelli d’impresa, economia circolare, “Green New Deal”, trasformazione ecologica dell’economia, e transizione giusta è ciò di cui discuteranno professori universitari, imprenditori, scienziati e giovani ricercatori questo fine-settimana all’evento “Feltrinelli Camp – Transformative economies: from the Circular Economy to the Green New Deal” organizzato dalla Fondazione Feltrinelli.
[1] https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/en/IP_20_1599
[2] https://news.cgtn.com/news/2020-09-22/Xi-Jinping-China-aims-to-achieve-carbon-neutrality-by-2060-TZX22EfJiE/index.html
[3] dati IEA
[4] dati ISTAT 2017
[5] https://www.nytimes.com/2019/02/21/climate/green-new-deal-questions-answers.html