Stagione alternativa 2019/2020
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I fatti del Narodni dom e la storia che abbiamo alle spalle Il 13 luglio del 1920, a Trieste, dopo un comizio in piazza Unità d’Italia fascisti e nazionalisti attaccano una ventina di attività pubbliche gestite dalla comunità slava, il consolato jugoslavo e, soprattutto, il Narodni dom, cuore culturale di quella comunità. Che significato ricopre quell’avvenimento nella costituzione del futuro potere fascista? Come si forma, attraverso quali processi e con quali strumenti, una cultura nazionalista?L’atto dell’incendio del Narodni dom non è stato un atto solitario e non si risolve dentro la storia di Fiume o del dannunzianesimo.
Riguarda il video dell’iniziativa
Ciò che avviene e si prefigura in quella piazza è un primo cenno e un segmento rilevante di quella che sarà la politica che attraverserà l’Italia del ventennio. Ma anche, si potrebbe dire, la messa a terra di una idea di Italia che va oltre gli anni del regime per propagare i suoi effetti fino al nostro presente.
La definizione di un’identità che è esasperata dalla guerra e dall’ideologia della guerra cui il nazionalismo dà un grande supporto in termini di costruzione di comunità, la data del 13 luglio 1920 è stata un tassello essenziale per la costruzione dell’identità di noi italiani nel XX secolo e indica l’essere stati fascisti e l’insistenza a non voler fare i conti con quella identità.
Fondazione Giangiacomo Feltrinelli
promuove lunedì 13 luglio alle 18.30, la serata civile ‘Italiani! I fatti del Narodni dom e la storia che abbiamo alle spalle‘.
Saluti istituzionali
Carlo Feltrinelli, Presidente Fondazione Giangiacomo Feltrinelli
Introduce
Massimiliano Tarantino, Direttore Fondazione Giangiacomo Feltrinelli
Intervengono
gli storici Giulia Albanese, Raoul Pupo, Marta Verginella, David Bidussa.
Anna Granata, Università degli Studi di Torino (in collegamento) e Sabrina Benussi, Liceo Linguistico F. Petrarca di Trieste.
Modera Pierluigi Sabatti, presidente del Circolo della Stampa di Trieste
David Bidussa e Jacopo Perazzoli