Stagione Alternativa 2019/2020
Osservatorio di ricerca: Osservatorio sulle povertà educative
Ciclo di incontri: Cinque lezioni di complessità
Disponibile la diretta streaming
a partire dalle 18.30 di lunedì 18 maggio
Di seguito puoi rivedere il video dell’iniziativa
#StagioneAlternativa
#FuorileIdee
Secondo il Global Digital Report 2019, abbiamo assistito – rispetto al 2018 – a un incremento di oltre 100 milioni di utenti che utilizzano il cellulare, 366 milioni di persone in più che utilizzano Internet nel mondo e 288 milioni di individui che quest’anno si sono iscritte ad una piattaforma social. In media, ogni individuo passa 6 ore e 42 minuti online al giorno.
Le possibilità che l’evoluzione della scienza informatica ci offre per estrapolare e mettere in relazione tra di loro un enorme mole di dati eterogenei, allo scopo di scoprire i legami tra fenomeni diversi e prevederne gli andamenti futuri, posizionano i Big data e l’intelligenza artificiale come alcuni dei principali strumenti in prima linea nel contrasto al contenimento e alla diffusione del contagio legato al Covid–19. Allo stesso tempo, però, emergono con maggiore rilevanza, nel periodo epocale che stiamo vivendo, le questioni che queste tecnologie sollevano in relazione al rapporto tra utilizzo dei dati e tutela delle libertà individuali. Da una parte, l’economia delle piattaforme sembra prosperare anche grazie alle politiche di lockdown, creando seri interrogativi sugli esiti distributivi dell’uso dei dati degli utenti. Dall’altra parte, un numero crescente di governi ha messo in campo strumenti digitali per profilare i possibili contagiati, nell’ottica di contenere la pandemia. Questo genere di strumenti di politica pubblica solleva, ancora una volta, la questione del Leviatano: nato per proteggere la collettività, finisce per divorare le identità dei singoli cittadini e mostrare il suo lato più tirannico.
Rimettere in discussione l’attuale sistema di gestione ed estrazione del valore dei dati implica la necessità di interrogarsi sulle distorsioni in termini di privacy, sui meccanismi redistributivi e sulle conseguenze sul sistema politico e sui diritti civili dei cittadini. Quale controllo esercita l’utente-cittadino sui suoi dati? Come evitare che l’uso dell’intelligenza artificiale nella prevenzione di pandemie violi i diritti individuali dei cittadini? Chi dovrebbe esercitare la sovranità sul sistema di gestione dei dati – il livello locale, quello nazionale o l’ambito sovranazionale?
Sono interrogativi, questi, che chiamano in causa la necessità di attuare una riflessione più profonda, complessa e articolata che guardi al rapporto dell’individuo con il mondo dei dati e della democrazia. Se la tecnica, diventa pervasiva e plasma le forme dell’interazione sociale, economica e politica, occorre chiedersi quale spazio può conservare e riconquistare la generatività umana nei processi decisionali. E altresì domandarsi come adattare anche le forme della partecipazione e della governance politica alle opportunità collegate alle nuove tecnologie in direzione di modelli più sostenibili, democratici e trasparenti. E’ possibile bilanciare le prerogative della tecnica, specie le intelligenze artificiali, nel produrre “decisioni efficienti” con le prerogative dell’agire politico, che deve tenere in considerazione valori diversi dall’efficienza tecnica (come equità e giustizia)?
Di questi e altri temi discuteremo lunedì 18 maggio nell’ambito dell’incontro “Governance, big data e democrazia. Chi decide cosa?” con la partecipazione di Miguel Benasyag
Partecipano
Miguel Benasayag
Filosofo e psicanalista di origine argentina. Si occupa di problemi dell’infanzia e dell’adolescenza e dell’interazione tra tecnologia ed essere umano È autore di moltissime opere, alcune delle quali tradotte in italiano. Con Feltrinelli ha pubblicato L’epoca delle passioni tristi (con Gérard Schmit; 2004), Contro il niente. Abc dell’impegno (2005) e Elogio del conflitto (con Angélique del Rey; 2008). Vive a Parigi.
Mario Rasetti
Presidente Fondazione Isi. Professore Emerito di Fisica Teorica al Politecnico di Torino. È Consigliere della Commissione Europea, ha vinto il premio Majorana 2011 per la fisica dei campi e la medaglia Volta. Si occupa di meccanica statistica, informazione e computazione quantistica, esperto di “Big Data.
Benedetta Tobagi
Giornalista e scrittrice. È stata conduttrice radiofonica per la Rai e collabora con «la Repubblica». Dal 2012 al 2015 è stata membro del consiglio di amministrazione della Rai. Segue progetti didattici sulla storia del terrorismo con la Rete degli archivi per non dimenticare.
A cura di e con
Miguel Benasayag, filosofo e psicanalista
In collaborazione con Finecobank