Le guerre, le insurrezioni e la pace nel secolo decimonono vol. 1
Ernesto Teodoro MONETA Milano, 1833-Milano, 1918 Scrittore. Figlio di un patriota, fuggì da Milano per raggiungere l'esercito sardo e partecipare alla Prima guerra d'indipendenza. Nel 1859 aderì alla Società Nazionale Italiana, insieme ai democratici che avevano accettato la guida sabauda del processo risorgimentale. Nel 1859 partecipò alla Seconda guerra d'indipendenza nei ranghi dei Cacciatori delle Alpi agli ordini di Garibaldi. Partecipò nel 1860 alla spedizione dei Mille e alla battaglia del Volturno. Intraprese in seguito la carriera militare, che abbandonò dopo aver preso parte alla Terza guerra d'indipendenza del 1866. Si dedicò al giornalismo. Collaborò fin dalla fondazione con il quotidiano radicale di Milano "Il Secolo", di cui in seguito divenne a lungo direttore (1869-1896). Sotto la sua guida "Il Secolo" divenne uno dei più importanti e diffusi quotidiani italiani. Patriota, anticlericale, democratico e radicale, maturò progressivamente convinzioni pacifiste, divenendo una figura di riferimento del pacifismo di matrice democratica che si batteva per il disarmo progressivo e per l'arbitrato internazionale dei conflitti. Fu uno dei promotori della Lega internazionale della pace e della libertà nel 1867 e può essere considerato un antesignano dell'unità su basi federali dell'Europa. Nel 1898 fondò e diresse "La vita internazionale". Si spese contro le guerre coloniali, contro l'intervento delle potenze in Cina, per i diritti del popolo armeno. In seguito venne nominato presidente della Federazione delle società italiane della pace. Grazie al suo impegno nel 1907 gli venne attribuito il Premio Nobel per la pace nel 1907. Durante la Grande guerra passò da convinzioni neutraliste alla scelta interventista contro gli Imperi centrali.