L’Europa vivente
Curzio MALAPARTE Prato, 1898-Roma, 1957 Scrittore. Scrittore prolifico scelse come pseudonimo Curzio Malaparte in luogo del suo vero nome: Kurt Erich Suckert. Simpatizzò da giovane con il Partito repubblicano. Partì volontario nella Prima guerra mondiale arruolandosi già nel 1914 con la Legione garibaldina che combatteva in Francia. In seguito combatté sul fronte italiano. Nel dopoguerra si dedicò al giornalismo, denunciando l'incompetenza dei vertici militari in occasione della rotta di Caporetto. Nel 1920 aderì al movimento fascista, partecipando nel 1922 alla Marcia su Roma. Nel 1925 firmò il Manifesto degli intellettuali fascisti. Nel 1928 fondò "L'Italia letteraria". Tra il 1929 e il 1931 diresse "La Stampa". Fondò con Maccari "Strapaese" e con Bontempelli "Stracittà". Sostenitore di un fascismo rivoluzionario e sinistrorso, si allontanò progressivamente dal regime, deluso dalle sue realizzazioni pratiche. Espulso dal PNF nel 1933, venne confinato per un periodo a Lipari. Durante la seconda guerra mondiale fu arruolato negli Alpini, corrispondente per il "Corriere" e nell'ultima fase del conflitto si mise al servizio del governo Badoglio, arruolandosi nel Corpo Italiano di Liberazione che combatteva con gli alleati e collaborando con il controspionaggio anglo-americano. Nel secondo dopoguerra continuò la sua produzione pubblicistica e giornalistica con alterne fortune.