23-05-2019 – 26-05-2019

Luogo: Fondazione Giangiacomo Feltrinelli – Viale Pasubio 5, Milano

Stagione Capitale 2018/2019 \ Ripensare Territori e convivenza


Ingresso libero e gratuito fino esaurimento posti

Non è prevista prenotazione, pertanto si consiglia al pubblico di raggiungere la sede con 15 minuti di anticipo



About a City 2019 – Rethinking cities si propone come una rassegna di pratiche tese a costruire risposte originali ai bisogni dell’abitare urbano contemporaneo, attivando processi di responsabilizzazione sociale e politica per le città di domani. Definire le necessità a partire dalle esperienze che vi si confrontano permette di assumere una prospettiva dinamica verso bisogni dai contorni in costante ridefinizione e un approccio consapevole e reattivo verso il futuro che prefigurano. Un futuro che, in assenza di soluzioni definitive e carenza di proposte politiche robuste, richiede urgentemente che la capacità di attivazione dei singoli e delle comunità sia recepita e integrata dai decisori pubblici e privati in un quadro di visione sistemica e lungimirante.



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Mossa da tale tensione critica e trasformativa, la nuova edizione della rassegna About a City 2019 – Rethinking cities rappresenta storie e pratiche di risposta a questioni e bisogni oggi dirimenti attraverso quattro giorni – dal 23 al 26 maggio, nell’ambito di Arch Week, di riflessione in tavoli a porte chiuse, talk, dibattiti, dialoghi, lecture ed eventi performativi.

Un programma articolato pensato per un pubblico di interlocutori e primi destinatari rappresentati da:

• I cittadini, le associazioni, i citymakers e le comunità, perché possano concorrere direttamente a definire il futuro della qualità di vita degli spazi che abitano sulla base dei propri bisogni e desideri

• gli stakeholder e le imprese, perché possano interpretare le necessità, le sensibilità e gli immaginari dei cittadini, producendo trasformazioni urbane sostenibili perché coerenti alle identità dei luoghi, ancorate alle storie di chi li abita e proiettate verso il futuro in maniera sperimentale

• le istituzioni, le organizzazioni governative e non governative, la politica, perché concorrano all’elaborazione di nuove forme di governo, in grado di interpretare e includere le istanze di cittadinanza, assumendosi la responsabilità di scelte coraggiose atte a garantirle.

 

Si parte il giovedì pomeriggio con una sessione di 8 tavoli tematici a porte chiuse, in cui stakeholders di varia provenienza e competenza si confronteranno sui bisogni legati alle povertà, al turismo consapevole, all’uso delle tecnologie, alla mobilità come accesso alle opportunità urbane, alla costruzione di spazio pubblico, alla gestione dei beni comuni, alle ecologie da salvaguardare e alla qualità della vita, per definire le risorse di “capitale civico” necessarie a mutare il diritto alla città da grido a esperienza concreta. Dopo l’apertura istituzionale Alfredo Brillemburg, U-TT Caracas, terrà una lecture Making urban utopias (from peripheries), a seguire la proiezione de L’Adolescenza delle città – Diario di una metropoli che cresce, esito di un percorso annuale di Fondazione G. Feltrinelli in collaborazione con Fondazione Cariplo nell’ambito de Lacittàintorno.


Trailer de L’Adolescenza delle città- Diario di una metropoli che cresce


Il percorso della rassegna si snoderà poi il venerdì e il sabato mattina intorno a tre momenti di riflessione:

1) Borderscapes. Trasformare la città dai bisogni  come punto di osservazione privilegiato per rilevare bisogni e potenziali risposte alle diseguaglianze nella crisi dei territori abitati

2) Commonscapes. Costruire la città come un patto per ragionare sulle forme di responsabilità, corresponsabilità e innovazione giuridico-politica necessarie per i la costruzione collettiva di futuri urbani

3) Culturescapes. Progettare la città sulle competenze quale punto di forza per città rigenerate (economicamente e umanamente) dal potere delle competenze e capacità di chi le abita

Una serie di studiosi, esperti e attivisti e una platea di politici, rappresentati delle imprese, delle organizzazioni (governative e non), della società civile e del terzo settore aiuteranno a comporre e valorizzare un dizionario minimo di termini per ripensare attivamente la città e di storie che li mettono in pratica.


Leggi il programma completo di About a City 2019
oppure scarica la versione digitale
cliccando qui

La città, in quanto modalità abitativa oggi prevalente alla scala planetaria, costituisce il grande laboratorio in cui analizzare gli impatti del capitalismo sulla vita di chi la abita e verificare al contempo la capacità di azione di contrasto, ora tentata, ora organizzata. Per questo il presidio di ricerca e dibattito pubblico permanente dell’Osservatorio su città e trasformazioni urbane di Fondazione Giangiacomo Feltrinelli guarda alle radicali trasformazioni della società e dei territori avvenute nel corso dell’ultimo decennio di crisi economica, sociale e politica attraverso il contesto urbano come lo scenario in cui si concentrano le contraddizioni del capitalismo contemporaneo e si producono al contempo nuovi paradigmi teorici, modelli di governance ed esperienze pratiche per affrontare le mutazioni dell’oggi con sguardo consapevole e capacità d’azione responsabile.

Muovendo da queste premesse, l’attività dell’ultimo anno dell’Osservatorio su città e trasformazioni urbane si è dedicata ad indagare chi soffre la città oggi e quali spinte di contrasto a questioni problematiche vale la pena sostenere e alimentare. Lo ha fatto attraverso appuntamenti e workshop di ricerca, il ciclo di seminari “Atlante delle Città – Ritratti urbani a confronto”, due percorsi progettuali e la seconda edizione dell’iniziativa speciale “About a city”.

Il ciclo Atlante delle Città – Ritratti urbani a confronto ha voluto analizzare alcune delle principali tensioni che attraversano la condizione urbana presente tramite il confronto di casi di città di tutto il mondo intorno a specifici temi. Questa riflessione ha riguardato le trasformazioni, talvolta paradossali, generate dalle disuguaglianze socioeconomiche e dalle mutazioni degli stili di vita e di consumo generate dalla diffusione del capitalismo alla scala globale, provando a rispondere ad importanti domande. Come possono convivere le diversità? Come si può garantire un accesso equo alle opportunità urbane? Come si riequilibrano economie urbane accelerate? Come si-cura la città? Come si trasforma una questione individuale come la felicità in un obiettivo per la politica? Come si coglie la sfida della città creata dal basso? Non solo New York, Londra, Napoli, Oslo, ma anche Tel Aviv, Istanbul, Ulan Bator, San Paolo, Tokyo e Maputo hanno offerto una trama di “storie urbane”, punto di partenza privilegiato per conoscere, comprendere e confrontare come operano e che città producono alcune grandi dicotomie del presente, quali povertà/ricchezza, sicurezza/insicurezza, felicità/infelicità, mobilità/immobilità, formale/informale.

Quest’ultima dicotomia – quella tra formale e informale – è stata approfondita durante il programma di due giornate di workshop, talk, mostre e seminari “Sopravvivere alla città. Apprendere dall’Africa”, organizzato in collaborazione con il Politecnico di Milano. Qui si è gettata luce sulle “pratiche informali” dell’Africa urbana contemporanea e su cosa ci rivelano nel sopravvivere e resistere alle forme di precarietà, diseguaglianza, sfruttamento e segregazione prodotte del neoliberismo post-coloniale. Dinamiche che, nella quasi totalità dei casi, sfuggono alle teorie urbane e ai modelli di governance elaborati nel cosiddetto “Global North”, quando invece rappresentano una frontiera ineludibile per garantire forme di cittadinanza inclusive e realizzare pienamente il diritto alla città.

Nella convinzione che per farlo occorra promuovere processi di co-produzione sociale della dimensione urbana, aperti alla creatività e alla sperimentazione, l’Osservatorio ha promosso e sviluppato, in collaborazione con Fondazione Cariplo nell’ambito del programma Lacittàintorno, L’Adolescenza delle città, progetto annuale che ha scelto di guardare le periferie – geografiche, sociali, politiche, culturali – da un punto di vista cruciale quanto spesso disatteso: l’adolescenza. Attraverso un percorso multidisciplinare articolato in laboratori di storytelling, analisi ed elaborazione grafica delle fonti d’archivio di Fondazione G. Feltrinelli, cartografia collettiva e, un gruppo di film making, una ventina di ragazzi ha esplorato e raccontato le periferie milanesi, a partire dai quartieri di Corvetto, Chiaravalle, via Padova e Adriano e la propria città, arrivando a produrre il film collettivo “L’adolescenza delle città. Diario di una metropoli che cresce”, una narrazione densa su Milano, i suoi immaginari e le possibili traiettorie di sviluppo.

Diversa la metodologia ma identico lo spirito che guida il percorso promosso in collaborazione con il Comune di Milano “Citymakers_Chi la fa la città?”, rivolto ad incontrare e connettere tutti i soggetti capaci di produrre traiettorie di curare, rigenerazione e corresponsabilità verso la città di Milano e aprirli al confronto con analoghe esperienze internazionali, come fatto il 3 aprile, in occasione del dialogo tra l’alcaldesa di Barcellona, Ada Colau e il sindaco di Milano, Giuseppe Sala.
Queste diverse iniziative trovano il proprio momento di sintesi e restituzione ad un pubblico esteso, composto da ricercatori, istituzioni, privati, citymakers e cittadini, nella seconda edizione di About a City, programma triennale inaugurato nel 2018 che indaga il ruolo delle città nella gestione delle risorse globali guardando alle alternative possibili per realizzare forme piene di cittadinanza politica. L’obiettivo è costruire con loro la risposta alla domanda che ci guida, ossia come costruire una città in cui coesione sociale, qualità delle relazioni, responsabilizzazione dell’individuo come parte di una comunità aperta siano il motore di uno sviluppo sociale umano prima che economico.

Il programma culturale si avvale di un comitato scientifico multidisciplinare, formato dall’archeologo Salvatore Settis, dal sociologo Mauro Magatti, dall’esperta di sviluppo Diana Mitlin,e dall’urbanista Alessandro Balducci, della partecipazione attiva dell’Ambasciata e Consolato Generale del Regno dei Paesi Bassi in Italia e a Milano e dell’ l’Institut Francais de Milan e del sostegno di Juul, Lendlease, Coima, Fondazione Riccardo Catella e Vodafone. Il risultato è un palinsesto articolato in debate e talk di riflessione scientifica, tavoli di lavoro tematici, lecture di approfondimento con ospiti internazionali, un forum cittadino e momenti performativi aperti ad un pubblico variegato. Dall’architetto fondatore dell’U-TT di Caracas, Alfredo Brillembourg ad Ash Amin, Direttore della Facoltà di Geografia dell’Università di Cambridge e tra i più innovativi autori e studiosi urbani contemporanei, dallo scrittore Suketu Mehta autore di Vita segreta delle città e di Maximum City, per il quale è stato finalista del premio Pulitzer a Giorgia Linardi, dell’organizzazione senza scopo di lucro che svolge attività di ricerca e salvataggio nel Mar Mediterraneo Seawatch all’attivista brasiliana Monica Bonifacio, sociologa e scrittrice City University of New York, la rassegna racconterà con oltre centocinquanta ospiti come sia possibile risignificare spazi, costruire relazioni di valore, ristabilire priorità e costruire processi innovativi dentro e a partire dalle città, per fare di queste il luogo delle utopie realizzate.


14.00 – 16.00 
Viale Pasubio 5, Milano – Sala Polifunzionale – Primo Piano

Working session – su invito
Dai bisogni alla città
8 Tavoli tematici multistakeholder

Massimiliano Tarantino
Fondazione Giangiacomo Feltrinelli
Massimo Bricocoli
Politecnico di Milano

I tavoli tematici confronteranno le esperienze dirette e le pratiche originali di soggetti afferenti al mondo della ricerca, del policy-making, delle aziende e del terzo settore. Obiettivo dei tavoli sarà quello di dare voce ai bisogni delle comunità e dei soggetti coinvolti in relazione ai temi definiti e provare a costruire risposte condivise.

Povertà / Beni comuni / Turismo / Tecnologie / Spazio pubblico / Mobilità / Ecologie / Qualità della vita


Apertura istituzionale

Carlo Feltrinelli
Fondazione G. Feltrinelli
Emilio Faroldi
Prorettore Politecnico di Milano
Stefano Boeri
Triennale di Milano
Giuseppe Sala
Sindaco di Milano
Johan Verboom
Consolato Generale del Regno dei Paesi Bassi in Italia

Saluti dei Partner

Kelly Russell
Marketing & Investor Relations – Managing Director COIMA SGR & General Director Fondazione Riccardo Catella
Andrea Ruckstuhl
Direttore EMEA Lendlease
Cristina Santucci
General Manager Juul Labs
Alessandro Canzian
Head of Corporate Sales and Innovative Services Vodafone Italia


18.30 – 19.30
Lecture
Making urban utopias from peripheries
Alfredo BrillembourgU-TT Caracas

19.30
Film screening
L’Adolescenza delle città
Diario di una metropoli che cresce,
Documentario a cura di Fondazione G. Feltrinelli nell’ambito del programma Lacittàintorno di Fondazione Cariplo


10.00 – 11.30
Viale Pasubio 5, Milano – Sala Polifunzionale – Primo Piano

Panel #1
BORDERSCAPES

Giorgia Linardi #Storie (Mediterraneo)
Seawatch
Franco Farinelli (Frontiere)
Università di Bologna
Eugenia Carfora #Storie (Fragilità)
Istituto Morano
Michele Lancione (Resistenza)
University of Sheffield

Contributo video
Jonathan Darling #Storie (Asylum)
Durham University

Discutono
Luca Gaeta
Politecnico di Milano
Sabrina Baggioni*
Vodafone
Paolo Perulli
Università del Piemonte Orientale


11.30 – 13.00

Conversation
Trasformare la città dai bisogni

Alessandro Balducci
Politecnico di Milano
Ash Amin
Cambridge University


14.30 – 16.00
Panel #2
COMMONSCAPES

Con
Pierre Sauvêtre (Responsabilità)
Université Paris Nanterre
Veronica Dini #Storie (Riappropriazione) Associazione Circola – Cultura, diritti
e idee in movimento
Alfredo Alietti (In-comune)
Università di Ferrara

Andrea Perini #Storie (Collaborazione)
Terzo Paesaggio
Maria Rosaria Marella (Diritto)
Università di Perugia
Nicola Capone #Storie (Usi)
Università di Salerno

Discutono
Lorenzo Lipparini
Assessore a Partecipazione, Cittadinanza attiva e Open data, Comune di Milano
Filippo Addarii
Lendlease
Barbara Steenbergen
International Union of Tenants – IUT Brussels
Christian Iaione
LabGov – The Laboratory for the Governance of the City


16.00 – 17.30
Dialogo
Costruire la città come un patto
Mikhail Xifaras, Sciences Po – Paris


19.30 – 21.00
Keynote Lecture
La città e il desiderio
Suketu Mehta
scrittore

Invitati: *

 

10.00 – 11.30

Panel #3
CULTURESCAPES

Saïd Berkane (Culture)
Fondazione Culture et Diversité
Rachel S. Jenkins  (Identità)
Ka’ssa
Cristian Bernareggi #Storie  (Tecnologie)
I-Move
Stefano Moriggi (Consapevolezza)
Università di Milano-Bicocca
Tommaso Salaroli #Storie (Rigenerazione)
Scomodo
Charley Fiedeldij Dop #Storie (Riorganizzazione)
Pakhuis De Zwijger

Contributo video
Kwame Anthony Appiah
New York University

Discutono
Marco Assennato
Paris-Malaquais ed Ecole Spéciale d’Architecture de Paris
Stefano Baia Curioni
Università Bocconi
Ledo Prato
Associazione Mecenate 90

 


11.30 – 13.00
Conversation
Progettare la città sulle competenze
Mauro Magatti, Università Cattolica del Sacro Cuore
Giovanni Semi, Università di Torino, patrimonio territoriale

10.00 – 11.30
Workshop – su invito
NATURESCAPES
Fare la città con il verde

Antonio Longo, RE-Lambro
Giorgio Zerbinati, Giardino San Faustino
Davide Fassi, Trentami In Verde
Marco Sessa Giardino Lea Garofalo
Silvio Anderloni Bosco in Città
Susanna Magistretti, Cascina Bollate
Carla Sofia Galli, Cascinet
Cristian Zanelli, ABCittà
Lorenza Salati Bosco Post Industriale/R84 Multifactory Mantova
Gonçalo Canto Moniz CES Universidade de Coimbra
Marco Acri University of Nova Gorica
Eugenio Morello Politecnico di Milano
Martina Pislor Fondazione Riccardo Catella
Israa Mahmoud Politecnico di Milano
Antonella Bruzzese Assessore Municipio 3 Comune di Milano
Annarita Lapenna Politecnico di Milano

Moderano: Maurizio Cilli, artista e architetto; Gloria Pessina, Politecnico di Milano/Fondazione Feltrinelli


11.30 – 12.30

Passeggiata da Fondazione Giangiacomo Feltrinelli a Fondazione Riccardo Catella
Passeggiata pubblica attraverso
il Parco Biblioteca degli Alberi
Guidano
Isabella Inti
Architetto, ADA stecca
Filippo Fantini
Architetto, Ingre
Introduzione di
Francesca Colombo
Ingegnere, Fondazione Riccardo Catella
#trasformareingiardinoilmondo
Riflessione conclusiva di

Massimo Venturi Ferriolo
Filosofo del paesaggio


12.30 – 13.00
@Fondazione Riccardo Catella

Side event in collaborazione con
Fondazione Riccardo Catella
Beni comuni e aree verdi inclusive
Lecture
Socrates Schouten WAAG

L’incontro si terrà in lingua inglese


14.30 – 15.00

Forum Cittadino
MILANO CITTÀ POLICENTRICA
E DEI QUARTIERI
Con
Saïd Berkane (Culture)
Fondation Culture et Diversité
Socrates Schouten (Cura)
WAAG
Ilaria D’Auria (Accesso)
IUT Brussels
Charley Fiedeldij Dop (Imprenditorialità)
Pakhuis de Zwijgere
Catia Braquinho (Educazione)
ISPA Portogallo
e con i city maker milanesi

Modera: Maurizio Cilli, artista e architetto


15.00 – 17.00

Working session – su invito
Cinque tavoli tematici
Educazione / Imprenditorialità / Accesso / Culture / Cura dello spazio


17.00 – 19.00

Roundtable
Dalla città al desiderio
Presiede
Gabriele Pasqui
Politecnico di Milano

Con
Claudio Calvaresi
Avanzi
Cristina Tajani*
Assessore a Politiche del lavoro, Attività produttive, Commercio e Risorse umane, Comune di Milano
Sergio Urbani*
Fondazione Cariplo


19.30 – 21.00

Lecture
Oltre la paura
Gioacchino Criaco
Scrittore
Amir Issaa
Rapper

Invitati*


 

KEYNOTE LECTURE 23 MAGGIO


Alfredo Brillembourg, architetto di fama mondiale, è co-fondatore di Urban Think-Tank, uno studio multidisciplinare che si occupa di ricercare e sviluppare nuove strategie per riqualificare le aree più emarginate delle metropoli internazionali. La sua riflessione è incentrata sulle città definite come risultato di innumerevoli decisioni, idee e storie. Nel 2012 è stato insignito del Leone d’oro da parte della Biennale di Venezia.


BORDERSCAPES


Franco Farinelli, direttore del dipartimento di Filosofia e Comunicazione dell’Università di Bologna, geografo, si occupa principalmente di geografia culturale, una disciplina la cui peculiarità consiste essenzialmente nell’intendere la geografia non come semplice cartografia, ma come ambito di studi che includa anche la sua critica. Ha pubblicato, tra gli altri, La crisi della ragione cartografica.


Diana Mitlin, docente di Global Urbanism presso l’Università di Manchester, dedica i suoi studi alla povertà ed alla disuguaglianza urbana, concentrando particolarmente l’attenzione su problemi riguardanti i servizi urbani basilari; studiosa dei movimenti sociali urbani, si occupa anche di teoria dello sviluppo urbano. Ha pubblicato nel 2004 Empowering Squatter Citizen.


Giorgia Linardi, giurista e attivista esperta in migrazioni e diritti umani, è referente per l’Italia e portavoce della ong Sea-Watch.

 

Tonino Petrolo, Presidente dell’associazione Città Futura, fondata nel 1999 con l’intento di trasformare Riace in una città dell’accoglienza. Il lavoro nell’associazione è finalizzato a promuovere una cultura dell’ospitalità, che trova sempre il modo e lo spazio per accogliere dei forestieri.


Jonathan Darling, Assistant Professor presso la Durham University, è un geografo urbano i cui interessi di ricerca ruotano attorno alle politiche e all’etica della migrazione, indagando la relazione tra questi aspetti con la dimensione prettamente urbana.

 


Michele Lancione, Senior Research Fellow presso l’Università di Sheffield, è un etnografo urbano ed un attivista che si occupa principalmente di precarietà urbana; i suoi interessi di ricerca ruotano attorno alla marginalità, alla povertà e alle differenze nel contemporaneo urbano.


Sabrina Baggioni*, 5G Program Director di Vodafone Italia, ha posto sempre al centro dei suoi interessi l’innovazione, dal mondo dell’online e del digital a quello del roaming

 

Luca Gaeta, professore di Urbanistica presso il Politecnico di Milano, si occupa principalmente di teoria e pratica dei confini, concentrando l’attenzione sulle forme di regolazione e controllo dello spazio, in particolare attraverso il disegno di confini. Ha pubblicato nel 2018 La civiltà dei confini. Pratiche quotidiane e forme di cittadinanza.


Alessandro Balducci, professore in Pianificazione e Politiche urbane presso il Politecnico di Milano, dedica i propri studi principalmente alle riflessioni riguardo alle nuove, differenziate e plurali questioni che emergono nel contesto urbano; i suoi interessi ruotano attorno al colmare gli spazi esistenti tra la città e le politiche urbane. E’ stato insignito del terzo premio nel merito del concorso per la progettazione del nuovo campus universitario dell’università Xi’an Jaotong.


Ash Amin, direttore del Dipartimento di Geografia dell’Università di Cambridge, si occupa principalmente di unione – e disunione – europea, slum ecologies, infrastrutture urbane e sviluppo regionale e urbano; nello specifico, i suoi studi ruotano attorno alle trasformazioni nelle relazioni tra spazi e società contemporanea. Nel 2014 è stato insignito del titolo di Commander of the Order of the British Empire (CBE).


Paolo Perulli, professore di Economia della città presso l’Università del Piemonte Orientale, si occupa principalmente dello studio delle forme che rendono possibile la coabitazione dei diversi gruppi sociali presenti nel tessuto urbano, delle forme di diffusione urbana che riscrivono la geografia del territorio e delle infrastrutture che consentono ai sistemi produttivi locali di legarsi ai mercati globali. Nel 2000 è stato insignito del Premio Capalbio per l’economia per il libro La città delle reti.


Agostino Petrillo, professore di Fondamenti di Sociologia urbana presso il Politecnico di Milano, si occupa prevalentemente di metropoli, conflitti urbani, immigrazione e globalizzazione; tra i suoi interessi di ricerca vi sono anche le disuguaglianze, lo spazio pubblico della città e le possibilità offerte dalle periferie urbane.


Panel #2
COMMONSCAPES


Pierre Sauvêtre, sociologo presso l’Università di Parigi Nanterre, dedica gran parte della sua ricerca agli studi comparativi tra i commons in Europa meridionale.

 


Alfredo Alietti, professore di Sociologia urbana presso l’Università degli Studi di Ferrara, si occupa prevalentemente di povertà, di relazioni di coabitazioni interetniche nel contesto urbano e dei rapporti tra popolazione immigrata ed autoctona; dal 2009 è membro del gruppo di ricerca internazionale Urba-Rom.

 


Marco Assennato, ricercatore presso l’Università di Parigi Est, si occupa di filosofia politica e architettura, dedicando particolare attenzione alla contraddizione della produzione culturale nel capitalismo contemporaneo.


Veronica Dini, presidente e co-responsabile dell’area legale di Circola – Cultura, Diritti, Idee in movimento, si occupa principalmente di beni confiscati e beni pubblici per il rilancio socio-economico; la sua attività è incentrata sul diritto ambientale e sulla partecipazione e facilitazione dei processi decisionali inclusivi.


Mikhail Xifaras, professore di Public Law presso la scuola di legge Sciences Po di Parigi, si occupa principalmente della proprietà comune, concentrando l’attenzione sulla teoria legale, sulla storia del pensiero legale e sulla teoria della proprietà.


Ilaria d’Auria, laureata in Scienze politiche presso l’Università degli Studi di Milano, dal 2015 ha lavorato come operatore sociale in diversi campi e nel 2016 ha conseguito una seconda laurea in Scienze dell’educazione presso l’Università degli Studi di Milano-Bicocca. Nel merito dell’esperienza maturata presso la Fondazione Somaschi, si è impegnata nella protezione dei diritti di tutte le persone ad avere una locazione a prezzi accessibili. Dal gennaio 2019 lavora presso l’International Union of Tenants dell’Unione Europea.


Socrates Schouten, Concept Developer a WAAG, si occupa principalmente di economia circolare e di commons ed ha lavorato in diverse organizzazioni sociali nel campo della sostenibilità e green politics.


Maria Rosaria Marella, professoressa di Diritto civile della globalizzazione presso l’Università degli Studi di Perugia, si occupa principalmente di urban commons e diritto: la sua attività di ricerca attraversa tutti i settori del diritto civile e dedica particolare attenzione alle questioni di metodo e di policy.


Nicola Capone, docente di storia e filosofia nei licei, si è occupato principalmente del rapporto tra ordinamenti giuridici e l’organizzazione degli spazi fisici, lavorando sul costituzionalismo contemporaneo, sull’ecologia politica e sulla recente categoria dei beni comuni.


Lorenzo Lipparini, Assessore alla Partecipazione, Cittadinanza attiva e Open data del Comune di Milano, si è occupato dei temi dell’ambiente, della mobilità, dell’educazione e di riqualificazione urbana nella città di Milano.


Barbara Steenbergen, responsabile della delegazione dell’International Union of Tenants dell’Unione europea, dedica gran parte della sua attività ai commons ed al diritto all’abitare, si occupa di supportare nuovi metodi di finanziamento per un abitare a prezzi più accessibili e di impostare politiche di prevenzione per ridurre il tasso di espulsioni in Europa.


Salvatore Settis, archeologo e storico dell’arte italiano, si è occupato soprattutto di storia dell’arte antica, di storia della tradizione classica e di storia dell’iconografia e dell’arte religiosa in Europa dal Medioevo al Seicento. È uno dei co-autori di Città, sostantivo plurale, edito da Feltrinelli nel 2018.


Suketu Mehta, scrittore e professore associato in Giornalismo presso la New York University, affronta nelle sue numerose opere il tema della migrazione globale, indagando da vicino il tema delle diverse narrazioni che si intrecciano nelle città, evocando le città segrete dei poveri, dei migranti, delle famiglie, della gente in movimento. Autore di Maximum City: Bombay Lost and Found, è stato insignito del Kiriyama award e Hutch Crossword award.


CULTURESCAPES


Said Berkane, vice delegato generale della Fondation Culture et Diversité, ha dedicato la sua attività ai giovani artisti che hanno preso parte alle iniziative di Fondazione; si occupa anche dello studio dell’impatto sociale sulle attività promosse dalla Fondazione stessa.


Rachel S. Jenkins, University for the Creative Arts, creatrice dello studio di Design GenuineFake, collabora con diverse piattaforme ed istituzioni approcciandosi criticamente alle città ed intersecandole attraverso diverse forme artistiche.

 


Geert Lovink, direttore dell’Institute of Network Cultures, è il fondatore di alcuni progetti virtuali quali nettime e fibreculture; tra le sue pubblicazioni si ricordano Dark Fiber (2002), Uncanny Networks (2002) and My First Recession (2003).

 


Cristian Bernareggi, lavora presso il Dipartimento di Tecnologie informatiche dell’Università degli Studi di Milano ed è co-fondatore di EveryWare Technologies, una società spin-off dell’ateneo specializzata nello sviluppo di applicazioni per smartphone e tablet con l’obiettivo di aiutare nella vita quotidiana le persone non vedenti. Ideatore di iMove, una app che sfrutta il Gps per dare informazioni su come orientarsi.


Mauro Magatti, professore di Sociologia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, si occupa dei rapporti tra economia e società; l’attività di ricerca si concentra sugli asset e sugli attori della rigenerazione culturale. Nel 2017 ha pubblicato Cambio di paradigma: Uscire dalla crisi pensando il futuro.


Tommaso Salaroli, co-fondatore e direttore di “Scomodo”, rivista che nasce dalla necessità di elaborare una reazione concreta a quel sistema di grandi mancanze che, in tempi recenti, ha caratterizzato, in maniera più o meno debilitante, la realtà della città di Roma.

Charley Fiedeldij Dop, program maker di Pakhuis De Zwijger, piattaforma indipendente di organizzazione culturale per la città di Amsterdam che accoglie city-makers e nuovi attori della rigenerazione culturale.


Stefano Baia Curioni, professore di Cultural Mediation presso l’Università Bocconi di Milano, dagli anni Novanta in poi si è occupato principalmente dello studio della trasformazione dei sistemi di produzione culturale e di gestione del patrimonio culturale. Nel 2011 ha pubblicato I mercanti dell’opera.


Ledo Prato, Segretario Generale dell’Associazione Mecenate 90, è esperto nelle politiche per i beni culturali; ha svolto attività di analisi, applicazione e sviluppo di strumenti di programmazione per conto del Ministero per i Beni culturali, di città e di regioni.

 


Kwame Anthony Appiah, filosofo anglo-ghanese, si occupa principalmente di studi culturali, concentrando la propria attenzione sulla cultura africana e afro-americana; oltre ad occuparsi di filosofia del linguaggio, ha anche indirizzato i propri interessi di ricerca sul razzismo, sull’identità e sulla teoria morale. Nel luglio del 1997 è stato insignito del Ralph J. Bunche Award, American Political Science Association, “for the best scholarly work in political science which explores the phenomenon of ethnic and cultural pluralism”.


Giovanni Semi, ricercatore di Sociologia dei processi culturali e comunicativi nel Dipartimento di Scienze sociali dell’Università di Torino, dedica la sua attività di ricerca ai fenomeni migratori, ai mutamenti della struttura sociale italiana e alle trasformazioni urbane. Nel 2015 ha pubblicato Tutte le città come Disneyland?


NATURESCAPES
FORUM CITTADINO


Gabriele Pasqui, professore di Pianificazione e Politiche urbane presso il Politecnico di Milano, si occupa principalmente di analisi territoriali, infrastrutture e urbanistica; gran parte della sua attività di ricerca si concentra sul rapporto tra economie, società, paesaggi e città. Nel 2011 ha pubblicato L’Italia al futuro: città e paesaggi, economie e società.


Claudio Calvaresi, Senior Consultant presso Avanzi – Sostenibilità per azioni e docente a contratto di Urban Conflicts Analysis presso il Politecnico di Milano, svolge attività di ricerca e consulenza per politiche e progetti di rigenerazione urbana in quartieri difficili e di sviluppo territoriale in aree interne. Ha pubblicato nel 2011 Un ponte a colori. Accompagnare la rigenerazione di un quartiere della periferia milanese.


Cristina Tajani, Assessore alle Politiche del lavoro, Attività produttive, Commercio e Risorse umane del Comune di Milano, come ricercatrice ha dedicato particolare interesse ai metodi quantitativi per la valutazione delle politiche pubbliche; ha coordinato dei lavori inerenti la materia “Smart cities” al fine di garantire il pieno coinvolgimento di tutti gli Assessorati interessati dalla realizzazione dei singoli progetti.


Sergio Urbani, Segretario Generale della Fondazione Cariplo, è il pioniere dell’Housing Sociale in Italia, cominciando con un progetto pilota in Fondazione Cariplo, dal quale poi è scaturita la nascita, nel 2004, della Fondazione Housing Sociale (promossa da Fondazione Cariplo, Regione Lombardia e ANCI), di cui è stato Direttore e Consigliere delegato fino a giugno 2012.


Anna Prat, Dirigente Unità Sviluppo Piano Quartieri del Comune di Milano. Si occupa di rigenerazione urbana integrata, con una particolare attenzione all’innovazione e impatto dei progetti, e all’ingaggio delle comunità locali e degli attori cittadini. In precedenza si è occupata, per enti pubblici e privati, a Torino, Roma e Londra di pianificazione strategica a scala metropolitana, programmi, progetti e studi di fattibilità per sviluppi urbani e turistici.


LECTURE “OLTRE LA PAURA”

Igiaba Scego, scrittrice e Fellow dell’International center for Humanities and Social Change all’Università Ca’ Foscari di Venezia, è nata a Roma nel 1974 e collabora con Internazionale. Tra i suoi libri: Pecore nere, scritto insieme a Gabriella Kuruvilla, Laila Wadia e Ingy Mubiayi (Laterza 2005); Oltre Babilonia (Donzelli 2008); Roma negata (con Rino Bianchi, Ediesse 2014), Adua (Giunti, 2016), Prestami le ali, Storia di Clara la Rinoceronte (Rose Sélavy 2017); recentemente ha curato il volume Anche Superman era un rifugiato, edito da Piemme, il Battello a vapore, il cui ricavato è stato devoluto a U.N.H.C.R. Il suo prossimo romanzo è in uscita nel 2020.


STREET ARTISTS


KayOne, writer e artista milanese, tra i primi a cogliere la cultura del Writing americano e a svilupparla a Milano a fine degli anni ’80. Il suo lavoro su muro è legato alla cultura del Writing che da decenni ha conquistato Milano.



Kool Koor inizia la sua carriera artistica a New York verso la metà degli anni 70, durante il boon del Graffiti Writing di cui è uno dei capostipiti. Già all’inizio degli anni 80 espone i suoli lavori in tutto il mondo affiancando artisti come haring e Basquiat. Le sue opere sono esposte in diversi musei del mondo, tra cui il Metropolitan di New York.



Rendo, writer e artista di Milano ha iniziato a dipingere all’età di 15 anni, ponendo le basi per lo sviluppo del Graffiti Writing Italiano con opere di grande impatto scenografico. Ha proseguito la sua ricerca legata all’evoluzione della lettera, intrapresa in quegli anni sui muri, realizzando opere con geometrie prospettiche semplici e dinamiche che hanno una verosimiglianza con le forme e i rimi delle nostre città.



Nais, giovane street artist milanese dallo stile originale e innovativo, ha preso parte a numerosi eventi artistici nazionali e internazionali, colorando con le sue inconfondibili figure femminili i muri di molte città. La sue creazioni portano a fare una riflessione sull’uomo, la natura e la città.



Napal Naps, writer, artista e street artist romano, tra i primi ad intraprendere il Writing a Roma a fine degli anni ’80. Ora il suo lavoro è più vicino al linguaggio della street art, con illustrazioni che rappresentano la quotidianità della vita e delle nostre città, con immagini semplici e decodificatili.



Bros, street artist milanese attivo da fine anni ’90. Famoso per le sue opere in tutta la città, realizzate in maniera illegale e che gli sono costate un processo. Ha cambiato il suo stile passando da fumetti e personaggi satirici ad opere astratte con interventi monumentali.


PERFORMER


Guerrilla Spam nasce nel novembre 2010 a Firenze come spontanea azione non autorizzata di attacchinaggio negli spazi urbani, senza un nome e un intento definito.
Dal 2011 si susseguono numerosi lavori in strada in tutta Italia e all’estero, che mantengono un forte interesse per le tematiche sociali e per il rapporto tra individuo e spazio pubblico, prediligendo l’azione urbana illegale all’evento più ufficiale e autorizzato.



Letizia Calori e Violette Maillard, in arte Calori & Maillard, sono un duo artistico formatosi nel 2009. La loro collaborazione unisce una formazione architettonica (Calori) e cinematografica (Maillard) in una pratica in cui reale e surreale confluiscono. Le loro installazioni e performance suggeriscono una profonda sensibilità alla relazione tra gli individui, gli oggetti e l’ambiente circostante. Andando ad intervenire su gerarchie e convenzioni, sconvolgendole con elementi improvvisi e inattesi, ricercano e trovano una via d’uscita con ironia neutralizzante.



Fabrizio Bellomo porta avanti la sua ricerca in modo ibrido e multidisciplinare. I suoi lavori sono stati esposti in Italia e all’estero in mostre personali e collettive, attraverso progetti pubblici e festival cinematografici, tra i quali: “Arcipelago Italia. Progetti per il futuro dei territori interni del Paese” – Padiglione Italia alla 16. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia, “plat(t)form 2015” – Fotomuseum Winterthur, “Meccanicismo” – KCB Kulturni Centar Beograda, “Talent Prize 2017”.



Chiara Orefice, danzatrice e performer. La sua ricerca si incentra sull’atto performativo come dispositivo di interazione tra corpo suono e spazio. Si dedica allo studio dei principi di composizione istantanea con particolare attenzione al rapporto tra corpo memoria e immaginario. Dal 2013 entra a far parte della comunità dei lavoratori dello spettacolo L’Asilo di Napoli dove inizia la sua ricerca performativa sul rapporto tra corpo suono e spazio.



TeatrInGestAzione, fondato a Napoli nel 2006 da Anna Gesualdi e Giovanni Trono, è un organismo creativo intersoggettivo che produce, indaga e dà forma a opere ibride di natura teatrale, interventi artistici interdisciplinari, progetti curatoriali, laboratori di ricerca e formazione e progetti di teatro in ambito sociale. Dal settembre 2018, la compagnia è ospite in residenza permanente presso gli spazi di Casa Morra – Archivio d’Arte Contemporanea, a Napoli, dove conducono attività di ricerca, creazione e formazione permanente.



Jaxx Madicine (ITA), sono Turbojazz & Parker Madicine, dj/produttori che incidono per alcune delle
etichette di maggior profilo internazionale come Bastard Jazz Brooklyn, Local Talk Sweden, G.A.M,M, e altre. Sono anche il cuore e il motore di CT-HI Records, la label fondata nel 2014 che mischia deep house, future beats, disco e atmosfere elettroniche detroitiane e che ha cinque splendide release al suo attivo.



Bianca Lexis (USA), dopo essersi avvicinata alla new wave grazie alla collezione di dischi del padre, si è immersa nella scena dance underground losangelina. Resident dj al Standard Downtown LA, Bianca alterna nei suoi set suoni soul/disco, house, synth pop/post-punk provenienti da tutto il mondo.


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