Definire l’Europa, per molti, significa fissare le sue frontiere. Con un duplice significato: dove finisce l’Europa e chi ne rappresenta lo spirito. La fine della Guerra Fredda ci aveva illusi sull’avvento di un mondo senza confini, invece le frontiere continuano ad esistere e nuovi muri – fisici ed emotivi – vengono costruiti di fronte alla paura dei flussi migratori e le sfide poste da un sistema sempre più globale. È difficile determinare quali siano i confini geografici e culturali di questa Europa che viene continuamente richiamata se non messa in discussione. Ma è davvero la delimitazione fisica ed emotiva la soluzione per sentirsi nuovamente parte del progetto Europa? La crisi dell’immaginario europeo è legata ad un senso di impotenza rispetto alle sfide globali che ci troviamo ad affrontare, che sommato al continuo richiamo dello stato-nazione pone una profonda crisi di identità. Crediamo che uno dei modi per uscire da questa impasse sia la costruzione di un nuovo significato di Europa che guardi oltre i suoi confini, e metta a valore tutte le esperienze e gli scambi che hanno determinato la sua costruzione, in una prospettiva inclusiva, multiculturale e aperta al cambiamento. Non immaginiamo l’Europa come uno scenario a priori, ma come un progetto che può essere costruito, alimentato e cambiato solo grazie alla piena consapevolezza e partecipazione dei suoi cittadini.
Per questo, tramite la Scuola di Cittadinanza Europea, vogliamo scavare nella storia del “vecchio continente” per comprendere e vivere l’Europa di domani, esplorando le grandi trasformazioni della storia del novecento raccontata dalle voci di chi l’ha vissuta, l’ha scritta, la studia. Una storia sociale che recupera il gusto della narrazione, dell’esperienza diretta, della complessità delle vicende umane. Una storia europea che ragioni in ottica di world-history, e quindi racconti la storia umana al di fuori dei singoli confini delle comunità geografiche per valorizzarne gli scambi, le influenze, le innovazioni portate dal suo continuo migrare e confrontarsi con ciò che è altro da sé. Questo bagaglio è ciò che è alla base del nostro vivere insieme, ed interrogarlo è il punto di partenza per la formazione di nuovi cittadini in grado di rapportarsi alla complessità del mondo globale, aperti al confronto e capaci di rivendicare i propri diritti.
L’Europa del 1915
Le attività che Fondazione Giangiacomo propone per gli studenti delle scuole secondarie di II grado riguardo questo tema sono, dunque, le seguenti:
16 gennaio – Scuola secondaria di II grado
Europa. Educare alla cittadinanza
Europa. Educare alla cittadinanza approfondisce il concetto di cittadinanza per poi declinarlo a livello nazionale e sovranazionale. L’Europa dei cittadini convive con l’Europa dei non cittadini, ma chi sono i cittadini e chi sono i non cittadini? La sfida dell’allargamento della cittadinanza corrisponde alla sfida per l’Europa di saper includere le persone che la abitano, garantendo a queste diritti e opportunità.
Kit didattico digitale e attività laboratoriale restitutiva presso la sede della Fondazione
18 gennaio – Scuola secondaria di II grado
Europa. Rappresentazioni e scenari
Europa. Rappresentazioni e scenari è un percorso di approfondimento tematico che interroga il concetto stesso di Europa e lo analizza come il frutto di espressioni geografiche, storiche, politiche e sociali che nel tempo si sono modificate e sovrapposte, costruendo di volta in volta diverse rappresentazioni di ciò che chiamiamo Europa.
Kit didattico digitale e attività laboratoriale restitutiva presso la sede della Fondazione.
24 gennaio – Scuola secondaria di II grado
Europa. La storia fa le rime
La storia fa le rime conduce gli studenti attraverso un viaggio nella storia, alla scoperta delle analogie e dei segnali che il passato ci ha lasciato al fine di comprendere la complessità dei processi che avvengono nel presente. Conoscere la storia europea, in particolare le vicende legate alla Seconda guerra mondiale e al dramma delle leggi razziali e delle deportazioni, permette di affrontare un tema “caldo” come quello dei rifugiati e delle persone in fuga dalle persecuzioni e dalla guerra, per estrapolare alcuni elementi utili a interpretare il presente.
Si propone un kit didattico digitale e un’attività laboratoriale restitutiva presso la sede della Fondazione.
6 marzo – Scuola secondaria di II grado
Europa. Frontiere e migrazioni
Frontiere e migrazioni approfondisce la questione migratoria che vive l’Europa oggi.
Cosa sta succedendo, quali le sfide e le possibili soluzioni? Comprendere e analizzare la questione dei flussi migratori permette di acquisire maggiore consapevolezza sulle sfide cui fanno fronte gli stati nazionali europei e sulla deriva anti-europea che rischia di prendere l’Unione.
Si propone un kit didattico digitale e un’attività laboratoriale restitutiva presso la sede della Fondazione.