Via Speranza, 42 – 40133 Bologna
14 novembre – 30 novembre – 13 dicembre 2017, Auditorium della Fondazione Mast – Via Speranza, 42 – 40133 Bologna
Tre serate presso l’Auditorium della Fondazione Mast, Via Speranza 42, 40133 Bologna
Qual è il ruolo del lavoro umano nell’epoca della Quarta Rivoluzione Industriale? Come evolvono le competenze umane in rapporto alle macchine? Quali sono i luoghi di lavoro e quale ruolo gioco la creatività nell’era digitale? Sono queste le domande che hanno animato “I luoghi e i lavori 4.0”, un progetto di indagine e ricerca sul campo con cui Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, in collaborazione con Fondazione Mast, ha deciso di interrogarsi sulle tendenze che interessano il mercato del lavoro.
Lo abbiamo fatto andando sul territorio a intervistare e fotografare nove casi studio: WeMake (Milano), PoliHub (Milano), Superstudio Group (Milano), TAG Talent Garden (Milano), DWS Systems (Vicenza), Cosberg (Bergamo), MakeinBo-FabLab (Bologna), Mallinckrodt DAR srl – Gruppo Medtronic (Mirandola), Ducati (Bologna).
Distretti industriali, realtà aziendali e laboratori di fabbricazione digitale che stanno cavalcando l’onda della rivoluzione tecnologica in corso e che, in qualità di attori di un ecosistema innovativo, stanno contribuendo a indirizzare il Paese verso Industria 4.0.
La Quarta rivoluzione industriale è una realtà complessa che richiede specializzazione e una predisposizione al cambiamento capace di attraversare in maniera organica le imprese, i cittadini, le istituzioni e il sistema della formazione. Il progresso tecnologico, almeno per quei lavori non ripetitivi, non minaccia di sostituire posti di lavoro, ma chiede ai lavoratori di estendere e potenziare le proprie capacità. Impone loro un saper fare di natura tecnica e specialistica, necessario per far funzionare le macchine e collaborare con esse, tanto all’interno della fabbrica quanto nei nuovi ecosistemi produttivi rappresentati dalle città.
Dalla necessità dunque di una cultura digitale improntata all’innovazione del sistema-Paese fino all’incremento delle competenze richiesto ai cittadini-lavoratori; dall’automazione dei lavori più faticosi e ripetitivi alla collaborazione con le macchine per i lavori ad alto valore aggiunto; dalle nuove forme di produzione che caratterizzano le fabbriche tradizionali fino al processo di democratizzazione della tecnologia in termini di accesso e utilizzo, passando per la creatività dell’essere umano nel generare differenziali sul mercato e inaugurare nuovi profili professionali.
Di questo discuteremo a Bologna, nell’Auditorium della Fondazione Mast, nel corso del ciclo di incontri Laboratorio 4.0: tre serate pensate per raccontare – a partire dalla proiezione delle immagini fotografiche realizzate nell’ambito del progetto di ricerca “I luoghi e i lavori 4.0” – l’evoluzione del saper fare dell’essere umano nel rapporto con le macchine, sia in termini di competenze sia in relazione ai luoghi di lavoro, interni ed esterni alla fabbrica, in cui esso si manifesta.
Tra gli ospiti Luca Beltrametti (Università degli Studi di Genova), Roberto Saracco (responsabile della Industrial Doctoral School europea di EIT Digital), Stefano Moriggi (Università degli Studi di Torino), ma anche rappresentanti dei casi studio coinvolti nella ricerca: Zoe Romano (WeMake), Giancarlo Testaverde (Mallinckrodt DAR srl – Gruppo Medtronic), Stefano Mainetti (PoliHub).
NOI O LORO? LA COESISTENZA TRA UOMO E MACCHINA NEL FUTURO DEL LAVORO
14 novembre ore 18.30
Fondazione MAST. Via Speranza, 42 – 40133 Bologna
Come si esprime il “saper fare” e il “saper essere” degli umani al tempo delle macchine? Come evolve il lavoro dell’uomo in rapporto alle macchine? Stiamo andando incontro a forme di produzione completamente automatizzate che eroderanno progressivamente posti di lavoro? Oggi l’innovazione tecnologica si presenta con una velocità di sviluppo e un ritmo di diffusione senza precedenti, riproponendo le antiche profezie della sostituzione del gesto produttivo umano con un’entità meccanica. L’incontro si propone di offrire una panoramica sulla novità introdotte dalla Quarta rivoluzione industriale per capire in che termini il lavoro umano conserverà una sua specificità.
Ne discutono:
Luca Beltrametti – Direttore del dipartimento di economia dell’Università degli studi di Genova
Zoe Romano – Co-founder WeMake
Leda Bologni – Membro dell’Organismo di Coordinamento e Gestione del Cluster Tecnologico Nazionale Fabbrica Intelligente
Introduce al tema e modera la serata Guido Romeo – Giornalista IlSole24Ore
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L’USCITA DALLA FABBRICA: I LUOGHI DELLA PRODUZIONE 4.0
30 novembre ore 18.30
Fondazione MAST. Via Speranza, 42 – 40133 Bologna
Dentro la fabbrica, ma anche in città. Sono questi i luoghi in cui si manifesta l’esperienza del lavoro al tempo delle macchine.
Se da un lato la tendenza a cui stiamo andando incontro nel settore industriale è quella di un modello di factory 4.0 in cui persone altamente qualificate saranno in grado di far funzionare le macchine e collaborare con esse, dall’altro quando parliamo di luoghi di lavoro 4.0 stiamo facendo riferimento a un mercato di produzione frammentato, che esula dal tradizionale modello della fabbrica e che fa delle città i nuovi ecosistemi produttivi.
Il processo di democratizzazione della tecnologia nelle sue dimensioni di accesso e utilizzo rende infatti possibile una produzione e un saper fare delocalizzato su differenti livelli territoriali che favoriscono lo sviluppo del capitale umano del territorio, e che consentono di inaugurare nuove progettualità e innovazioni dal basso.
Ne discutono:
Roberto Saracco – responsabile della Industrial Doctoral School europea di EIT Digital
Giancarlo Testaverde – Manufacturing Director & AD | RCS & Minimally Invasive Therapies Group
Sara Zanisi – Co-fondatrice, A Voce
Introduce al tema e modera la serata Sergio Nava – Radio24
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APPRENDERE (DI) NUOVO: CREATIVITÀ, CAPITALE UMANO E LAVORO
13 dicembre ore 18.30
Fondazione MAST. Via Speranza, 42 – 40133 Bologna
Il lavoro umano nell’era delle macchine è strettamente connesso con il concetto del saper fare tecnico-specialistico, a cui inevitabilmente si devono aggiungere e integrare competenze di natura trasversale, sociale e umana.
La creatività è la componente orizzontale e complementare a questa specializzazione e profondità delle competenze, utile ad affrontare ad affrontare i nuovi problemi che sorgono in un mercato complesso e difficile da affrontare con le vecchie e rassicuranti procedure. Essa prende forma attraverso pratiche di business che favoriscono l’incontro tra differenti funzioni aziendali; spazi di lavoro che promuovono l’ibridazione tra personalità e professionalità differenti e che stimolano l’apprendimento attraverso il saper fare; e tramite modelli di apprendimento che utilizzano la logica del design thinking.
Il processo di automazione estende e potenzia dunque le competenze dei lavoratori all’insegna di una maggiore produttività ed efficienza. Ma chiama anche in causa il sistema di formazione affinché i modelli e le esperienze di apprendimento diano origine a una forza lavoro capace di soddisfare le esigenze del tessuto imprenditoriale.
Ne discutono:
Stefano Moriggi – Università degli Studi di Milano Bicocca
Stefano Mainetti – CEO Polihub
Donatella Solda – Dirigente Ufficio di Gabinetto MIUR
Introduce al tema e modera la serata Guido Romeo – Giornalista IlSole24Ore
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