Cittadinanza Europea \ Terza e ultima lezione 5-12-2017
Luogo: Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, viale Pasubio 5, Milano

Tre lezioni di rivoluzione nell’ambito della mostra: 1917-2017 – Una storia europea chiamata Rivoluzione


Stagione Ribelle \ Let’s play

Area di ricerca: Cittadinanza Europea
Percorsi di lettura: Migrazioni e confini

Momento di rottura, impeto che proietta sul palcoscenico della storia milioni di individui, uomini e donne, fino a quel momento silenti e anonimi: il termine “rivoluzione” richiama questo e molto di più. La decisione di esserci nella storia deriva infatti dalla percezione di un vuoto, in virtù del quale ciò che prima era avvertito come reale, giusto, o semplicemente legittimo, cessa di esserlo. In quell’istante, in cui quel sentore prima indistinto si fa sentimento, gli individui entrano nello scenario del proprio presente e si candidano a pensare e a costruire un’alternativa.

In occasione della mostra 1917-2017: Una storia europea chiamata Rivoluzione, Fondazione Giangiacomo Feltrinelli prende in carico l’analisi di questa volontà di rinnovamento con un ciclo di tre appuntamenti posti a inaugurazione di altrettanti capitoli dell’esposizione, proponendo un’indagine che vedrà voci autorevoli della filosofia, della storia, della critica letteraria, artistica e cinematografica così come delle scienze fisiche e sociali, dialogare attorno a ciò che è rivoluzione e alla forza dello spirito ribelle del nostro tempo.

 

Manifesto di propaganda Russa tratto da patrimonio di Fondazione Giangiacomo Feltrinelli

 

Il programma delle lezioni

 

 

7 novembre – 18.30

Nel primo incontro, Lezioni di Rivoluzione/ Raccontare la storia: dal Palazzo d’Inverno alla Catalogna, il 7 novembre alle ore 18.30, Salvatore Veca, Giulio Giorello e Marcello Flores, moderati da Pino Donghi, discuteranno su cosa sia e su come sia possibile una rivoluzione.

 

24 novembre – 18.30

Lezioni di Rivoluzione/ Immaginare il domani: le arti, le cose, le parole e le immagini il 24 novembre alle ore 18.30, a essere chiamati in causa saranno figure che attraverso le arti visive e la filosofia scavano nell’immaginario della rivoluzione e del domani possibile: Salvatore Veca, Gianni Canova e Remo Bodei, moderati da Pino Donghi. Rivoluzione come modo di diffondere una nuova consapevolezza trasformandola in linguaggio condiviso. Tra letteratura, cinema e arte, nella storia moderna e contemporanea diversi medium hanno creato simboli divenuti veicoli nei quali quella sensazione si è fatta visione rendendosi comunicabile, e attraverso i quali questa è andata “nel mondo” alla ricerca di sostenitori.

 

5 dicembre – 18.30

In Lezioni di Rivoluzione/ Vivere la passione: la sincerità del ribelle e le rivoluzioni mancate, il 5 dicembre alle ore 18.30, si affronteranno i problemi e il vissuto del ribelle, di chi cioè ogni volta riprova senza arrendersi. Interverranno Giulio Giorello, Franco Buzzi, Carlo Galli, modererà Pino Donghi. Provare significa assumersi anche il rischio di fallire, di dover accettare che l’unica formula vincente sia la realtà così come essa si manifesta e che l’imperfezione del presente non possa trovare una via per correggersi: l’etica del ribelle prende in carico questa possibilità e vi si oppone, muovendo dalla consapevolezza che non esiste una formula, non c’è una disciplina, ma che per avere successo è necessario prendere le misure dei progetti di cambiamento non riusciti.

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