Dominj estensi in nome di sua altezza reale Francesco IV…

DOMINI^ ESTENSI
IN NOME DI SUA ALTEZZA REALE
FRANCESCO IV.
DUCA DI MODENA, REGGIO, MIRANDOLA, MASSA E CARRARA, Ecc. Ecc. Ecc.
ARCIDUCA D’AUSTRIA, PRINCIPE REALE D’UNGHERIA, E BOEMIA
LA COMMISSIONE MILITARE
Instituita con Venerato Chirografo delli 4 Febbrajo 1831, e riposta in vigore col Proclama del 20 marzo anno corrente, cmposta dei signori
STERPIN Conte GIOVANNI Colonnello, Scudiere ed Aju-
tante di Campo di S. A. R., Cavaliere di diversi Ordini.
CALORI Conte Cavaliere LODOVICO Capitano della prima
Compagnia del R. Battaglione Urbano Provinciale, sostituito
con Polizza di S. A. R. al Signor Conte Capitano CORONIMI,
assente.
ZANNI GEMINIANO Capitano Tenente de’Fucilieri del R. Bat-
laglione di Linea.
PIFFERI VINCENZO Sotto Tenente de’ Fucilieri del R. Bat-
taglione suddetto.
TEBALDI PIETRO Sergente Cadetto del R. Battaglione Urbano
preindicato.
P1ROVANO LUIGI Brigadiere nel R. Corpo Dragoni.
REGGIANI ANTONIO Comune nel R. Corpo d’Artiglieria.
ZERBINI Avvocato PIER ERCOLE Giudice d’Appello, e Regio
Commissario Fiscale.
Si è riunita nella sua Residenza in Cutadella per pronunciare il definitivo
Giudizio contro II
Gibertoni Angelo del fu Paolo soprannominato Caleffi, nativo di Rio, domiciliato
in Carpi, d’anni 34, ammogliato con tigli, non possidente, Facchino, e Cattolico.
Vandeìli Raimondo del fu Antonio soprannominato il Vallaro, nativo di Castel-
vetro, e domiciliato in Spilamberto, d’anni a6, libero, non possidente, Muratore,
e Cattolico.
D’essersi nella sera del 3 Febbrajo scorso associati ai Capi Rivoltosi nella Casa
di Ciro Menotti, e di avere in essa cooperato alla formazione delle cartatuccie,
che servirai*) poi all’opposizione fatta a fuoco vivo dai Congiurati contro la
pubblica Forza che circondò nella notte medesima la Casa predetta, e di più,
quanto al Vandeìli, di essere delatore all’atto del suo fermo di Coltello fermo in
Visti, ed esaminati gli Atti, e sentiti gì’Inquisiti ad uno per uno, tanto sugli
Atti di accusa, che per le deduzioni a difesa.
Visto l’accennato Proclama 20 Marzo scorso.
Fatta, letta, e pubblicata la presente ove sopra il i3 Maggio t83t.
REGGIANI ANTONIO Comune
PIROVANO LUIGI Brigadiere
TEBALDI PIETRO Sergente Cadetto
PIFFERI VINCENZO Sotto Tenente
ZANNI GEMINIANO Capitano Tenente
CALORI LODOVICO Capitano
STERPIN GIOVANNI Presidente
ZERBINI PIER ERCOLE R. Commissario Fiscale
Modena per gli Eredi Solicini Tipografi Reali.
Instituita con Venerato Chirografo delli 4 Febbrajo i83i, e riposta in vigore
col Proclama ao Marzo anno corrente, composta
DEI SIGNORI
Visto il Codice Patrio al Lib. V., Tit. IL, e $. I., Tit. VII., §. I., e Tit. VI., §. IX.
Sentito il R. Commissario Fiscale nel!., sue Conclusioni.
Ud.to il Signor Tenerne FRANCESCO RICCI del R. Battaglione di Linea, di-
fensore ufficioso degl’ Inquisiti, che ebbe I’ ultimo la parola.
Visto quanto era da vedersi.
E considerato quanto era da considerarsi in linea di fatto, e di diritto.
Previo il giuramento, che ciascuno dei Membri della Commissione prese sul
sacro Vangelo, alla forma ecc.
Considerando, che tanto il Gibertoni, quanto il Vaudelli sono pienamente con-
brajo nella Casa di Ciro Menotti con tutti i Congiurati, di avere nella medesima
cooperato all’esito e line della ribellione col foimare arnbidue le cartatuccie a
palla, delle quali servir se ne dovevano i Ribelli per opporsi alle fedeli Truppe
di S. A. K., ed a qualunque Forza che si fosse portata a reprimerli , ed arre-
Considerando però, che tanto il Gibertoni, quanto il Vandeìli furono senza loro
scienza condotti al luogo del commesso delitto, e che quindi l’uno come dome-
stico della famiglia Menotti, e l’altro come dipendente dalla famiglia Casali,
potevano essere in qualche circostanza di rispetto verso i loro superiori Menotti,
e Casali arnbidue esistenti nella Casa, ove fu consumato il Crimine, per cui tolta
in essi 1* antecedente scienza, e patrazione del delitto stesso, non possono essere
riguardati se non che come momentanei collaboratori nella Ribellione, senza
il concorso di antecedente positiva loro volontà, e conseguentemente ad essere
punibili con grado proporzionato e distributivo a seconda della minorità del dolo
rnassirno costituito dalle rispettive sue qualità, e circostanze speciali nel titolo
Considerando però, che il Vandeìli, oltre di non avere una perfetta veste, che
lo rendesse soggetto al Cattili, e di maggior peso addivenga la di lui associazione,
è poi anche »eo di delazione di Coltello acuminato, e Stilettato fermo al manico,
e perciò concorrendo in esso e maggior dolo, e delitto, aumentar si deve la pena
a termini del disposto dal Sovrano Codice.
Tutto ciò considerato
LA COMMISSIONE MILITARE
Ha condannato, e condanna li nominati Angelo Gibertoni alias Caleffi di Carpi,
e Raimondo Randelli di Spilamberto alla pena della Galera, il primo per anni
quindici, ed il secondo ad anni venti della suddetta pena, alla rifusione dei danni
se, e come ecc., e nelle spese di vitto, e processo, ed alla sorveglianza dell’Alta
Polizia espiata la medesima pena.
Fekeaei Cancelliere.
FERRARI Cancelliere.
Essendo stata la suddetta Sentenza approvata da S. A. R. FRANCESCO IV., fu nelle forme ecc. intimata a ciascuno dei Condannati presente l’intiera Commissione,
che ne ordinò tosto l’esecuzione a termine delle Sovrane Disposizioni.

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Estremi cronologici: 1831 maggio 13
Segnatura definitiva: MRI1080
Descrizione fisica: c. 1
Dimensioni: 58X44 cm
Colore: bianco e nero
Immagine: stemma
Autore: Reggiani Antonio
Tipografo (ente): Soliani eredi, tipografia. Modena
Lingua della documentazione: italiano
Note: Data di emanazione.
Descrizione del contenuto: Incipit: Instituita con Venerato Chirografo delli 4 Febbrajo 1831, e riposta in vigore col Proclama del 20 marzo anno corrente...
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