Prot. R.C.N. 5. Illustrissimo signore

Prot. R C. N. $. j/m
ILLUSSTRISIMO SIGNORE
Quantunque non dubitassi per niente di poter mantenere coll’attivazione del Moto-Proprio di N. S. dato li 5. Ottobre p. p. quella distribuzione
di giurisdizione , che nel ripristinare questa Curia Arcivescovile fissai fra
il Pro-Vicario , e 1′ Uditore presso la medesima, seguendo le antiche costu-
manze, e l’impianto ritenuto sino dall’anno 1629. colla ben nota Costi-
tuzione Ludovioiana , pure , siccome consultai 1′ Oracolo Sovrano del Pon-
tefice PIO VII. di Santa memoria in occasione di detta ripristinazione, e ne
ebbi la di lui colaudazione, così ho creduto a scanso di sinistre interpre-
tazioni di subordinare parimenti all’approvazione Santissima il divisamento
coltivato di mantenere la distribuzione medesima non ostante che la carica
di Uditore non si trovi espressamente contemplata dal Moto-Proprio ove
parla delle Curie Ecclesiastiche. Quindi con lettera diretta li 19 Novem-
bre p. p. all’ Eminenlissimo Signor Cardinale Segretario di Stato esposi,
che ritenute pel Pro-Vicario le materie spirituali, disciplinari , matrimo-
niali, beneficiarie, di legati pii, d’ordinazione, e di costumi, avevo ab-
bandonati all’Uditore tutti gli affari contenziosi tanto Civili, che Crimi-
nali , e l’ esercizio ancora della volontaria giurisdizione nei pochi casi ne
quali in passato si praticava esclusivamente per ragione della materia , o
delle persone. Rammentando però rispetto alla giurisdizione contenziosa
gli Articoli 33. 34 35. 36, e 38. e rispetto alla volontaria l’Articolo 78.
di detto Moto-Proprio, ed osservando che si nominavano le sole perso-
ne degli Ordinarj, e Vicarj Generali, mi feci a chiedere se s’ intendeva
ciò non ostante mantenuta la giurisdizione dell’ Uditore, e segnatamente
se la cumulativa col Foro Lajeo accordata con detto Articolo 78 agli
Ord inarj , e Vicarj , nell’ interporre i Decreti di volontaria giurisdizione
n»:i contratti delle Donne e dei Minori s intendesse concessa al mede-
simo ampliando con tale cumulativa 1’esercizio , che sino ad ora aveva
praticato come sopra esclusivamente in alcuni speciali casi. La risposta
avuta con Lettera della Segreteria di Stato in data 5. Decernbre p. p.
N- !i6ì. è stati, che niuna disposizione ostava in riconoscere , e man-/
tenere queste facoltà nell’ Uditore con dire » che nel recente Moto-Pro-
» prio si parla di Ordinarj e Vicarj Generali perchè questi sono stati
» sempre i Rappresentanti delle Curie Ecclesiastiche , e non si è fatta
» parola degli Uditori perchè questi non sono comuni. Ove però si tro-
* vino già stabiliti non s’incontra difficoltà per la loro continuazione *
Mi credo iu dovere di comunicare a questa Camera Notarile una ta-
le risposta, e pregare V. S. Illustrissima di comunicarla pure ai singoli
Notari per loro norma e direzione.
Intanto con tutta slima mi dichiaro .
Di V. S. Illustrissima.
Dal Nostro Palazzo Arcivescovile Bologna lì 5. del 1825.
‘ 1’.::: .
Affezìonalissimo per servirla
C. Card. OPPIZZONI.
Per Copia conforme
t. CÀftut Cancelliere.

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Estremi cronologici: 1825 [gennaio] 05
Segnatura definitiva: MRI0725a
Descrizione fisica: c. 1
Dimensioni: 29,5X21 cm
Colore: bianco e nero
Lingua della documentazione: italiano
Note: Data di emanazione.
Descrizione del contenuto: Incipit: Quantunque non dubitassi per niente di poter mantenere coll'attivazione del Moto-Proprio di N. S. dato li 5. Ottobre p. p....
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