Lettera di Vincenzo Gioberti al pro-direttore del Circolo popolare nazionale Sisto Vinciguerra
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Fra i più cari onori di cui mi è slata cortese la benevolenza romana, io annovero quello di appartenere alla vostra illustre adunanza. Uomo del popolo, reputo glorioso di esser socio di un Circolo
che da esso si appella e che ha per ufficio di promovere la cultura e
di tutelare i sacri interessi.
Ma conferendomi il titolo di Presidente Onorario, Voi mi privi-
legiate di un grado di maggioranza, che non posso accettare, se non
in quanto mi abilita ad essere il primo e il più devoto dei vostri sudditi.
Degnatevi dunque di accogliere i sensi della mia osservanza con
quelli della riconoscenza, e di rendervi interprete degli uni e degli al-
tri presso il Circolo in universale e ciascuno de’ suoi membri in par-
ticolare. Disponete di me alla libera, secondo le mie poche forze, e
abbiatemi per un uomo che ammirando la santità dell’ ufficio vostro ,
si stimerebbe felicissimo di potervi in qualche modo cooperare.
Di Roma ai 9 di giugno 1848.
t/od/ta a&ua/ydthta
VINCENZO GIOBERTI
Viva il Circolo Popolare di Roma cooperatore di Pio noli’ assunto
evangelico d’indirizzare le riforme sociali al maggior bene del popolo.
Il Socio del Circolo Clemente Piiccinelli tipografo la presente slampa donava
VINCENZO GIOBERTI
AL PRO-DIRETTORE