Sior Antonio Rioba a tutti i veneziani
SIOR ANTONIO RIOBA
A TUTTI 1 VENEZIANI
Considerato che la grande Accademia musicale eseguita dal Lampione a benefizio della causa santa ha ottenuto gli applausi del pubblico ;
Consideralo che anche i riostri polmoni, quantunque fiacchi
dal lungo gridare contro i Provvisori!, desiderano far qualche cosa
a beneficio della patria :
Sentiti i più distinti artisti d’Italia;
ANNUNZIA;
Che in breve avrà luogo Una seconda graude Accademia Pitto1
ricó-Istrumeatalé. Per render lo spettacolo più variato sono inca-
ricati i più distinti artisti a dipingere le scene. Inoltre si pregano
i personaggi di non mancare alle prove.
ECCO IL PROGRAMMA;
Parte L
Là prima scena rappresenta V Isonzo; due sentinelle italiane
difenderanno quella linea dai croati. Da lì a poco si vedrà Nugent
in uno scalè imperiale che varcherà il fiume; Diecimila Uomini lo
Seguiranno. Allora la prima sentinella griderà all’armi; a tal grido
nessuno comparisce ; allora la seconda sentinella butta lo scbioppò
a terra e visto il pericolo della patria ; canta a tutta gola
Bèllo ardir de’ congiurati
Contro un vecchio cento armati !
(Marino Falieró)
I croati stanno seduti finché è terminata 1′ arietta j intaniti Nu-
gent ordina all’ajutante di mettersi la sciarpa e di cantare ;
Qui di ribelli sudditi !
La scena Seconda rappresenta gli accampaménti ai Durando.
I soldati stanchi d’ una gran camminata sono occupati a stèndere
al sole le camice grondanti di sudore; Egli sta seduto al forte-piano
e accompagna il famoso dell’ Emani
Solingo , errante ; mìsero.
La scena terza rappresenta i famosi Campi di Goitoi Le om-
bre dei crociati defunti pongono sulla tesla di C. A. una corona ,
che in lontananza non si Vede se sia d’ allora..;; ( Si raccomanda
al Macchinista la precisa esecuzione delle anime; Vagoleranno ra-
sente terra , e poi s’innalzeranno. Vedi Roberto il Diavolo).
= Fa un po’di vènto, la corona cade per terra a Carlo Al-
berto. Tre generali piemontesi Bava ; Salàsco e Chiodo gliela cal-
cano sul capo. Allora egli nella piena del contento canterà a tutta
Orchestra :
Oh sèrto desiato,
Dell’ alma contento,
Pesarmi sul capo
Ti sento , ti sento.
(del Macbéi)
La scena quarta è in Palermo. Si aspetta un ragazzo; Approda
ìri scena una fregata. Il ragazzo si vede e non si vede. Un vec-
chietto fa capolino dalle quinte, è canta :
Io so ben che all’ età vostra
Suol veuir la frenesia. ..
La fregata $ fatti i saluti di metodo, salpa 1′ àncora. ( Si rac-
comanda che il meccanismo non faccia male al fanciullo).
La scena quinta sarà magnifica. La presa di Napoli; Il popolo
tumultua; Ferdinando corre alla finestra j e vedendo quel tafferu-
glio , esclama :
Vo’ fare testamento
Che 1′ ora è già suonata;
Il popolo grida di più , il Borbone ritorna alla finestra ^ è
canta con più forza di prima :
Mi cercano, mi legarlo
Soldati, birri, eccetera ,
E senza tante chiacchiere
Mi sèrvon come va.
Del Carretto impaurito > si leva le scarpe per noti fare strepi-
to, corre , corre, e voltosi a Ferdinando :
Ah povero Gennaro j
Di te che mai sarà.
E Ferdinando a lui :
Ah ! povero Carrétto
Di te che mai sarà ?
( Poscia a due ), e cala il sipario;
(Estratto dal Lampione N. £7.)
Parte IL
La prima scena rappresenta la fortezza di Palmànova; Zùcchi
n’ell’ atto tragico di abbandonar là fortezza canta in chiave di bassb:
Oh di qual onta aggravasi
Questo mio crin canuto !
NB. I croati che assediano la fortezza a questo pùnto battona
le mani.
La scéna seconda rappresenta il palazzo ducale di Venezia nel
momento della fusione.
Negli intervalli dei dibattimenti si canterà il coro dei pazzi di
Columella. Succede un gran psi , psi: Sior Antonio entra in mez-
zo, assume la parte di servidore, e suona disperatamente il cam-
panello;
Là scena terza è a Milano in Camera del Presidente del Go-
verno. Il Presidente beve un brodo. Si presenta Carlo Alberto con
un foglio in mano con bollo da L. 6ò; Il Presiderite lascia la sco-
della sul Sofd, salta in piedi, e vedendolo prorompe:
Veggo un foglio , e già suppongo
A qùal uso 1′ impiegaste…
Salasco canta in questa scena il recitativo dell’opera D; Carlo :
Vergato è il foglio, che me rèo palesa
Della colpa di Carlo.;.
Il popolo che sarà sulla scena fischièrà , ( noi preghiamo gli
uditori di fare lo stesso ). Non vuol capitolare , non vuol Cariò
Alberto.
Allora Sior Antonio vestito in costume càntera l’aria popolare:
Ve 1′ ò dito tante volte !
Siòr Antonio è applaudito : confusione $ spavento, intanto Mét-
termeli esce dal buco del suggeritore cantando :
Fra poco d me ricovero;
Parte IIL
Carlo Alberto disperato canterà in Alessandria 1′ àtia del Pirata’.
Tu vedrai la sventurata
Che di pianto oggetto resi j
Le dirai che s’ io 1 offesi
La sapranno vendicar.
E là sventurata si fa vedere. Esce la Lombardia , prima don-
na assoluta, stata fin allora fra le quinte ; canta j Come può can-
tare j perchè ha una forte indispbsìzione :
D’ un odiò infernale
La vittima sorioj
Più figli, più trtìao
Più vita nOn ho.
Carlo Alberto fa di sì colla testa ; s’ apre di Sottoscerià un bu-
co che rappresenterà il Ticino : il re è per precipitatisi entro ; è
Canta 1′ ària del Belisario:
Da quel dì che l’indecente
Spinsi in preda à tariti affanni; . ;
La Scèna II rappresenta la flotta che parte. Albini sulla poppa
d’ una fregata :
Parto ; è là tua memòria
Dolce mi resta in core
Più dolce della gloria ;
Più cara dell’amore.
È un altro Capitano 1′ aria degli Avventuriera
Ora è d’ uopo far fagotto,
Piantar tutti e non far motto.
Finalmente un dilettante canterà la grand’ aria di Macbeth :
Fuggi , real fantasima.
Là scerià III rappresenta una stanza pièna di scartafacci; SI
vede una donna seduta sopra un lebne. Là Diplomazia, parte di
supplemento j 1′ accerchia, le fa mille motti , accennandole di al-
zarsi.
La donna, accarezzando le chiòme del Leone i
Cata, non posso muovermi
Sto troppo ben Cosi.
E M:
anin.
Cara patria già madre e rèirid
e pòi con tutta 1′ espreision dell’ ariima :
Ma dall’ alghe di questi marosi
Qùal risorta fenice novella,
Rivivrai più superba più bella
Della terra, dell’onde stupor.
N. B. Perchè ci sii anche uri pocd di ballo. Sior Antoriio ha
scritto alla Essler, di venir ad eseguire quella polka famosa ese-
guita col Duca di Reistadt poco dopo il Congresso del i5. ?. ?
Sior Antonio sarà alla pottà a raccogliere il prezzo del vi-
glietto dentro una sola borsa. La Strada che conduce ài teatro sarà
illuminata dai soliti ludri.
Bologna. Lì 21 Sett. 1848. tip. Tiócehi,