Ai civici romani del terzo battaglione
AI CIVICI ROMANI
DEL TERZO BATTAGLIONE
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Quando, or sono nove mesi, il Sommo Pio IX e gli unanimi Voti Vostri mi affidarono l’onorevole incarico di vostro Ajutante Maggiore, io l’accettava vo-
lonteroso e lieto, poiché, sebbene conscio della pochezza delle mie cognizioni,
stimai che fosse debito d’ogni buon cittadino, d’ogni buon italiano il concorrere,
ciascuno per quanto è da lui, alla grande opera di ricostituire questa già si
sventurata nazione , questa bella e cara nostra Italia. Sentii fin d’allora quanto
grave e delicato impegno io m’assumessi e per la natura di quell’incarico , e per
la qualità delle persone che costituivano la milizia civica; e mi proposi nel cuo-
re di adempiere all’ obbligo mio se non con perizia 4 almeno con zelo, con assi-
duità , con amore. Se io abbia soddisfatto a questo mio voto, e al dover mio, sta
a voi, o diletti amici e commilitoni, il giudicarlo. In quanto a me, in questo so-
lenne momento in cui dobbiamo dividerci, non posso con abbastanza degne pa-
role esprimervi l’affetto immenso, la profonda gratitudine di che sono compreso
verso tutta questa valorosa Guardia Civica Romana, dalla quale ni’ ebbi cotanti
segni di cortesìa e di amicizia; verso questo terzo Battaglione , che mi addimo-
strò cotanta fiducia ?, e di cui ogni individuo mi riguardò come padre, mi amò come
fratello; di questo terzo Battaglione di cui non potrò mai dimenticare , ne lodare
abbastanza la disciplina, l’attività, la educazione. Abbiatevi questa pubblica e sin-
cera dimostrazione del vostro antico Ajutante Maggiore , nella di cui memoria ,
nel di cui cuore vivrete eternamente ; e siate certi che nella mia carriera , non
luminosa ma onorata , di vecchio militare, nessuna cosa mi sarà stata così cara?
di nessuna andrò più superbo nella mia vecchiezza come di esservi stato guida e
compagno. Io chiederò in grazia di portar quest’uniforme, eh’e vostro ; e prego
voi, se ad un vostro amico ò lecito fare un’ ultima; preghiera, che vi conservia-
te , come foste finora , diligenti nel militare servigio, e ben sofferenti della di-
sciplina come si conviene a voi che in cima de’vostri pensieri e de’ vostri affetti
poneste sempre l’amore all’ordine, a PIO IX, all’Italia-, e alla sua indipendenza.
Per questa causa santissima io parto ; e mentre sulle rive del Pò, e nelle pianure
di Lombardia procurerò di rendermi ognora degno della vostra stima, e della
mia nuova onorevole missione, colà non sarà men viva in me la memoria di voi, colà
rivedrò i vostri e miei fratelli d’arme, le brave legioni romane ; e mi reputerò
fortunato se come a voi potei essere di qualche utile nella istruzione militare ,
potrò nelle vive battaglie combattute per la Italia combattere a fianco loro , e
sparger per la loro salvezza e per la vostra tutto il mio sangue.
Viva PIO IX, – Viva il 3 Battaglione, – Viva tutta la Guardia Civica.
Roma li 24 Aprile 1848.
LODOVICO TOMBA