Indirizzo del Consiglio municipale della città di Bologna…
INDIRIZZO
DEL CONSIGLIO MUNICIPALE DELLA
CITTA DI BOLOGNA.
BEATISSIMO PADRE
Pei desideri, pei timori dei Vostri Popoli parlò in Voi, Beatissimo Padre, lo spirito pacifico della Divina Sapienza; e Voi meditando nell’amore e nella fede dei Vo
stri Sudditi i doveri verso la Chiesa, e la necessità dello Stato vi apparecchiate a
fare manifesto al Mondo che i diritti del Sacro Principato si accordano colle civili
istituzioni, che la felicità dei vostri sudditi, ed il bene dell’Italia reclama.
Il riordinamento ed incremento della onorata Milizia, lo allargamento della par-
te laicale al Governo, la concordia tra i Principi riformatori, sono benefizii da Voi
pensati prima che la pubblica voce li richiedesse.
Rassicurati dalla parola del Sovrano, Pontefice e Padre, che della sua sollecitu-
dine ci ha date le prove più certe, ed è pronto a darcene ancora, noi confidiamo in
Voi, in Voi interamente.
Né allora ci commuoverà il grido di agitazione che ignote (e forse straniere)
bocche mandassero, a dar pretesto di una guerra che non avreste a temere, che noi
con Voi non temeremmo; ma che il Cuor Vostro giustamente compiangerebbe.
Convinti che nel disordine non è salvezza, che nel tumulto non è consiglio, noi
stretti al vincolo di gratitudine e di fiducia, desideriam sempre congiunta la forza
dei popoli alla sapienza dei Principi. E appoggiati alle istituzioni che spontaneo ci
deste, vi demandiamo riverenti che vogliate svolgerle, perfezionarle, assicurarle.
Voi lo vedete, Beatissimo Padre, l’Italia che la vostra benedetta Voce riscosse,
l’Italia prediletta ora per la concorde volontà degli italiani Principi si costituisce a
nuova, felice e garantita esistenza. E Voi pure ai tre milioni di italiani sudditi Vo-
stri, che come hanno comune cogli altri la lingua ed il cielo; comuni hanno i biso-
gni, i desideri, le speranze, Voi accordate quella salda civile costituzione, santa e
sapiente, che non può non essere a preferenza di ogni altra Monarchia nello spirito
della Monarchia della Chiesa a cui i popoli nei passati secoli ripararono per salvez-
za, per garanzia della propria libertà.
Voi Io sentite, Beatissimo Padre, la ristaurazione d’Italia ha bisogno di quiete:
e Voi ponetene le basi sicure nel richiamar Voi che siete centro di unità, salute e
tutela d’Italia, a stretta alleanza cristiana e fraterna i Principi riformatori Italiani,
alleanza di pace, ma di coraggio, alleanza di difesa, ma d’indipendenza.
E Toi, Capo e Pontefice Supremo della Santissima Cattolica Religione, cui due-
cento milioni, di ogni nazione prestano obbedienza e sostegno, Voi rivolgete massi-
mamente la coraggiosa Vostra Sacerdotale Parola ai dominatori di ogni altra Italiana
Provincia, e parlando a nome delle afflitte popolazioni; che tutti son Vostri figli,
tutti nostri fratelli; date al Pontificato la gloria di riunire, senza turbamento di pa-
ce, in concordia di Principati e de’ Popoli, ma sotto conformi e sicure Nazionali
Istituzioni, tutta la nostra Patria Comune, come già Voi tutta non ha guari la bene-
diceste dall’alto della Apostolica Sede.
Questi caldi e rispettosi voti umilia riverente al Vostro Trono, o Beatissimo Pa-
dre e Sovrano, il Consiglio Municipale della fedele Vostra Città di Bologna.
SI DISPENSA GRATIS