Il popolo romano al Senato

IL POPOLO ROMANO
AL SENATO
Noi sentiamo il bisogno di attestarvi la nostra riconoscenza, magnifico Senatore, per la prontezza e 1′ efficacia con cui assumeste jer sera le difese del popolo calunniato.
Questo atto fu buon cominciamento alla vostra carriera, e stabilisce una relazione fra
noi che non sarà rallentata né interrotta dalle perfide mene dei tristi.
Continuate, o Senatore, a sorgere mediatore fra 1′ amato Pontefice e il popolo che
si vuol divider da Lui: siate voi non un ostacolo nuovo, ma un “nuovo vincolo che ci
unisca, una voce che parta dal popolo e giunga alle orecchie del nostro principe e
padre senza essere pervertita da bugiarde insinuazioni, e da scellerati complotti.
Ditegli che non tema di noi: eh’ Egli é sempre 1′ amore e 1′ orgoglio di Roma. Gra-
ti ai beneficj eh’ Egli ci fa, noi gli teniamo conto di quelli che ci apparecchia, quan-
do potrà, quando vorrà, quando i tempi e gli uomini gli sembreranno maturi.
Ecco si volgono ” a Lui quei medesimi che in altri tempi credettero poter muove-
re per altra via. Quello che finora si ordiva sotterra ora .si agita alla luce del sole:
quello che si mormorava all’ orecchio ora si canta all’ aperto: i pugnali si converti-
rono in spade, i nostri nemici sono i suoi nemici, ? i nemici della civiltà e della fe-
de. Questi sono che congiurano, non già noi. Sono i pochi che fanno le congiure, so-
no i grandi che ne approfittano, sono gli stranieri che contano sui nostri errori. Il Po-
polo non sa 1′ arte di congiurare: il popolo sa combattere, sa morire: il popolo dà
amor per amore, odio per odio: il popolo verserà il sangue per la sua Fede e per la
sua Patria: per quel Pontefice che gli restituì 1′ una e 1′ altra.
A Lui dobbiamo questo principio di vita italiana: a Lui quest^aurora di civil li-
bertà. Egli iniziò questo movimento: alla sua parola spetta diriggerlo non arrestarlo. Dio
solo pose i termini al mare, e gli disse: fin qui.
Portale, o Senatore, a’ suoi piedi questi voti e queste proteste. Esse si riassumono
in due sole parole, ehe suonano oggimai in tutte le labbra, come sono impresse in tut- ”
ti i’ cuori italiani: Viva Pio Nonoj Viva V Italia. Queste volevamo ripetere coli’ entusias-
mo d un giorno intorno al Quirinale: queste ripeteremo finché avremo anima e Voce.
Questo é il nostro grido di pace: questo sarà il grido di Guerra ? « di vittoria!

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Estremi cronologici: s.d.
Segnatura definitiva: MRI1428
Descrizione fisica: c. 1
Dimensioni: 26,5X19 cm
Colore: bianco e nero
Lingua della documentazione: italiano
Descrizione del contenuto: Incipit: Noi sentiamo il bisogno di attestarvi la nostra riconoscenza, magnifico Senatore...
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