Concittadini
CONCITTADINI
Le Truppe Sarde sgombreranno la nostra Città alle condizioni qui
sotto descritte.
Vostro è il merito, e la lode di mi fatto che dimostrerà all’Europa
come Genova non possa tollerare le vergognose condizioni che il Tedesco
impose al Governo Sardo.
CITTADINI! L’imponente attitudine che avete preso in faccia alla
Truppa, il conflitto che avete valorosamente sostenuto dimostrano che
queste mura sarebbero inespugnabili all’invasore austriaco.
Il Popolo e la valorosa Guardia Nazionale ed il Clero hanno ben
meritato della Patria.
// Comitato di Sicurezza Pubblica
Generale Giuseppe AVEZZANA
Costantino RETA
David MORCHIO.
¦tfra gli infrascritti Generale DE ASARTA Comandante delle Truppe del Governo Sardo in Genova ed
il Generale AVEZZANA Comandante in capo della Guardia Nazionale di Genova rappresentato dal Sig.
Nicolò ACCAiUE si promette l’osservanza delle condizioni che seguono:
1.° Il Generale De Asarta sgombrerà la Citta, mura e fortificazioni interne ed esterne di Genova colle Truppe di tutte le armi che
si trovano attualmente in questa Citta entro il termine del 2 Aprile dell’ anno corrente trasportando seco tutti gli oggetti di
loro proprietà.
2. Le Truppe si ritireranno oltre gli Appennini per la via di Alessandria, o per quella di Savona con che seguano direttamente il
loro cammino alla volta del Piemonte.
3. 11 Governo di Genova per evitare una collisione fra le Truppe Sarde che si ritirano e i Corpi Lombardi che si avanzano alla volta
di Genova9 spedirà persone incaricate alla testa delle colonne a tale oggetto, e per reciprocità il Generale De Asarta impe-
gnerà i suoi buoni uffici a che nessun Corpo d’armata sia del Generale Della Marmora, che di qualunque altro Comandante
del Governo Sardo marci alla volta di Genova, ma abbia egualmente che il suo a ritirarsi oltre gli Appennini.
£? Si garantisce dal Generale della Guardia Nazionale che saranno usate alla Truppa e suoi Capi tutti i riguardi che sono loro
dovuti durante lo sgombramento della Città da cui usciranno con tutti gli onori della Guerra, Si avverte però che nessun pezzo
d’ artiglieria potrà essere trasportalo oltre le mura di Genova.
5. I Carabinieri usciranno immediatamente dalla Città disarmati. Si garantisce loro la vita e gli averi.
6. Genova rimarrà inalterabilmente unita al Piemonte.
7. La famiglia del Generale De Asarta non che il Generale Ferretti saranno consegnati quando le Truppe avranno oltrepassato la
linea degli Appennini.
8. Le Truppe che non potranno sgombrare dentro oggi dovranno ritirarsi nelle Caserme per partire domani.
9. I Militari che formano le Amministrazioni, cioè gli Ufficiali Direttori e Vice-Direttori dei stabilimenti, non che il Commissariato
d’ artiglieria coi suoi dipendenti e officine diverse potranno fermarsi per tutto quel tempo necessario affine di consegnare il
tutto al Governo di Genova, e sarà loro garantito il rispetto da parte della Popolazione. L’Intendente Generale Amministrativo
con tutti gli Impiegati addetti alle diverse Amministrazioni saranno garantiti nelle persone e nelle proprietà.
10. Il Governo di Genova si obbliga di provvedere i mezzi di trasporto per gli effetti tanto dei Militari, quanto delle Amministrazioni,
e provvederci pure i mezzi di trasporto per gli Equipaggi di tutti gli Ufficiali indistintamente.
11. Tutti i Capi di Amministrazione si porranno tosto in relazione col Governo della Città per sistemare ogni cosa di loro ufficio.
Genova, il 2 Aprile 1849.
Il Tenente Generale
DE ASARTA
Per il Generale in Capo
della Guardia Nazionale di Genova
Nicolò ACCAME.
GENOVA ? Pei: Giofannì Ferrando Tipografo del Corpo di Città, dell’Intendenza Generale, della Marina, e della Guardia Nazionale, Piazza S. Matteo, Palazzo Gnocco, tf piano.