Il banchetto dei popoli liberi
IL BANCHETTO DEi POPOLI LIBERI
Da qualche tempo a questa parte si legge nei giornali serii della penisola, che l’Italia sarebbe andata a sedere al Banchetto dei Popoli liberi ?¦ Noi che non ci intendiamo di ban-
chetti né dJ altre lautezze politiche, perchè siamo stati sempre frugali, e siamo sempre appar-
tenuti a quella gente che le sole Eccellenze passate , presenti e future , ebbero in costume di
qualificare col titolo di volgo, abbiamo considerata questa espressione, che ci pareva sapesse
di cucina in un modo veramente volgare, uè eravamo giunti a comprendere Tallo significato,
di quel Banchetto immaginario ¦?
A scanso d’ equivoci, vogliamo esporre ai nostri lettori, l’idea ingenua e facilissima che
ci eravamo fatti d’ un Banchetto di Popoli liberi al quale dovea sedere anco 1* Italia.
Il Banchetto a casa nostra , vuol dire desinare da festa , e noi al Banchetto di Popoli lì-
beri, immaginavamo ci sedessero (guardate che semplicità) tulli i Principi Civili e non Civili,
i quali a nostro credere , come Babbi dei popoli, avrebbero avuto, come è d’ antico costume,.
il primo pasto e i primi bocconi ? Accanto alle loro Maestà, Altezze ec., ci sederebbero le
signore Nazioni, che noi ci eravamo cacciati in testa potessero essere le spose adorate dei Re,,
e le mamme dei popoli liberi ì quali venivano, al loro posto d’anzianità, giù. giù sino ai po-
poli Toscano, Napoletano e Romano che stavano proprio alla testata di fondo ?? Il pranzo do-
vea ( sempre secondo la nostra idea } essere lautissimo e ben cucinato alla reale- al gusto delle
Nazioni Europee ; vi sarebbero slati i soliti principii di salsicciotti e mortadelle alla Bolognese,
di crostini imburrati alla Romana e del prosciutto di Casentino ec. ec. Poi la Minestra di due
colori , lessi di carne grossa nostrale ec. La frittura dei soliti granelli, cervelloni alla nobile ?
Fra gli intingoli credevamo sarebbe servita una fricassea alla Piemontese , una salsa mista, gal-
letti di Francia in salsa piccante, zamponi di Modena con purè di palate. Un cibreo di riga-
glie con intervento di creste alla teglia , ed un gran limballe di cavolo fiorentino. Gli arrosti
copiosissimi ?? bistecche e rosbiffe con patate alla leccarda , all’ uso d’Inghilterra ? Merlotti
e pettirossi all’ Italiana , Anitre lardellate alla tedesca ec ec. Per rendere poi più brillante il
pranzo ci avrebbero dovuto essere le suonate di strumenti a fiato , ossia fanfara nazionale ; non
vi sarebbero mancati i soliti giullari o menestrelli i quali con leggiadrissima destrezza di mano
farebbero i più graziosi giochetti del mondo, per esempio il giuoco della pentolaccia, di mo-
sca ceca, a capouascondi , e altre simili barzellette, con canti di poemi, come per esempio la
storia di Guerrin ineschino , Caino e Abele , la bella derelitta ec. ? Noi ci eravamo figurati
che finito il Banchetto , pagassero il conto un pò per uno | ma che P Italia non pagherebbe
nulla , e sarebbe ganzata. ? Poveri ciechi !… Ora siamo stati avvertili che il Banchetto dei
popoli liberi è una frase : se noi fossimo Deputati la spediremmo subita subito all’Accademia
della Crusca per comodo del Dizionario dei 4° secoli.
IL MOVO EDITTO 0Sb
ILLUSTRATO DALL’ARLECCHINO ^^T
-Ol Verona V impiegato regio delegato provinciate consigliere aulico Groeller ha dato
fuori un editto. Indovinate che contiene questo editto. Esso stabilisce l’orario in cui i cittadini
debbono stare in casa e quello in cui debbono uscire. Alle cp della sera chiunque sarà trovato
fuori un portone sarà fucilato provvisoriamente dalle pattuglie , per essere poi il giorno ap-
presso tradotto avanti una corte nazionale e giudicato secondo le leggi vigenti in Vienna. Questo
editto colpisce i poveri debitori che non potranno più uscire di casa. Poveri debitori ! Essi a-
spettavano le tenebre con quell’ansietà con cui i galli aspettano l’aurora, ed ora son costretti
a slare chiusi in casa !
Ma Groeller fa peto de’ passi verso il liberalismo. In Italia i ministri sono stati dichiarali
responsabili , e in Verona Groeller ha dichiarati responsabili i padroni di casa di tutte le a-
zioni che potrebbero fare gì’ inquilini. L’editto dice cosi : ? Se un affisso sovversivo , o un se-
gno qualunque che sente di demagogia , si vedrà in qualche muro o in qualche finestra , il pa-
drone di casa a cui quél muro o quella finestra appartiene sarà fucilato. ? Vedete che Groeller
fa anche le sineddoche fucilando i padroni di casa invece degl’ inquilini colpevoli, in modochè
a Verona tra breve si perderà la razza de’padroni di casa.
Questo editto è un vero editto turco ; e non poteva essere altrimenti. Esso è stato fatto
da un impiegato, da un regio, da un delegalo, da uu provinciale, da un consigliere, da uu
aulico, da un Groeller. {Estratto dal Lampione N. 74-)
Bologna li 12 Ottobre ìS/fS.
Tip- TioccJiù