CIVICI E CROCIATI !
Gravissima perdita vi si annunzia; irreparabile perdita! Il Principe Teodoro Galitzin di Pietroburgo non è più! ? Quest’ottimo giovine,
discendente dai Giaggieloni Gran-Duchi di Lituania e Re di Polonia;
questo Prode, degno de’suoi maggiori, ieri moriva fra noi, compianto
ancora da chi noi conobbe. Dovizioso d’ogni bene di fortuna, ebbe più
grande il cuore delle ricchezze : poveri e sventurati non mai indarno
a lui ricorsero ; che di ogni maniera di soccorso li confortò. Retto di
mente e di spirito, conobbe gran bene esser la vera religione: perciò,
nato greco scismatico, volle farsi cattolico; e cattolico si rese in Roma
nel 4840.? All’ombra del Vaticano stabilì poi sua dimora; spargendo
ivi beneficenze sui poveri, e convertendo al cattolicismo alcuni spiriti
di varia e non retta comunione. ? Un uom siffatto, non appena sonò
il grido dell’italiana indipendenza, altamente ne arse. Volle essere
crociato ! E benché titoli ed alti gradi avesse potuto conseguir di leg-
gieri; titoli e gradi non curò. Altro non fu, altro essere non volle
che semplice soldato ! Vestita la civica divisa , posto agli omeri il sacco,
entrò nel secondo Battaglione della prima legione romana, e mosse ai
campi della Venezia. Disagi, fatiche, intemperie non curando, affron-
tava : lo scontro e la lotta coi nemici d’Italia fu sua brama, sua meta.
Li vide: non potè batterli! I disagi, le fatiche, le intemperie l’oppres-
sero, lo vinsero. Pianse a Padova, angosciosamente pianse di non
potersi misurare in Vicenza col Teutono. Affranto dal male, in Fer-
rara ricadde : giunto a Bologna, vi è morto ! Aveva soltanto quaran-
tatre anni e otto giorni ! ? ?
Civici e Crociati, dite una prece pel fratello generoso. Lunedi,
40 del corrente luglio, nella Chiesa Parrocchiale di S. Gregorio, saranno
celebrate solenni esequie per l’anima sua. Accorrete al Tempio, e pre-
gate Iddio che doni gloria al virtuoso, all’ottimo Principe, al modesto
Legionario, che ha data la vita per la gran causa italiana!
Bologna, 8 di luglio 1848.