Al generale Giuseppe Galletti che faceva liete di sua presenza le sale del Circolo nazionale bolognese
AL GENERALE
GIUSEPPE GALLETTI
che faceva liete di sua presenza
Le SALE BEL CIRCOLO nazionale BOLOGNESE
LA SERA DEL 20 MARZO 1849
Dalla Città dei Scipii
Venisti a noi, parole,
Odi da me, o Magnanimo,
Ardenti come il Sole,
Che 1′ orizzonte imporpora
Sull’ Itale Città.
Se tu farai che Roma
Riporti la vittoria,
A te s’intuoni il Cantico,
Il Cantico di gloria 5
Cresca per te 1* alloro
Sacrato a libertà.
Cui tocca al suolo esanime
Cader nell’ aspra guerra,
Sia proclamato martire
Della nativa terra ;
Pel dì della battaglia
Suonata è 1* ora già.
Scuoti i dubbiosi popoli
Ad acclamar la Croce 5
Fa, che si senta ovunque,
Bandir la Santa voce :
SORGI DAL SONNO. 0 ITALIA,
LO SGHERRO A TRUCIDAR.
E ratta come fulmine
La libera parola
Passi tra mezzo ai popoli,
E tutti ne consola ,
Passi , dal suol dei Siculi
All’ Alpi, insino al mar.
Fine agi’ imbelli gemiti;
All’ armi! ornai si gridi;
In nome della Patria
Sorgiam da tutti i lidi
FUOR LO STRANIERO LURIDO,
Sia il grido universal.
E qual dall’ arse viscere
Di gravido vulcano
Vedi 1′ incendio erompere,
Precipitarsi al piano
Come torrente rapido
A incenerire il suol,
Così piombirt gì’ intrepidi
Campion di liberiane ;
Dei bronzi con la folgore,
Con le tremende spade
Su lo straniero infame
Colpi si den vibrar.
Cadranno al nostro impeto
Le prezzolate schiere,
E fin le caste vergini,
Sì ! diverran guerriere ,
Fin gì’ innocenti pargoli
Debbon quel dì pugnar.
Sacro è il dover che ci anima
Verso i fratelli in lotta ;
I Savoiardi i Liguri
Oggi la guerra han rotta ;
Fa ! Che di Roma 1′ Aquila
Non sia minor di sé.
Corri veloce al Tevere,
Che già la tromba suona ;
Ricorda le Termopili,
Ricorda Maratona :
Fa che f amor di Patria
Scaldi ai Romani il cor !
Tip. Tiocchi
Del Boti GAETANO GIROTTI