Guardia civica

GUARDIA CIVICA
l’inobbedienza alle Leggi, V abuso della forza privata sono principi ed
argomenti d’ inevitabile dissoluzione sociale. A questi mali, che più facilmente s’ incontrano quando la caldezza degli animi , la forza delle passioni commovono l’interna pace della Città ? è d’ uopo V opporre straordinari rimedi; e questa necessità conosceste voi stessi quando chiedeste la instituzione di una Commissione Militare, che giudicasse in via sommaria ed esecutiva dì tutti i delitti contrarj all’ ordine pubblico? alla pubblica
tranquillità? Il Governo V ha consentita ? e vi sono già noti gli ottimi Cittadini? che la compongono.
Ma questo Tribunale ? se rimanesse inoperoso ? sarebbe ludibrio ai tristi ? ai buoni oggetto di compassione: ciò non vuole il Governo, noi vogliono i vostri Capi, né il comportereste voi stessi. La Commissione Militare sarà pronta nell’ assolvere o nel condannare; e voi tutti, che siete scritti o esser dovete sulle tavole della Guardia : voi tutti, che siete soggetti alla sua giurisdizione, voi stessi sarete la forza sua, poiché voi soli portate qui dentro le armi difenditrici della cosa pubblica. Però queste armi siano adoperate da voi soltanto allora ed in quel modo, che vi ordineranno i vostri Capi: ogni altro uso è delitto, poiché le proprietà, le abitazioni, le persone non devono essere violate da’ privati, e fino i malvagi hanno diritto di essere costretti dalla forza pubblica. L’ onesto fine non gioverebbe a scusarvi : la Commissione Militare vi punirebbe; poiché essa è creata
imparziale : difende i mantenitori dell’ ordine ; punisce coloro che io disturbano. Voi non sarete di questi ultimi : il vostro Stato Maggiore va glorioso di questa bella certezza, ed è suo debito il dichiarare che niuno ebbe ancora di che lagnarsi dell’ ottima condotta dei Civici. Ma avete un altro dovere , poiché ad una condizione principale si conosce la vera civiltà dei popoli, ed è la uniforme cooperazione di tutti alla esecuzione delle Leggi. Dove i diritti, i doveri, la forza sono uguali per tutti, la colpa di un solo diviene agevolmente colpa comune; e su voi tutti cadrebbe il biasimo e la vergogna, se tolleraste che in mezzo a voi, che su’ vostr’ occhi medesimi fossero violate le Leggi,
e conculcati i più sacri diritti de’ Cittadini. Non arrossireste della debolezza vostra?
Non vi cadrebbero le armi come ad indegni di sostenerle? Con qual coraggio v? arroghereste il
nome e le insegne di Guardie Civiche?
Bologna li 5. Agosto 1831,
Il F. F. di Capo dello Stato Maggiore
MATTEO CONTI CASTELLI Capo Squadrone
Per Dall’ Olmo e Tiocchi Tipografi della Guardia Civica.

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Estremi cronologici: 1831 agosto 03
Segnatura definitiva: MRI0074
Descrizione fisica: c. 1
Dimensioni: 54X43 cm
Colore: bianco e nero
Autore: Conti Castelli Matteo
Tipografo (ente): Dall'Olmo e Tiocchi, tipografi. Bologna
Lingua della documentazione: italiano
Note: Data di emanazione. Nota manoscritta sul verso del manifesto: 3 Agosto 1831. Civica. Il Capo dello Stato Maggiore a Sua Eccellenza il Sig. Pro Legato.
Descrizione del contenuto: Incipit: L'inobbedienza alle Leggi, l'abuso della fporza privata sono principj ed argomenti d'inevitabile dissoluzione sociale...
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