Chi calunnia è traditore
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Bologna Li 6 Marzo 1849
Chi lo crederebbe? Per sette anni abbiamo convissuto assieme in Collegio nei più begli anni della vita, abbiamo bevuto un medesimo latte, ed io sono riescilo un Repubblicano fin dentro Tossa, e Voi? Voi una figura
geometrica di cui Vi darà il nome chi Vi legge. Voi ora siete Bibliotecario Arcivescovile, non vorrei che fosse V emanazione di quella voluminosa Libreria che vi facesse dire, e scrivere ciò che forse non credete, e non pensatela
cuor vostro. Qualunque sia il movente che Vi spinge dai lato dell’opposizione, mentre vi lasciamo la piena pienissima libertà di Opinioni, poiché in tutti è un sacro, ed inviolabile diritto, oh non vogliamo poi, e non lo vogliamo per Dio che la vostra opinione si converta in maligno spirito reazionario e venga colla spada della maldicenza, e del falso a frapporre divisioni di partito, e di massime, e quel che è più a vulnerare, ad offendere la stima, e l’onoratezza del nostro Ministro di Guerra, e Marina il bravo Pompeo di Campello. Concedetelo pure, le vostre parole , che compongono la polemica del Foglio N. §4 V Unità sono vendute al pretismo, e a quella Casta. . . . già mi intendete…..Campelto è uomo attivissimo, è uomo energico, uomo di estesi talenti convenitene francamente; non sarà uomo d’armi, come il vostro carissimo ed affezionatissiino Zucchi, le di cui virtù avete
tanto predicate nel vostro giornale, ma mettetevela bene in capo, quando da un lato vi è V Uomo di talenti, di attivita, di energia, di buon volere, e dall’altro lato vi sono mezzi, e materiali Vi è quanto basta per essere Ministro
della Guerra; non confondete nel Vostro bel criterio il Ministro della Guerra col Generale di un Armata, quest’ultimo fa d’uopo che sia uomo d’armi. Ma amico mio, le armate non si improvvisano come Voi vi fabbricate un articolo, uè come Voi le facevate da bambolo col cartone Credete Voi forse che Campello dorma, che non agisca?
abbiamo qui da Noi tre fornelli che sudano giorno, e notte, Campello, Pichat, e Zambeccari in appendice
alla gran Fucina di Soma, e non Vi siete che Voi, che azzardiate in mezzo a tanti fatti stupendissimi di dire
che si fabbrica non per la creazione, ma per la distruzione, badate che la Repubblica non istituisca un quarto fornello il di cui Ufficiale, sbagliandosi, invece di cuocervi non vi bruci le cervella. Oh se mi stesse bene, e se mi fosse lecito vi direi del cu……cu……Leggete le Storie Bibliotecario…..Arcivescovile, e trovatemi un secondo avvenimento che possa competere col gran fatto di Roma mettetevelo in testa : è tutt’ opera di Dio e contro di questa niuna forza prevarrà. Iddio vuol libera V Italia dai despoti, dai tiranni, il decreto è uscito dal labbro
dell’Eterno, abbiale tutti pazienza soffritelo in pace, e se non siete con Noi nascondetevi, guardatevi dal fulmine
di Dio che non vi percuota. È Iddio che ciò vuole, oggi Egli crea un nuovo mondo, ij mondo della Verità della Giustizia. ‘
Ma ritorniamo a Noi: rileggendo il vostro articolo veggo, e m’accorgo che Voi pure non ditemale nelle parole, sebbene direte forse male nel cuore, quando asserite che gli attuali Ministri invece di creare distruggono: sì che
distruggono: distruggono il dispotismo, distruggono la tirannìa, distruggono la Casta impura sacerdotale, distruggono il falso pretismo, in un a tutti li suoi usi, abusi, diritti, privilegi, giurisdizioni, mangièrie, e ladrerie, se ve
ne sono, e come sono, distruggono tutte le false leggi, distruggono in una parola tutte quelle mostruose, e nefande
iniquità, che il dispotismo, la barbarie, e la Tirannia partorirono in tanti secoli di oppressione a maggiore martirio,
e carnificina dei Popoli, ma a questa distruzione tien dietro la creazione imponente di un Sistema Rigeneratore,di
un Sistema Democratico. Dunque non niegate la luce in mezzo al pieno meriggio, convenite che alla Direzione della pubblica Cosa abbiamo ora Uomini elaboratissimi, e caldi di amor patrio, ai quali anziché ingiurie, ed aggravii
dobbiamo gratitudine, e riconoscenza, e Voi che percorrete lo studio del giornalismo imparate sui giornali di Francia a mantenervi, quando che il vogliate, in una ragionata opposizione, opposizione che non offenda, ma che maestrevolmente illumini, ed istruisca. Permettete di soprappiù che aggiugna che allo Storico conviene, una sicura cognizione di cose, e di queste Voi ne mancate d’assai, mentre vi fate lecito di asserire che il nostro Campello non
agisce di sorta alcuna: divertitevi ad osservare i di lui Protocolli, e conoscerete con quanta energia è dedicato alla
formazione dell’esercito, e dell’armata; ma Voi vorreste Zucchi, ed a Lui più non torna l’aderire al vostro e
all’ invito di tanti. e tanti……perchè gli pesa il capo, e perciò a Voi mai sarà per garbare alcun altro Ministro
fosse anche il primo Guerriero d’Europa. Io intanto Vi invito all’Ordine del giorno, e Vi pregherei ad osservare
pel primo quanto insegnaste nel vostro periodico N. 445 del 1848 in cui fortemente Vi lagnate perchè in Italia si
consumano gli Uomini grandi colla maldicenza, non vi taccio però che il vostro bruciore proveniva perchè si sparlava del vostro Zucchi…..
Salutatemi il vostro ottimo amico V Estensore della Gazzetta di Bologna, e credetemi sempre
Il vostro Aff.mo
CESARE BRUNETTI RODATI
Al Cittadino LUIGI FRATI
Redattore del Foglio l’Unità
Bologna
BOLOGNA. TIPOGRAFIA BORTOLOTTI DAI CELESTINI