La democrazia di fronte allo stato. Una discussione sulle difficoltà della politica moderna

di Pizzorno Alessandro (a cura di) \

Un confronto a più voci che analizza, in una prospettiva di lungo periodo, le trasformazioni dello Stato moderno e le molteplici dimensioni delle "Real Existing Democracies". Argomento comune a tutti i saggi qui raccolti sono gli sviluppi storici che hanno portato alla nascita di una nuova idea della cittadinanza, al contrapporsi dello Stato a questa, alle modificazioni dell'una e dell'altro, all'emergere e ai cambiamenti del sistema politico che ne è derivato e nel quale oggi ci troviamo a vivere.

“Il titolo di questa raccolta di saggi si riferisce all’ipotesi che il concetto di ‘democrazia’ e quello di ‘Stato moderno’ possano essere pensati, in primissima approssimazione, come esprimenti le conseguenze dell’incontro di due percorsi storici differenziati. È il momento in cui la storia occidentale attraversa mutamenti religiosi, economici, demografici e territoriali che agiscono sulla struttura dell’ordine sociale modificandolo profondamente. Da una parte lo Stato opera per mantenere stabile l’ordine su un territorio; dall’altra la popolazione di quel territorio, colpita da quegli sconvolgimenti avanza pretese di protezione delle sue condizioni di vita. […] La situazione che conseguirà all’esprimersi di queste pretese e alle risposte che darà ad esse lo Stato, condurrà, a volte attraverso lenti mutamenti sociali, a volte attraverso rapidi movimenti rivoluzionari, a quelle modificazioni del sistema politico che siamo ormai abituati a chiamare‘democrazia’.”
Così Alessandro Pizzorno delinea l’originale fisionomia di questo Annale. Il volume è un confronto a più voci che analizza, in una prospettiva di lungo periodo, le trasformazioni dello Stato moderno e le molteplici dimensioni delle Real Existing Democracies. L’Annale esamina i mutamenti delle componenti specificamente democratiche in quei regimi politici che, a partire dalle rivoluzioni settecentesche europee e americana, sono stati chiamati, di volta in volta, liberali, liberal-democratici, o a governo rappresentativo.
Argomento comune a tutti i saggi qui raccolti sono gli sviluppi storici che hanno portato alla nascita di una nuova idea della cittadinanza, al contrapporsi dello Stato a questa, alla modificazioni dell’una e dell’altro, all’emergere e alle trasformazioni del sistema politico che ne è derivato e nel quale oggi ci troviamo a vivere.
Gli autori si confrontano sui temi dei diritti, degli attori sociali, della sfera pubblica, della rappresentanza elettorale e degli interessi, del contesto economico e degli effetti della globalizzazione, delle trasformazioni dei processi della governance e della amministrazione statuale.
Il punto di partenza sono le “pretese ” dei cittadini messe in tensione con le “risposte” dello Stato.
I saggi di Pietro Costa sulla rivendicazione dei diritti nel pensiero democratico e di Klaus Eder sulle trasformazioni della sfera pubblica e il loro impatto sui processi di democratizzazione ricostruiscono il senso delle pretese. Gli scritti di Donatella Della Porta e di Mauro Calise offrono il contesto entro il quale si affacciano queste pretese, prendono forma ideologica, vengono avanzate con l’organizzarsi dei movimenti sociali, danno luogo alla formazione e al mutamento dei partiti politici. I lavori di Ronald Dore e Colin Crouch presentano i mutamenti dello Stato di fronte allo sviluppo del potere economico. Gli scritti di Maria Rosaria Ferrarese e di Bernardo Sordi approfondiscono i principali mutamenti dello Stato, nel diritto amministrativo e nelle nuove forme di governance.
L’insieme è una analisi innovativa di come le variazioni che si sono manifestate nelle attività dello spazio pubblico, oltre a determinare la forma iniziale della democrazia, ne hanno poi indotto le continue trasformazioni e una riflessione sulle ragioni profonde delle difficoltà della politica contemporanea.

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