Martedì 7 marzo
Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, viale Pasubio 5
dalle 11 alle 13 e dalle 14.30 alle 16.30
Il sistema politico italiano da decenni vede la presenza di forze politiche populistiche. Le trasformazioni della comunicazione politica, come la personalizzazione e spettacolarizzazione, hanno portato tutti gli attori politici (anche quelli mainstream) a utilizzare uno stile di comunicazione semplice, che “spezza la routine”, centrato sul leader e sulla provocazione. Questo stile è sempre più simile a quello classicamente attribuito a partiti, movimenti e leader definiti come populisti. È in atto una sorta di “contagio” populista, per cui gli attori mainstream, di fronte al successo dei partiti populisti, ne imitano (coscientemente o meno) lo stile? L’Italia potrebbe essere vista come una sorta di laboratorio di esperienze populiste per lo studio di un fenomeno che è, nei fatti, globale. La ricerca sul populismo italiano consente di studiare le trasformazioni del governo rappresentativo nell’età della democrazia dell’audience, dell’erosione del sistema dei partiti e della personalizzazione della politica. Si tratta di capire le ragioni di questa situazione e dare fisionomia a questo fenomeno in relazione alle trasformazioni della sfera pubblica, delle forme aggregative sociali e della cultura, per poter valutare l’impatto del populismo nella vita delle nostre società e nella relazione dei cittadini con la politica.
All’incontro parteciperanno:
Manuel Anselmi, Paul Blokker, Marco Damiani, Fabio De Nardis, Valentina Pazè, Massimiliano Panarari, Michele Sorice, Nadia Urbinati, Lorenzo Viviani.