Esattamente un secolo fa, la Federazione giovanile socialista piemontese pubblicava “La città futura”, rivista in numero unico scritta per intero da Antonio Gramsci.

Fra le pagine, Antonio Gramsci scriveva un articolo dal titolo Analfabetismo.

Il messaggio era chiaro e sottolineava che saper leggere e scrivere è, in realtà, una decisione di libertà e non un dato tecnico.

Diventare alfabetizzati, infatti, vuol dire smettere di dipendere. La lettura e la scrittura sono due ingredienti fondamentali di una pratica di libertà. Due strumenti per farsi, in autonomia, una propria idea, saperla argomentare e comunicare.

Perché la lettura e la scrittura rendono liberi.

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