A cura di Laura Silvia Battaglia
Tra gli ospiti Lorenzo Bagnoli / Laura Silvia Battaglia / Giorgio Bozzo / Francesco Chiodelli / Enrico Deaglio / Christian Elia / Fabio Guidali / Daniela Hamaui / Ezio Mauro / Angelo Miotto / Federico Oliveri / Jacopo Perazzoli / Luca Rinaldi / Giulio Rubino/ Ece Temelkuran / Barbara Archetti / Martina Folena / Francesca Frediani / Francesco Giorda / Pino Zema / Tommaso Sacchi / Corinne Vella / Cristina Zeppini
Con Ritratti di
Eugenio Scalfari,
Camilla Cederna,
Daphne Caruana Galizia
Tre giornate per fare un’esperienza diretta con la storia: ritratti, passeggiate urbane, esplorazioni in archivio, letture per bambine e bambini, laboratori per le scuole. Non soltanto i poteri autoritari conoscono corruzione e violenza. Spesso, come dimostrano alcune vicende della storia più o meno recente, gli interessi economici inquinano le stesse radici delle istituzioni democratiche, piegandole a vantaggio di pochi.
Informazioni per partecipare
Tutti gli incontri sono a ingresso gratuito su prenotazione.
STORIA ALL’APERTO Percorsi erranti per studenti e cittadini a Milano
STORIA DA SCOPRIRE Visite guidate in archivio, laboratori per bambine e bambini
STORIA IN SCENA Ritratti di personaggi che continuano a cartterizzare il nostro presente
Si consiglia di presentarsi almeno 10 minuti prima, per le necessarie procedure di registrazione e accesso.
Per prenotazioni e informazioni di dettaglio,
consultare il programma riportato qui ↓
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Storia da scoprire
Venerdì 12 maggio
«Quale curioso coacervo è questa classe politica italiana! Certe volte sembra un affollato formicaio nei cui intricati labirinti sotterranei ciascuno conduce i suoi traffici, lontano dalla luce del sole. Ma altre volte essa trova il coraggio d’assumere le proprie responsabilità, di scrollarsi di dosso il peso dei ricatti e della corruzione, esercitando finalmente il mandato popolare e la sovranità di cui è depositaria»Eugenio Scalfari
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Narrare San Siro. Laboratorio di auto racconto
A cura di Christian Elia, Q Code
Un laboratorio che, partendo dal caso studio del quartiere San Siro a Milano, vuole riflettere sul modo in cui le comunità vengono raccontate e come invece si vorrebbero raccontare, tra elaborazione di una memoria condivisa e confronto con le narrazioni mainstream dei media. Se infatti l’irruzione dei social media, negli ultimi quindici anni, ha delegittimato il racconto dei media tradizionali, dall’altra parte ha però generato linguaggi e strumenti di auto racconto che, faticosamente, aiutano a reclamare il diritto a raccontare la propria storia.
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#laboratori #giornalismoRaccontare la guerra, costruire la pace: il giornalismo di fronte alla storia
A cura di Federico Oliveri, Centro Interdisciplinare “Scienze per la Pace” (Università di Pisa)
Da sempre, ma soprattutto nell’era della rete e dei social, ogni guerra è anche una guerra dell’informazione. Il laboratorio indaga il ruolo delle narrazioni giornalistiche nei conflitti armati e nel modo in cui questi vengono compresi, influenzando l’opinione pubblica e le decisioni politiche.
Ispirandoci alle riflessioni di Johan Galtung, fondatore dei Peace studies contemporanei, esploreremo le differenze tra “giornalismo di guerra” e “giornalismo di pace”, a partire dalla polarizzazione “noi-loro”.
Particolare attenzione sarà dedicata al potere della fotografia: con l’aiuto delle categorie elaborate dalla filosofa Susan Sontag, sperimenteremo quanto le immagini, soprattutto belliche, non siano il resoconto trasparente di un evento ma il frutto di scelte più o meno consapevoli da parte del reporter, e quanto il loro effetto sui conflitti e sulla società dipenda dall’uso pubblico che se ne fa.
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18.30–19.00OPENING / LIVE IN FONDAZIONE E IN DIRETTA STREAMINGInaugurazione
Viale Pasubio 5, Milano#luoghi #controcultureInaugurazione del Festival Che Storia!Saluti istituzionali
Cosimo Palazzo, Segretario Generale Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, Tommaso Sacchi Assessore alla Cultura, Comune di Milano
con un intervento di Ece Temelkuran, Giornalista e attivista -
#ritrattiRitratto di Eugenio Scalfari
Con Giorgio Bozzo, Giornalista e autore, Laura Silvia Battaglia, Giornalista e autrice, Ezio Mauro, Giornalista e Daniela Hamaui, giornalista
Fondatore del settimanale L’Espresso e del quotidiano la Repubblica, giornalista a tratti controverso, Eugenio Scalfari ha fatto la storia del giornalismo italiano. Grandissimo artigiano della parola, economista, imprenditore, politico, filosofo, poeta, puntava su una borghesia illuminata e riformista inconsistente, opponendosi sempre alla razza padrona che rappresentava una deformazione del capitalismo e della democrazia.
Sabato 13 maggio
«Io vorrei sempre sentire l’indignazione verso quello che ci circonda, verso quello che non va bene. E vedere le speranza che le cose possano cambiare»Camilla Cederna
Leggere insiemeCon Francesca Frediani e Cristina Zeppini
Secondo appuntamento del percorso formativo in tre tappe per offrire un approfondimento sulla lettura inclusiva rivolta alla fascia 0-6 anni. Il percorso declina il tema della lettura accessibile e della lettura in lingua madre e multilingue. Obiettivo dell’incontro è comprendere come i libri e il processo creativo possano diventare importanti strumenti per stimolare relazioni e percorsi inclusivi.
#LUOGHI #memorieclandestineSovvertire i propri mondi: Camilla CedernaCon Fabio Guidali, Università degli Studi di Milano
Il giornalismo come osservazione partecipante della realtà: è questa la cifra della scrittura di Camilla Cederna. Il percorso vuole raccontare, attraverso luoghi simbolo di Milano, le tappe della vita, umana e professionale, di questa donna dalla forte passione civile: dall’antifascismo alle cronache mondane, dall’impegno civico al rapporto col mondo democratico milanese, dall’inchiesta sul caso Pinelli dopo la strage di Piazza Fontana alle critiche severe a funzionari e istituzioni. Un’occasione per camminare insieme nella storia e approfondire il suo modo, profondo e responsabile, di fare giornalismo.
Partenza da Viale Pasubio 5, Milano
Tappe:
· Via Brera (di fronte all’ingresso dell’Accademia)
· Piazza della Scala
· Piazza San Fedele
· Via Mengoni (targa in ricordo di Giovanni Ardizzone)
· Piazza Fontana
· Piazza Santo Stefano
· Via Festa del Perdono 7 (Giardino Camilla Cederna)
#LUOGHI #memorieclandestineIl modello Milano è il modello Expo?A cura di Luca Rinaldi e Lorenzo Bagnoli, giornalisti, cofondatori di Irpi Media
A quasi dieci anni di distanza, è utile inquadrare cosa ha significato, per Milano, l’esposizione universale del 2015. Cosa ha veramente lasciato Expo alla città? Cosa doveva essere fatto e cosa, in concreto, è stato fatto? Il modello proposto da Expo può essere valido per la Milano del futuro? La passeggiata si snoda tra i luoghi in città simbolo dell’esposizione, ripercorrendo le tracce di una manifestazione che ha consegnato una città in parte sì rinnovata, ma non per questo più viva e vivibile.
Partenza da Viale Pasubio 5, Milano
Tappe:
· Eataly Milano Smeraldo, Piazza Venticinque Aprile
· Piano Terra, Via Confalonieri
· Piazza XXIV Maggio
· Piazza Virgilio
· Corso Magenta
· Via Giosuè Carducci
· Via Mario Pagano
· Darsena del Naviglio
#LUOGHI #memorieclandestineLa Milano degli "anni di piombo", la Milano dell’attivismo giovanileA cura di Angelo Miotto, Q Code
Ci si può rassegnare all’invivibilità della città, alla morte delle persone, al degrado, ai padroni del territorio che lo desertificano e lo terrorizzano. Oppure, si può alzare lo sguardo e lottare, in prima persona. Come hanno fatto Fausto e Iaio nella Milano degli anni Settanta, pagando con la vita la loro determinazione a cambiare e la loro militanza. Una passeggiata nei luoghi delle lotte e del ricordo di due “per sempre” ragazzi come Fausto e Iaio.
Partenza da Viale Pasubio 5, Milano
Tappe:
Via Ruggiero Leoncavallo
Via Mancinelli
Via Monte Nevoso
Giardino Fausto e Iaio
Via Pasteur
Palazzo di Giustizia di Milano
#LUOGHI #memorieclandestineNarrare memorie, identità, territori. Il mondo fino a ieriA cura di Jacopo Perazzoli, Università di Bergamo
Le trasformazioni dell’ultimo decennio hanno reso Milano una città globalizzata: negozi standardizzati, quartieri “senza anima”, spazi urbani destinati al turismo “mordi e fuggi”. Eppure, nel corso del Novecento, Milano è stata molto altro: città industriale e poi deindustrializzata, città culla del socialismo e poi del fascismo, città delle inquietudini di massa. Per tornare su questi tasselli della memoria cittadina, la passeggiata fa tappa in alcuni luoghi simbolo di quelle storie: da Porta Nuova a Piazza Gae Aulenti, da via San Damiano a via Paolo da Cannobbio, fino in Piazza Duomo.
Partenza da Viale Pasubio 5, Milano
Tappe:
· Porta Nuova
· Gae Aulenti
· Via San Damiano
· Via Paolo da Cannobio
· Piazza Duomo
#LUOGHI #memorieclandestineRaccontare San Siro. Ieri e oggi, nei giornali locali: fra tradizione e stigmaA cura di Christian Elia, Q Code
Tra canzoni di successo ed esplosione della trap, il quartiere di San Siro è passato da una rappresentazione romantica a una narrazione che insiste su criminalità e violenza. Come si può tornare a un racconto non stereotipato, più equilibrato, utile e condiviso? La passeggiata ci consentirà, grazie alle reti sociali, di riscoprire il quartiere attraverso le storie delle persone che lo abitano, in una pluralità di voci che, andando oltre lo stereotipo mediatico, restituisca la complessità unica di San Siro.
Partenza da Viale Pasubio 5, Milano
Tappe:
· Piazzale Segesta (spazio KIN)
· Piazzale Selinunte
· Mapping San Siro (sede collettivo di ricerca partecipata)
· Scuola Radice
· Cascina Nuova
· Centro sociale Cantiere
· Ufficio Coordinamento Custodi Sociali
· Stadio San Siro
#LUOGHI #memorieclandestineMilano in trasformazione: chi plasma la città?A cura di Francesco Chiodelli, Università di Torino
Un percorso per esplorare un pezzo di Milano che si è trasformato rapidamente negli ultimi due decenni. Partendo da piazza Gae Aulenti per arrivare fino all’area di via Paolo Sarpi, cercheremo di capire la natura eterogenea e conflittuale delle forze che cambiano il volto della città, nell’intreccio tra spinte economiche, scelte politiche e resistenze di chi la abita. Per farlo, concentreremo il nostro sguardo soprattutto sulla “Chinatown milanese”, emblema della complessità di ogni processo di mutamento urbano.
Partenza da Viale Pasubio 5, Milano
Tappe:
· Incrocio via Paolo Sarpi – Viale Montello
· Via Bramante – ADI Design Museum
· Incrocio Viale Nicolini – via Sarpi
· Incrocio via Giordano Bruno – via Rosmini
· Incrocio via Giusti – via Bramante
· Giardino Comunitario Lea Garofalo
· Passeggiata Boris Pasternak
· Piazza XXV Aprile – Porta Garibaldi
· Piazza Gae Aulenti – Biblioteca degli Alberi Milano
10.30-11.30BIBLIOTECA S. AMBROGIO
VIA S. PAOLINO 18, MILANOKIDS / LABORATORIO L’ISOLACHENONC’E’
La cantastorie de l’isolachenonc’è (3-5 anni)Di che verità si tratta? Letture e cantastorie ad alta voce con Martina Folena per ridere a suon di frottole e fandonie stratosferiche dove i confini tra bugia e verità non sono mai definiti. Dai libri di Clichy, Babalibri, Il Castello, Sinnos, ZOOlibri.
#luoghi #ControcultureIl ring. Combattimento a colpi di pagina! (7-11 anni)Con Francesco Giorda
Spassose sfide a colpi di pagina per combattere le fake news metropolitane, da cui tutti i partecipanti usciranno vincitori per aver difeso e condiviso le proprie idee con gli altri. Sul ring si confrontano in modo dinamico e aperto due spettatori (bambini anche accompagnati da adulti), in due match attorno ad altrettanti libri, ciascuno della durata di circa 30 minuti. L’incontro è regolato da un arbitro – il ring man – che valorizzerà opinioni, emozioni e punti di vista dei partecipanti.
#luoghi #Periferie
Narrare San Siro. Laboratorio di auto raccontoA cura di Christian Elia, Q Code
Un laboratorio che, partendo dal caso studio del quartiere San Siro a Milano, vuole riflettere sul modo in cui le comunità vengono raccontate e come invece si vorrebbero raccontare, tra elaborazione di una memoria condivisa e confronto con le narrazioni mainstream dei media. Se infatti l’irruzione dei social media, negli ultimi quindici anni, ha delegittimato il racconto dei media tradizionali, dall’altra parte ha però generato linguaggi e strumenti di auto racconto che, faticosamente, aiutano a reclamare il diritto a raccontare la propria storia.
#laboratori #giornalismoRaccontare la guerra, costruire la pace: il giornalismo di fronte alla storiaA cura di Federico Oliveri
Da sempre, ma soprattutto nell’era della rete e dei social, ogni guerra è anche una guerra dell’informazione. Il laboratorio indaga il ruolo delle narrazioni giornalistiche nei conflitti armati e nel modo in cui questi vengono compresi, influenzando l’opinione pubblica e le decisioni politiche.Ispirandoci alle riflessioni di Johan Galtung, fondatore dei Peace studies contemporanei, esploreremo le differenze tra “giornalismo di guerra” e “giornalismo di pace”, a partire dalla polarizzazione “noi-loro”.
Particolare attenzione sarà dedicata al potere della fotografia: con l’aiuto delle categorie elaborate dalla filosofa Susan Sontag, sperimenteremo quanto le immagini, soprattutto belliche, non siano il resoconto trasparente di un evento ma il frutto di scelte più o meno consapevoli da parte del reporter, e quanto il loro effetto sui conflitti e sulla società dipenda dall’uso pubblico che se ne fa.
16.00-17.00Storia da scoprireKIDS/LABORATORIO L’ISOLACHENONC’È
Letture e creatività per bambine e bambiniBIBLIOTECA SORMANI
CORSO DI PORTA VITTORIA 6, MILANOIl re è nudo? (5-7 anni)Una storia significativa e divertente che parla di vanità, viltà, furbizia e avidità dove lo sguardo di un bambino, senza filtri o censure, aiuta gli adulti a liberarsi dalle proprie gabbie.
Lettura con atelier creativo insieme a Barbara Archetti a partire dal libro I vestiti nuovi dell’imperatore, Lapis.16.45-17.45Storia da scoprireKIDS/LABORATORIO L’ISOLACHENONC’È
Letture e creatività per bambine e bambiniLIBROTROTTER – BIBLIOTECA MULTILINGUE
PADIGLIONE DA FELTRE VIA GIACOSA, MILANOC’era una volta in Giappone (5-99 anni)Teatro in bicicletta kamishibai di Pino Zema
Narrazione di fiabe tradizionali giapponesi con il teatro in bicicletta Kamishibai di Pino Zema. Un invito nel magico mondo del folklore del Sol Levante, popolato da giovani eroi, spaventosi demoni, misteriose creature. Storie in cui si intrecciano verità, bugie e tanta curiosità.
16.30-18.30Storia da scoprireVisite guidate in archivioViale Pasubio 5, Milano#FONTIVisite guidate all’archivioPrima visita 16.30
Intellettuali e opposizione
PrenotaA cura di David Bidussa
È noto il peculiare ruolo di oppositore del fascismo di Benedetto Croce: nel 1924 avviene la scelta di campo in direzione dell’opposizione, che culmina con la pubblicazione, l’anno successivo, del Manifesto degli intellettuali antifascisti. Il percorso tra le fonti conservate da Fondazione Giangiacomo Feltrinelli consentirà di seguire questo itinerario di dissenso e di costante critica alla pratica liberticida del Fascismo.
Seconda visita 17.30
Inchieste tra Nord e Sud negli anni cinquanta
PrenotaA cura di Vittore Armanni
I contadini lucani e campani di Rocco Scotellaro, i pescatori siciliani di Danilo Dolci, i sottoproletari veneti e friulani di Franco Alasia e Danilo Montaldi nelle baraccopoli alle porte di Milano sono i protagonisti delle inchieste pubblicate in Italia negli anni Cinquanta. Un viaggio in Italia lontano dai fasti del miracolo economico, alla scoperta di un Paese che fa i conti quotidianamente con la miseria, la malattia, la denutrizione e lo sradicamento.Ritratto di Camilla CedernaCon: Giorgio Bozzo, giornalista e autore; Enrico Deaglio, scrittore
Giornalista, dal 1945 al 1955 è redattrice del settimanale L’Europeo, dal 1958 al 1981 lavora come inviata per L’Espresso, dove è anche titolare della celebre rubrica di fatti di costume: Il lato debole. Negli anni ‘90 collabora con il periodico Panorama. Camilla Cederna è espressione di un giornalismo che ha il coraggio di schierarsi e parlare in prima persona. Con sguardo acuto e diffidente scava nei non detti del potere, cogliendo per prima le incongruenze nel caso della morte dell’anarchico Giuseppe Pinelli e criticando aspramente funzionari e personalità di spicco, a tutti i livelli delle istituzioni, fino al Presidente della Repubblica, Giovanni Leone, costretto alle dimissioni nel giugno del 1978. Tra i casi più controversi l’arresto di Enzo Tortora (1983), che Cederna giustifica in nome della protervia del potere.
Domenica 14 maggio
«Conosci i tuoi diritti, conosci le tue libertà civili, impara quali sono i principi fondamentali del pensiero e del comportamento democratico, e non sottometterti all’autorità solo perché si tratta di autorità»
Daphne Caruana Galizia
Sovvertire i propri mondi: Camilla CedernaA cura di Fabio Guidali, Università di Milano
Il giornalismo come osservazione partecipante della realtà: è questa la cifra della scrittura di Camilla Cederna. Il percorso vuole raccontare, attraverso luoghi simbolo di Milano, le tappe della vita, umana e professionale, di questa donna dalla forte passione civile: dall’antifascismo alle cronache mondane, dall’impegno civico al rapporto col mondo democratico milanese, dall’inchiesta sul caso Pinelli dopo la strage di Piazza Fontana alle critiche severe a funzionari e istituzioni. Un’occasione per camminare insieme nella storia e approfondire il suo modo, profondo e responsabile, di fare giornalismo.
Partenza da Viale Pasubio 5, Milano
Tappe:
· Via Brera (di fronte all’ingresso dell’Accademia)
· Piazza della Scala
· Piazza San Fedele
· Via Mengoni (targa in ricordo di Giovanni Ardizzone)
· Piazza Fontana
· Piazza Santo Stefano
· Via Festa del Perdono 7 (Giardino Camilla Cederna)
#LUOGHI #memorieclandestineLa Milano degli "anni di piombo", la Milano dell’attivismo giovanileA cura di Angelo Miotto, Q Code
Ci si può rassegnare all’invivibilità della città, alla morte delle persone, al degrado, ai padroni del territorio che lo desertificano e lo terrorizzano. Oppure, si può alzare lo sguardo e lottare, in prima persona. Come hanno fatto Fausto e Iaio nella Milano degli anni Settanta, pagando con la vita la loro determinazione a cambiare e la loro militanza. Una passeggiata nei luoghi delle lotte e del ricordo di due “per sempre” ragazzi come Fausto e Iaio.
Partenza da Viale Pasubio 5, Milano
Tappe:
Via Ruggiero Leoncavallo
Via Mancinelli
Via Monte Nevoso
Giardino Fausto e Iaio
Via Pasteur
Palazzo di Giustizia di Milano
Il modello Milano è il modello Expo?A cura di Luca Rinaldi e Lorenzo Bagnoli, giornalisti, cofondatori di Irpi Media
A quasi dieci anni di distanza, è utile inquadrare cosa ha significato, per Milano, l’esposizione universale del 2015. Cosa ha veramente lasciato Expo alla città? Cosa doveva essere fatto e cosa, in concreto, è stato fatto? Il modello proposto da Expo può essere valido per la Milano del futuro? La passeggiata si snoda tra i luoghi in città simbolo dell’esposizione, ripercorrendo le tracce di una manifestazione che ha consegnato una città in parte sì rinnovata, ma non per questo più viva e vivibile.
Partenza da Viale Pasubio 5, Milano
Tappe:
· Eataly Milano Smeraldo, Piazza Venticinque Aprile
· Piano Terra, Via Confalonieri
· Piazza XXIV Maggio
· Piazza Virgilio
· Corso Magenta
· Via Giosuè Carducci
· Via Mario Pagano
· Darsena del Naviglio
Narrare memorie, identità, territori. Il mondo fino a ieriA cura di Jacopo Perazzoli, Università di Bergamo
Le trasformazioni dell’ultimo decennio hanno reso Milano una città globalizzata: negozi standardizzati, quartieri “senza anima”, spazi urbani destinati al turismo “mordi e fuggi”. Eppure, nel corso del Novecento Milano è stata molto altro: città industriale e poi deindustrializzata, città culla del socialismo e poi del fascismo, città delle inquietudini di massa. Per tornare su questi tasselli della memoria cittadina, la passeggiata fa tappa in alcuni luoghi simbolo di quelle storie: da Porta Nuova a Piazza Gae Aulenti, da via San Damiano a via Paolo da Cannobbio, fino in Piazza Duomo.
Partenza da Viale Pasubio 5, Milano
Tappe:
· Porta Nuova
· Gae Aulenti
· Via San Damiano
· Via Paolo da Cannobio
· Piazza Duomo
Raccontare San Siro, ieri e oggi, nei giornali locali: fra tradizione e stigmaA cura di Christian Elia, Q Code
Tra canzoni di successo ed esplosione della trap, il quartiere di San Siro è passato da una rappresentazione romantica a una narrazione che insiste su criminalità e violenza. Come si può tornare a un racconto non stereotipato, più equilibrato, utile e condiviso? La passeggiata ci consentirà, grazie alle reti sociali, di riscoprire il quartiere attraverso le storie delle persone che lo abitano, in una pluralità di voci che, andando oltre lo stereotipo mediatico, restituisca la complessità unica di San Siro.
Partenza da Viale Pasubio 5, Milano
Tappe:
· Piazzale Segesta (spazio KIN)
· Piazzale Selinunte
· Mapping San Siro (sede collettivo di ricerca partecipata)
· Scuola Radice
· Cascina Nuova
· Centro sociale Cantiere
· Ufficio Coordinamento Custodi Sociali
· Stadio San Siro
Milano in trasformazione: chi plasma la città?A cura di Francesco Chiodelli, Università di Torino
Un percorso per esplorare un pezzo di Milano che si è trasformato rapidamente negli ultimi due decenni. Partendo da piazza Gae Aulenti per arrivare fino all’area di via Paolo Sarpi, cercheremo di capire la natura eterogenea e conflittuale delle forze che cambiano il volto della città, nell’intreccio tra spinte economiche, scelte politiche e resistenze di chi la abita. Per farlo, concentreremo il nostro sguardo soprattutto sulla “Chinatown milanese”, emblema della complessità di ogni processo di mutamento urbano.
Partenza da Viale Pasubio 5, Milano
Tappe:
· Incrocio via Paolo Sarpi – Viale Montello
· Via Bramante – ADI Design Museum
· Incrocio Viale Nicolini – via Sarpi
· Incrocio via Giordano Bruno – via Rosmini
· Incrocio via Giusti – via Bramante
· Giardino Comunitario Lea Garofalo
· Passeggiata Boris Pasternak
· Piazza XXV Aprile – Porta Garibaldi
· Piazza Gae Aulenti – Biblioteca degli Alberi Milano
16.30–18.30ALLA SCOPERTA DELLE FONTIVisite guidate In Viale Pasubio 5, MilanoVisite guidate in archivioPrima visita 16.30
Intellettuali e opposizione
Prenota
A cura di David Bidussa
È noto il peculiare ruolo di oppositore del fascismo di Benedetto Croce: nel 1924 avviene la scelta di campo in direzione dell’opposizione, che culmina con la pubblicazione, l’anno successivo, del Manifesto degli intellettuali antifascisti. Il percorso tra le fonti conservate da Fondazione Giangiacomo Feltrinelli consentirà di seguire questo itinerario di dissenso e di costante critica alla pratica liberticida del Fascismo.Seconda visita 17.30
Inchieste tra Nord e Sud negli anni cinquanta
Prenota
A cura di Vittore Armanni
I contadini lucani e campani di Rocco Scotellaro, i pescatori siciliani di Danilo Dolci, i sottoproletari veneti e friulani di Franco Alasia e Danilo Montaldi nelle baraccopoli alle porte di Milano sono i protagonisti delle inchieste pubblicate in Italia negli anni Cinquanta. Un viaggio in Italia lontano dai fasti del miracolo economico, alla scoperta di un Paese che fa i conti quotidianamente con la miseria, la malattia, la denutrizione e lo sradicamento.Ritratto di Daphne Caruana GaliziaCon
Giorgio Bozzo, giornalista e autore, Corinne Vella, Daphne Caruana Galizia Foundation, Giulio Rubino, giornalista
Giornalista e blogger, Daphne Caruana Galizia è stata assassinata il 16 ottobre 2017 mentre, in auto, si allontanava dalla sua casa di Bidnija, nel nord di Malta. Dal blog Running Commentary, aveva denunciato la corruzione dell’isola e gli intrecci perversi tra politica e mafie: dallo scandalo dei Panama Papers alle inchieste sul riciclaggio di denaro, la tratta di esseri umani, il commercio illegale di petrolio, la vendita della cittadinanza maltese agli oligarchi russi e ai re del narcotraffico: articoli che avevano reso il suo blog il più diffuso mezzo d’informazione dell’isola. Uccisa – per usare le parole del figlio Matthew – «perché si poneva tra la legge e coloro che volevano violarla», è stata una critica tagliente del potere, presa di mira perché sola nel farlo.
Tutti gli incontri sono a ingresso gratuito su prenotazione.
Si consiglia di presentarsi almeno 10 minuti prima,Info su fondazionefeltrinelli.it e prenotazioni su dice.fm
#CheStoria
Il Festival Che Storia! è curato e prodotto da
Fondazione Giangiacomo Feltrinelli.Fondazione Giangiacomo Feltrinelli
Carlo Feltrinelli Presidente Massimiliano Tarantino Direttore Cosimo Palazzo Segretario Generalecuratela e coordinamento progetto
Francesco Grandi Luigi Vergallo
Elena Cadamuro
Valeria Finocchiaro
David Bidussa
coordinamento editoriale Caterina Croce valorizzazione fonti Vittore Armanni
Loretta Lanzi programmazione Francesca Audisio didattica Chiara Pozzi partnership Giuseppe Colasurdo promozione Anna Wizemann ufficio stampa e social Laura Valetti
Tommaso Proverbio
Digital Andrea Montervino
Grafica
Caterina Cedone
Produzione
Rosaria PerrucciMichel Cazzaniga