Descrizione dell’eBook
Con questo articolo di René Arcos, il 15 febbraio del 1923, si inaugura l’esperienza culturale, che continua ancora oggi, della rivista mensile Europe. L’esperimento letterario di confronto e apertura condotto dalla cerchia dei suoi redattori e padri fondatori – Romain Rolland, Georges Duhamel, Léon Bazalgette oltre allo stesso Arcos e altri, sostenitori del pacifismo, dell’umanitarismo e dell’eguaglianza politica e sociale allargata – è ben riuscito ancora a distanza di un centinaio di anni. Non così, evidentemente, accade al progetto politico più volte fallito e ripreso che, sempre negli anni Venti del primo dopoguerra, si condensa sotto lo stesso nome di «Europa», per l’unione della quale si mettono in gioco ben altre personalità e ben altri mezzi che quelli invocati dalle pagine di presentazione del primo numero della rivista. Crocevia di civiltà tra Oriente e Nuovo Mondo, l’Europe dei letterati e degli intellettuali è una casa dalle finestre grandi spalancate sull’esterno. Il «comune luogo» dell’umanità pacificata contro il «luogo comune» dello straniero cospiratore.
Conosci l’autore
René Arcos (1881–1959) poeta e scrittore francese, partecipa all’esperienza artistica dell’«Abbaye de Créteil» sulla Marna, condotta dal letterato Georges Duhamel. Dopo un periodo di conferenze itineranti sulla nuova poesia francese, allo scoppio della guerraviene riformato e diventa corrispondente per The Chicago Daily News. Vicino al pacifismo internazionalista dell’amico Romain Rolland, dopo «Les Éditions du Sablier» di Ginevra (1918), fonda con questi la rivista «Europe» (1923) di cui sarà redattore fino al 1940.