Presidente onorario Fondazione Giangiacomo Feltrinelli

Realtà e possibilità, riflessione e discussione: il tema di Expo Milano 2015, “Nutrire il pianeta, Energia per la Vita” richiede da una parte una riflessione che prenda le mosse dalla realtà del nostro mondo globale e da una ricognizione di come stanno le cose; dall’altra da una discussione pubblica su come dovrebbero stare.

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Partire dal senso della realtà. Il mondo produce oggi più cibo per persona di quanto non sia mai avvenuto nel passato. Tuttavia, fame e malnutrizione sono una realtà: più di 800 milioni di persone soffrono di fame cronica; circa due miliardi di persone sono malnutrite; circa 1.6 miliardi di persone sono afflitte da obesità; circa un terzo del cibo prodotto per il consumo umano è sprecato o si perde nella filiera alimentare.

E domani? Nei prossimi decenni la domanda globale di cibo crescerà in rapporto all’aumento della popolazione mondiale, mettendo sotto pressione il nostro pianeta che già oggi è minacciato dal degrado ambientale, dalla perdita di biodiversità, dal supersfruttamento delle risorse non rinnovabili, dall’espansione delle aree urbane che invadono i territori dell’agricoltura.

Risulta urgente e imperativo, quindi, elaborare una visione del mondo liberato dalla fame, in cui sia possibile soddisfare la crescente domanda di cibo, senza continuare a distruggere l’ambiente in cui viviamo.

Un obiettivo così complesso richiede una gamma di azioni e interventi coerenti con la complessità del sistema cibo. La fame cronica e la malnutrizione, infatti, sono generate dalla interazione complessa di fattori economici, sociali, ambientali e comportamentali e, quindi, sono chiamate in causa tanto politiche dell’educazione e dell’informazione quanto politiche della salute e della tutela della filiera alimentare. Queste azioni e interventi sono l’adozione di pratiche agricole sostenibili, la protezione dell’agro-biodiversità, la promozione di management sostenibile degli ecosistemi, una efficace contaminazione di conoscenza scientifica, competenza tecnologica e culture tradizionali del cibo, la promozione di fonti di energie rinnovabili, l’educazione alla consapevolezza ecologica del consumo.

Il tema fondamentale dei nostri tempi è quindi il sistema cibo all’interno delle dimensioni plurali della sostenibilità. Se, infatti, il pianeta deve essere nutrito, una elementare idea di giustizia ci chiede che l’energia per la vita sia energia per ciascuna vita: sia per tutti, e non per qualcuno, oggi e domani. Su questo dobbiamo ostinatamente e coerentemente perseguire una coscienza globale fra persone che in differenti culture, religioni e tradizioni riconoscono le proprie lealtà ultime e le proprie radici. A nessuno può essere chiesto di rinunciare alle proprie lealtà ultime, ma a ciascuno può e deve essere chiesto di trovare, entro le proprie prospettive di valore, le ragioni della convergenza sui fondamentali della buona convivenza.

Salvatore Veca
Fondazione Giangiacomo Feltrinelli

13/10/2015


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