25 aprile
Voci della libertà
Letture tratte dal patrimonio di Fondazione Giangiacomo Feltrinelli
La Resistenza è stata molte cose. È stata scelta, valori, giustizia, violenza (esercitata e subìta). Ma soprattutto responsabilità.
È il profilo che ricaviamo dalle parole di Giacomo Ulivi.
Preso in carico il presente non si può aspettare, occorre decidere. Questo testimoniano le parole di Giaime Pintor: pur consapevoli delle zone grigie e delle contraddizioni, ci sono momenti nella storia in cui non è possibile chiamarsi fuori.
Quella decisione non nasce da una convinzione precedente. Come spesso capita nella storia, chi entra in campo non lo fa perché da tempo ha già scelto. La decisione di costruire futuro, spiega Giacomo Noventa, non nasce sempre da una maturazione lenta, ma è il deliberato di un attimo, è una scoperta che non consente più di continuare la vita precedente.
L’avvenuta liberazione, la fine dell’oppressione, tuttavia, non è ancora la libertà.
Perché si dia libertà, ci suggerisce Carlo Levi, occorre partecipare, praticare un impegno pubblico come disponibilità a prestare il proprio tempo per la costruzione di un futuro condiviso.
Perché quella storia rimanga e testimoni di una tensione, perché non si trasformi in celebrazione, occorre “trasmetterla”, sottolineando ciò che rimane. Sono le parole di Ferruccio Parri, dette nel 1960 quando il problema non è far ricordare, ma fare in modo che una nuova generazione si impossessi di una storia, senza trasformarla in “feticcio”.
Trasmettere, infatti, non è solo raccontare perché altri ereditino, ma è soprattutto non celare, non costruire una versione mitizzata del passato per timore della sua dissoluzione, che invece sarà inevitabile proprio se quel passato dovesse essere esaltato in versione «eroica».
Trasmettere così è anche non tacere le proprie incoerenze, le insufficienze, i problemi aperti che anche coloro che hanno lottato per la libertà, contro il totalitarismo, una volta divenuti liberi e costretti a misurarsi con la realtà, senza più alibi. Ovvero consapevolezza.
È il senso della riflessione che ci consegna Adan Michnik.
La liberazione non è un giorno. È l’inizio di un percorso verso la libertà che rimane un orizzonte cui tendere.
Responsabilità
Giacomo Ulivi, studente, ottobre 1944
[da Lettere di condannati a morte della Resistenza italiana]
Decisione
Giaime Pintor, Lettera al fratello, 28 novembre 1943
Presa in carico
Giacomo Noventa, Discorso sulla Resistenza e sulla morale politica, 1947
Partecipazione
Carlo Levi, Rinascita del comune, settembre 1944
Trasmissione
Ferruccio Parri, Le speranze della Resistenza, 1974
Consapevolezza
Adam Michnik, Questioni di morale, questioni di politica, 1990
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